Riceviamo e pubblichiamo:
Lettera 1
A Roma alla vigilia di Capodanno un terzo dei vigili urbani un paio di anni fa era in malattia. Chiunque vada a fare il sindaco di Roma o altrove, o avrà i poteri per far lavorare i dipendenti, oppure farà una figura non molto migliore di quelle collezionate dalla Raggi. Non credo che basti la competenza che comunque è un requisito imprescindibile, perché a questo mondo non ci si improvvisa. Saluti
Blue note
Lettera 2
Draghi colpisce ancora!
Nel carnet, oggi, pure il Nobel per la fisica!
Giuseppe Tubi
Lettera 3
Dago darling, l'Italia sta diventando una democrazia moderna (come la Francia e gli USA). La metà degli aventi diritto al voto non va a votare, avendo capito che gli eletti saranno comunque solo burattini, fatti recitare dai comitati d'affari, anche quelli green e gretini ora potentissimi. E non parliamo dei palazzinari! Ossequi
Natalie Paav
Lettera 4
ponte di ferro a roma ostiense dopo l'incendio 5
L'idea che dei baraccati abbiano bruciato il "ponte de fero" per una braciolata sul greto del Tevere fa venire in mente un Abatantuono in stile Attila, fratello di Dio... scende dal ponte e dice gente del luocooo. Per anni ci siamo chiesti con tristezza che cosa avrebbe detto Pasolini. Adesso siamo a che direbbe er Monnezza, e Bombolo e Cannavale...
Rob
Lettera 5
Caro Dago, migranti, in Spagna a settembre picco di arrivi: 8 mila clandestini. Chi ha dato il permesso a Sánchez di prendersi la roba nostra?
Lucio Breve
Lettera 6
Caro Dago, allarme Unicef, un adolescente su 7 ha un disturbo mentale: 89 milioni di ragazzi e 77 milioni di ragazze. E la Ferragni è riuscita ad accalappiarne già 25 milioni!
Gripp
Lettera 7
Caro Dago, le amministrative sanciscono il definitivo passaggio dei grillini da 5 Stelle a 5 Meteore: Raggi, Appendino, Di Maio, Fico e Conte. Chi si ricorderà più di loro?
P.T.
Lettera 8
Caro Dago, Biden vorrebbe approvare una manovra economica da 3.500 miliardi di dollari per ripagare gli amici che lo hanno aiutato a taroccare le Presidenziali. Ma per farlo avrebbe bisogno di alzare il tetto del debito Usa con l'aiuto dei Repubblicani, che ovviamente non ci pensano proprio ad appoggiarlo nel folle progetto. Poveraccio, oltre alle mani bucate pure la testa deve avere qualche falla.
Sonny Carboni
Lettera 9
Caro Dago pronti, via! Biden è partito da 9 mesi ed è già riuscito a portare gli Stati Uniti al rischio default. Quasi più veloce che nel ribaltare il risultato elettorale!
Giacomo Francescatti
Lettera 10
Non si rende conto che è risultata inefficace sin dalla prima ora, capace giustappunto solo di far aggredire da una nutrita schiera di guardaspalle grillini qualsiasi voce di critica alla sua amministrazione.
CINGHIALE AL POSTO DELLA LUPA CAPITOLINA
Ha preso una sonora scoppola elettorale ma, tutta in ghingheri, si appunta sul petto l’ennesima medaglia condita di bugie, inganni ed esibizionismi vaniloquenti. Si guarda bene dal citare risvolti inquietanti che riguardano i "grandi affari, le grandi ruberie e le mefistofeliche menzogne per depredare il popolo“ della sua giunta.
La Raggi lascia la capitale invasa dagli ungulati fuori controllo, sommersa dalla spazzatura e il conto dei rifiuti da pagare che si aggira intorno ai 100 milioni. In qualsiasi altro posto del mondo lo scandalo Parnasi - referente della Raggi - avrebbe costretto il sindaco a dimettersi seduta stante.
La lista sarebbe lunga come un elenco del telefono, ma davvero non si sono superati i livelli oltre ogni comprensibile sopportazione, da far partire un’indagine contabile della Procura della Corte dei Conti, per la Raggi che regala 36, diconsi trentasei milioni di euro di denaro pubblico ai dipendenti comunali a pochi mesi dalle elezioni?
Impeto Grif
Lettera 11
Caro Dagos, il trionfalismo della Sinistra, dei suoi mandanti eurocratici e dei suoi supporter nel mondo dell'informazione, nei gangli istituzionali e nel deep-establishment per vittorie al primi round rivela, da un lato, il sollievo per il mancato pericolo e la soddisfazione per avere raccolto i frutti di un'azione diuturna di logoramento mediatico, di mobilitazione di piazza (con b[r]anchi di Sardine e tonni in scatola sulla stessa linea d'onda) e di cronometrico sabotaggio giudiziario del sovran-populismo.
ENRICO LETTA ROBERTO GUALTIERI
I giornalisti (per limitarci a loro) delle 'grandi testate', che in questi ultimi due anni ce l'hanno messa tutta per portare la Lega a scendere nei sondaggi dal 38% a soglie 'fisiologiche', con la prospettiva di cambiare dirigenza e addirittura, di una scissione, li abbiamo visti delibare a sorsate il risultato di tanta fatica: l'effetto di super-alcolico ne rendeva rubizzo il volto, vitreo lo sguardo, torpide le boccucce, increduli di avercela fatta.
GAETANO MANFREDI ENRICO LETTA GIUSEPPE CONTE NAPOLI
Dall'altro lato, il trionfalismo ha dato un po' alla testa a coro e corifei: anche se i segni dell'alterazione da intossicazione intellettual-organica ha avuto su Letta le conseguenze più macroscopiche.
Crede di aver vinto da solo perché ha chiesto ddl Zan e ius soli e attaccato Savini a testa bassa: e dice che ha vinto il Pd, laddove a Siena il segretario Pd si è candidato senza il Pd nel simbolo elettorale e potendo contare su un sistema di potere che data dal dopoguerra. (A Napoli, il trionfo della Sinistra non fa gridare Saviano alle collusioni camorristiche nemmeno della Destra: chissà perché).
romano prodi enrico letta foto di bacco (3)
Che la gente voti sempre meno perché sa che la Sinistra governerà sempre e comunque e che i super-tecnici della Provvidenza sono a disposizione per emergenze ad hoc e commissariamenti eventuali, non interessa a nessuno di festeggianti e festeggiati. Il regime auto-reggente non ha bisogno né di populismi né di popolo.
Raider
Lettera 12
Caro Dago, elezioni, alle suppletive di Siena alla Camera vince Enrico Letta. E insomma, alla fine stare al Governo con la Lega, paga. Vero?
Ice Nine 1999
Lettera 13
Caro Dago, Cina: "Prenderemo ogni misura necessaria contro l'indipendenza di Taiwan". Nuovo coronavirus in arrivo?
Kevin DiMaggio
Lettera 14
Caro Dago, nel Torinese un uomo entra in un bar e uccide una ragazza a coltellate: arrestato. Dopo la donna col figlio ucciso e portato in un supermercato, un altro omicidio con l'arma bianca. Da noi non è facile acquistare pistole, ma i coltelli svolgono egregiamente un ruolo sostitutivo.
Edy Pucci
Lettera 15
Caro Dago,
la recente pesante condanna dell’ex sindaco Lucano ha sollevato numerose critiche da parte di cittadini, magistrati, studiosi.
Anche numerosi giornalisti che vanno per la maggiore hanno espresso numerose critiche a tale sentenza. La critica più frequentemente sollevata da tutti costoro si basa essenzialmente sulla convinzione che un sindaco, come chiunque altro con responsabilità amministrative e di governo della cosa pubblica, abbia il diritto-dovere di non rispettare la legge, quando questa sia palesemente ingiusta.
Tuttavia a me pare che il concetto di giusto od ingiusto sia del tutto soggettivo. Una cosa giusta per Tizio può essere ingiusta per Caio e viceversa. Lo stesso concetto è espresso dal comune detto secondo cui “Non è bello quel che è bello ma è bello quel che piace.”
Ognuno di noi infatti ha una sua personale convinzione di cosa sia bello o non sia bello e di cosa sia giuso o ingiusto. Un sindaco o un amministratore pubblico non può farsi guidare dal suo senso di giustizia nello svolgimento delle sue funzioni.
luigi de magistris con mimmo lucano 2
Se così facesse accadrebbe sicuramente che due diversi amministratori pubblici, in cui il senso della giustizia è sicuramente differente in ognuno di loro, assumerebbero decisioni del tutto diverse in situazioni del tutto analoghe.
L’unico faro che un pubblico amministratore deve seguire è quello indicato dalla legge anche se a lui la legge personalmente pare ingiusta. Se non lo fa, oltre a compiere un reato perseguibile, rende del tutto inutile la presenza di un parlamento che legifera perché è lui che decide se una legge vada applicata oppure no creando in tal modo le premesse per un caos totale.
Ma non mi sembra che tutto questo sia una novità. Già oltre duemila anni fa i romani esprimevano gli stessi concetti dicendo DURA LEX SED LEX.
Pietro Volpi
Lovere (Bg)
Lettera 16
Caro Dago,
i ricchi hanno sempre paura di morire, eppure solo alcuni riescono a possedere quella ricchezza che vince la morte.
Socrate, per esempio, la trovò nelle leggi dello Stato. Cleopatra nella bellezza. Gesù e Giovanni Battista nella fede e nella profezia. Giordano Bruno nella filosofia. Maiorana nella scienza. Frida Kahlo nella pittura. Pasolini nella verità. Pavese nell’amore.
Jeff Bezos, miliardario nostro contemporaneo, cerca l’elisir di lunga vita finanziando un progetto di ricerca che mira ad allungare letteralmente gli anni di vita degli uomini, così potremmo tutti avere più tempo per comprare su Amazon.
#KULTURA
GIUSEPPE CONTE E BEPPE GRILLO A MARINA DI BIBBONA
Lettera 17
Cara Dago,
Ma se Beppemao sapeva che l'avvocato del nulla non aveva le capacità necessarie per governare, perché l'ha estratto dal cappello durante un'emergenza pandemia e non contento lo ha riconfermato leader del movimento? Per affrettarne l'estinzione?
In questo caso,
Grazie!
Giovanna Maldasia
Lettera 18
Caro Dago, il commento di Conte dopo le amministrative: "Mai con la destra". Se va avanti con risultati così incoraggianti, sarà anche "mai con la sinistra", dovrà accontentarsi di chi incontrerà ai giardinetti.
P.F.V.
Lettera 19
goffredo bettini foto di bacco (2)
Caro Dago, possibile che Travaglio, Bettini e lo stesso Conte non abbiano capito la differenza tra "Giuseppi" premier e leader di partito? Nel primo caso ha svolto il lavoro sotto i riflettori della pandemia durante la quale il parlamento non legiferava, si andava avanti a forza di Dpcm sulle... chiusure, il tutto a rete unificate. I tre si sono convinti di avere un nuovo De Gasperi.
Da leader M5S se possibile, ha fatto di peggio, dando ragione a Grillo che lo aveva visto privo di visione e capacità politica, e la leadership mai pervenuta?
Forse è il caso di tornare a lavorare...
FB
Lettera 20
Caro Dago, sul voto.
Tornando indietro di un pochino: visto un Berlusconi auto-pensionatosi per fatiche di letto più che politiche; dopo un ventennio di monotona politica piddina consistita sostanzialmente in “Berlusconi è ladro, così come i suoi elettori”, si scoprì che a sinistra non avevano nulla da invidiare alla loro nemesi e allora vinsero i “nuovi” pentastellati, più che per il messaggio politico per la novità appunto, insieme ai “finti nuovi” Salvini e Meloni.
Oggi, dopo aver scoperto che sotto il vestino grillino non c’era nulla (oltre ai banchi a rotelle della Azzolina), gli italiani sono tornati a votare per Religione. L’unica sopravvissuta, quella Comunista e della sua progenie.
Gli unici rimasti a moralizzare gli italiani, la fisica, la geografia e la biologia. Pertanto contando il Vangelo e non L’Uomo. Pure un Gianni Letta o Sottiletta come giustamente lo chiami è sufficiente.
Verso destra, essendo meno religiosi ed idealisti si sente il bisogno di un uomo (od una donna) forti.
E come dice il vecchietto con badante, i due finti ragazzini la, mica possiamo farli statisti, eeeh! Pertanto all’orizzonte non può che prevedersi un “sereno” quinquennio progressista. Qualunque cosa significhi e chiunque lo voglia interpretare.
Viva la vita, Roberto Garino.
clemente mastella allo stadio di benevento
Lettera 21
Dago Esemplare,
dopo le votazioni una modesta notazione: a sindaco di tante città ci vanno i candidati simbolo del territorio ivi ristretto... non vedo differenza tra Mastella di Benevento e Bepi Sala di Milan.
Entrambi con lunga militanza in vari partiti estinti, sempre tesi alle esigenze del territorio e del popolo indigeno; il Bepi è il classico milanese con danè veri, villa in Svizzera, aperturista fino ad abbracciare i cinesi a prescindere e con spottone finale con i giovani seguaci di Greta da tutto il mondo, con i mitici calzini arcobaleno.
Eletto senza i simboli dei partiti frequentati. Mastella da ultimo, anzi penultimo democristiano dopo Ciriaco il centenario, protegge il suo popolo H24 con tentativi di governo della nazione, vedi Conte ter, eletto con una lista senza simboli di partiti storici frequentati e fondati dallo stesso sor Clemente.
Calenda con il suo simbolo unigenito, arrivato quasi terzo nella corsa al Campidoglio, da oggi cerca un posto sotto i vecchi simboli e ha qualche mese per creare un nuovo rassemblement con una carovana di tanti zero, uno, massimo due per cento a livello nazionale.
Con un nuovo simbolo che racchiuderà la presenza di vecchi simboli? Chissà. Auguri c'è sempre posto, Berlusca è già pronto ad un nuovo partito, Forza e Coraggio dicono i creativi di Arcore.
Saluti
- peprig -
Lettera 22
Egregio sig. Dago.
Sento la sig. Concita De Gregorio dire (In Onda) che, a differenza di Morisi, i terroristi erano migliori perché affrontavano le loro vittime faccia a faccia. Certo, poi il povero Alessandrini era armato di una borsa mentre loro avevano una mitraglietta, e Aldo Moro era legato nel portabagagli di un R 4 mentre i suoi coraggiosissimi assassini erano armati fino ai denti.
O come Guido Rossa, che rispose al fuoco dei suoi carnefici scagliandogli contro la sua tuta da operaio. E poi ci si chiede come mai L'Unità sia fallita dopo la sua direzione??
Saluti.
Antonio.
Lettera 23
Caro Dago, pure i grillini ce li siamo tolti di torno! Capito ora perché si tengono stretto il reddito di cittadinanza?
FB
Lettera 24
Caro Dago, pedofilia, report sugli abusi nella Chiesa francese: 216mila vittime in 70 anni. Trentamila all'anno! Dei predatori mai visti, ma non si fermavano nemmeno durante la messa?
Simon Gorky
Lettera 25
Caro Dago, Cuneo, uccise i rapinatori: il gioielliere ora è accusato di omicidio. Per la Procura di Asti Mario Roggero sparò ai banditi "disarmati, scaricando l'intero caricatore". Nel nostro strano Paese il criminale è chi si difende non chi commette il crimine. Piacciono assai le vittime passive che si fanno ammazzare, così poi dopo si possono organizzare meravigliose fiaccolate.
M.H.
Lettera 26
Caro Dago, M5s, Giuseppe Conte: «È finita stagione del "soli a tutti i costi"». Al via quella del "soli senza gli elettori"?
Nino Pecchiari
Lettera 27
Caro Dago, Nobel per la Fisica all'italiano Giorgio Parisi - con Manabe e Hasselmann - per aver scoperto "l'interazione tra disordine e fluttuazioni nei sistemi fisici dalla scala atomica a quella planetaria". Praticamente come quando un parlamentare cambia casacca e continua ad interagire col suo vecchio partito?
Greg
Lettera 28
Dagosapiens, “Conte, per mascherare la sconfitta, va a Napoli”; duro ‘sto Giuseppi, eh? E anche un bel masochista. Non ha ancora capito che è il suo posto è a Firenze, a fare il prof. (Chi sa fa e chi non sa insegna).
Vittorio ConteMasoch ExInfeltrito
Lettera 29
Caro Dago, Domenico Lucano, l’ex sindaco di Riace famoso per le politiche d’accoglienza dei migranti condannato nei giorni scorsi a oltre 13 anni di reclusione, non entrerà nel Consiglio regionale della Calabria non essendo riuscito a raggiungere la soglia di sbarramento del 4% di voti. Non si demoralizzi, magari lo faranno entrare "consiglio circondariale"...
Gildo Cervani
Lettera 30
Caro Dago, ci sono due milioni di italiani residenti in 379 comuni che non hanno le fognature o il servizio pubblico di depurazione. Roba dell'altro mondo! E poi vogliono accogliere i migranti per offrire loro una "vita migliore".
Ezra Martin
Lettera 31
Dago colendissimo,
MATTEO SALVINI E GIORGIA MELONI
Milano affonda Salvini, cittadino di Milano.
Il nostro ha ballato queste ultime estati straparlando ai no mask, no vax, no pass. Ha fatto l’occhiolino ai no euro, ai fan dell’Italexit, a Putin. Ha preteso di non dare spiegazioni in alcuni casi maleodoranti, liquidati come sciocchezzuole: l’amico Savoini.
I commercialisti Lega condannati per la “film commission”, l’amico Morisi ad alto tasso di ricattabilità. L’ultima ciliegina è il candidato sindaco di Milano: sconosciuto, senza esperienza politica, con scarso appeal personale. Presentato all’ultimo momento.
il leader della lega matteo salvini
Tutto questo a Milano, città molto più europea di molte altre città europee. Se a Milano hai a malapena l’11% dei voti, non andrai molto lontano in politica.
Il ragazzo ha forse troppi contatti nelle piazze e sui social, ma deve avere un problema di contatto con la realtà!
Saluti da Stregatto