Estratto dell’articolo di Antonio Fraschilla per “la Repubblica”
Mentre Giorgia Meloni in America rincorre Elon Musk e da lui si fa premiare all’Atlantic Council, Matteo Salvini - che ha invitato il patron di Twitter e Tesla a Pontida - para il colpo e prepara la contromossa. L’obiettivo è accreditarsi quale riferimento dei trumpiani in Italia.
Così, in vista del grande raduno sul prato storico del Carroccio, tenta di coinvolgere direttamente il vertice dei Repubblicani americani per ottenere almeno un messaggio esclusivo dal “suo” candidato, Donald Trump, da leggere dal palco nell’evento del 6 ottobre.
GIORGIA MELONI - ELON MUSK - ATLANTIC COUNCIL - NEW YORK
Di sicuro, a Pontida ci saranno gli (ex) amici di Giorgia Meloni che invece di dialogare con i Conservatori, come sperava la presidente del Consiglio, hanno fondato con il leader leghista il gruppo sovranista dei Patrioti a Bruxelles.
Dopo l’annuncio del presidente ungherese Viktor Orbán, felice di essere sul palco insieme al «grande amico Matteo », ieri ha confermato la sua presenza anche il leader della ultradestra olandese Geert Wilders: «Sono molto felice di partecipare e parlare a Pontida, in Italia, domenica 6 ottobre al raduno della Lega insieme ai miei cari amici e alleati Matteo Salvini e Viktor Orbán». «Grazie amico mio, non vedo l’ora di vederti», è la risposta del vicepremier e segretario del Carroccio, che sogna in grande.
Salvini […] vuole diventare il primo riferimento di Trump in Italia e sta cercando sostegno nello staff del candidato alla Casa Bianca. Nei giorni scorsi ci sono stati vari contatti con il senatore repubblicano Vivek Ramaswamy, grande amico non solo del magnate ma anche di Musk. Lo scorso giugno è stato proprio Ramaswamy a fare da tramite per una telefonata tra il candidato alla Casa Bianca e Salvini.
Adesso, la richiesta recapitata al senatore Usa dalla Lega è quella di un messaggio o di un (improbabile) collegamento video di Trump a Pontida. Una richiesta che rischia di non poter avere una risposta positiva, considerando che sono i giorni della volata per le elezioni americane e Trump è sommerso da incontri ed eventi.
Vivek Ramaswamy Matteo Salvini
Ma Salvini ci prova. Probabile anche la presenza a Pontida dello stesso senatore Ramaswamy, che è il vero tessitore di molti legami tra il cerchio magico di Trump (e Musk) e i leader della destra europea. […] Incerta però è la presenza di Marine Le Pen, che non vuole fare uscite troppo sovraniste mentre è in fase di lancio a Parigi il governo di Michel Barnier.
Salvini a Pontida vuole inviare un messaggio chiaro non solo agli alleati di governo ma anche all’esterno: è lui uno dei leader più accreditati del polo sovranista internazionale e in questo campo intende muoversi. Da protagonista. Questo vuol dire che la Lega scivolerà sempre più alla destra di Meloni, per raccogliere consensi laddove la leader di FdI, al governo, non può più agire. […]
SALVINI CON LA MAGLIA DI PUTIN
Dal palco di Pontida arriveranno poi segnali di apertura alla Russia di Vladimir Putin. Ieri il vicepremier ha ribadito il no all’utilizzo da parte dell’Ucraina di armi europee sul suolo russo: «Abbiamo sempre sostenuto il diritto alla difesa dell’Ucraina che non vuol dire diritto alla guerra sul territorio russo e terza guerra mondiale — dice — Su questo il governo italiano è compatto e determinato. Le armi per difendersi sì, quelle per scatenare la terza guerra mondiale no, non è il caso». […]
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