PREMIERATO COMPLICATO – IL PD ANNUNCIA BARRICATE CONTRO IL DDL SULL'ELEZIONE DIRETTA DEL CAPO DEL GOVERNO, CHE A BREVE DOVREBBE AVERE IL VIA LIBERA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI – TRA GLI OPPOSITORI, L'UNICO CHE HA APERTO LA PORTA ALLA MELONI È RENZI. MA, CON CALENDA SUL FRONTE DEL “NO”, LA DUCETTA SI PUÒ SCORDARE LA MAGGIORANZA DEI DUE TERZI, NECESSARIA PER OTTENERE LA MAGGIORANZA – PER NON PARLARE DI MATTARELLA, PRONTO A DIMETTERSI ALL'ISTANTE IN CASO DI APPROVAZIONE DEL PREMIERATO...

-

Condividi questo articolo


Estratto dell'articolo di Giovanna Casadio per “la Repubblica”

 

ELLY SCHLEIN GIUSEPPE CONTE ELLY SCHLEIN GIUSEPPE CONTE

Contro l'elezione diretta del capo del governo che nelle prossime settimane dovrebbe avere la via libera del consiglio dei ministri, il Pd è pronto alle barricate. Per la segretaria Elly Schlein «le prerogative e le funzioni del presidente della Repubblica vanno difese»: non si toccano. […]

 

Un “no” secco arriva da tutte le opposizioni (eccetto Matteo Renzi, che ne ha fatto una sua battaglia). Non ci sta neppure Carlo Calenda, il leader di Azione, per il quale la bocciatura è «senza se e senza ma». Pollice verso dal Movimento 5Stelle, da Sinistra-Verdi e da +Europa.

 

[…]

 

CARLO CALENDA E MATTEO RENZI CARLO CALENDA E MATTEO RENZI

Anche Matteo Salvini pare convinto all'ok, a patto che non ci siano rallentamenti sull'autonomia differenziata, il ddl Calderoli, ora all'esame del Senato. Se le urgenze del governo sono altre, a cominciare da economia e migranti, tuttavia Meloni vuole mantenere la tabella di marcia sulle riforme istituzionali. Spiega Nazario Pagano, il presidente forzista della commissione Affari costituzionali della Camera, che «ormai la strada imboccata è il premierato: un modo per cercare di coinvolgere il più possibile le opposizioni». Ma non ci sono apertura, se non quelle dei renziani sul “sindaco d'Italia”.

 

sergio mattarella e giorgia meloni alla scuola nazionale dell amministrazione sergio mattarella e giorgia meloni alla scuola nazionale dell amministrazione

Alla festa di Iv a Santa Severa domenica, Maria Elena Boschi, l'ex ministra delle Riforme, nel dibattito con Casellati ha assicurato: «Le parole della ministra Casellati che ha parlato di punti di partenza vicini sono musica per le nostre orecchie. Se si vuole lavorare insieme, noi ci siamo». Ma è l'unica piccola schiera di parlamentari di opposizione su cui la destra può contare.

 

Una volta varato dal consiglio dei ministri, il ddl Casellati dovrebbe approvare a Montecitorio, dove in commissione Pagano proporrà l'esame parallelo di una nuova legge elettorale. Quale modello? Non si squilibrio. Però il presidente meloniano degli Affari costituzionali di Palazzo Madama, Alberto Balboni, pensa a un modello con «un modesto premio di maggioranza in grado di garantire governabilità», tipo Provincellum. […]

CARLO CALENDA E MATTEO RENZI CARLO CALENDA E MATTEO RENZI ELLY SCHLEIN E GIUSEPPE CONTE IN VERSIONE BARBIE E KEN - MEME BY GRANDE FLAGELLO ELLY SCHLEIN E GIUSEPPE CONTE IN VERSIONE BARBIE E KEN - MEME BY GRANDE FLAGELLO

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT - NEI CORRIDOI DI VIALE MAZZINI VIENE DATA PER CERTA SIMONA AGNES ALLA PRESIDENZA RAI IN VIRTÙ DEL PRONTO SOCCORSO M5S, IN CAMBIO DEL TG3 - MA IL DO UT DES, DEFINITIVA LAPIDE PER EVENTUALI ALLEANZE COL PD, NON SARÀ IMMINENTE: PRIMA DELL’ASSEMBLEA COSTITUENTE DI FINE NOVEMBRE, C'E' IL VOTO DEL 17 PROSSIMO PER LA REGIONE UMBRIA - SE I GRILLINI PURI E DURI NOSTALGICI DI BEPPE-MAO, DISERTASSERO LE URNE, COME È SUCCESSO IN LIGURIA, RIUSCIREBBE CONTE A SOPRAVVIVERE ALL'ENNESINO BRUCIANTE TRACOLLO ELETTORALE A POCHI GIORNI DALLA COSTITUENTE? AH, SAPERLO...

DAGOREPORT – FIATO AI TROMBONI! IL 6 E IL 7 NOVEMBRE ANDRÀ IN SCENA A ROMA UN GROTTESCO SPETTACOLO DI ITALICA IPOCRISIA: GLI STATI GENERALI DELLA RAI, DUE GIORNI PER DISCUTERE ‘’COME TENERE LA POLITICA FUORI DALLA RAI’’ (SEMBRA CROZZA MA È COSÌ…) - A CHE SERVE TALE GIGANTESCA PRESA PER IL CULO CHE VEDRÀ OSPITI LA RUSSA, GIULI, VESPA, FLORIS, GRASSO, TRAVAGLIO, SECHI, SCHLEIN, SALVINI, URSO, TAJANI, ETC., VOLUTA DALLA CURVACEA PRESIDENTE DELLA VIGILANZA RAI, LA 5STELLE BARBARA FLORIDIA? - NON È UN MISTERO L’OBIETTIVO DI CONTE DI ACCAPARRARSI IL TG3 IN CAMBIO DEL VOTO A FAVORE DEL CARTONATO DI GIANNA LETTA, SIMONA AGNES, IN TREPIDA ATTESA DELLA PRESIDENZA RAI - MA CONTE SI RITROVA I NEURONI DIVISI TRA GOFFREDO BETTINI E MARCO TRAVAGLIO, MENTRE BEPPE GRILLO LO ASPETTA AL VARCO DELLA COSTITUENTE (MUOIA M5S CON TUTTI I FILISTEI) - LA PRECISAZIONE DELLA FLORIDIA...

DAGOREPORT – PERCHÉ ENRICO PAZZALI, NONOSTANTE UN RAPPORTO DI “AMICIZIA DI VECCHIA DATA” CON IGNAZIO LA RUSSA, HA CERCATO NOTIZIE "SULLA SITUAZIONE IMMOBILIARE E LE PARTECIPAZIONI SOCIETARIE" DEL PRESIDENTE DEL SENATO E I SUOI FIGLI? A FAR RIZZARE PELI E CAPELLI, È LA DATA DELL'ILLECITA OPERAZIONE: 19 MAGGIO 2023. VALE A DIRE: IL GIORNO DOPO LA NOTTE IN CUI IL FIGLIO DI ‘GNAZIO, LEONARDO APACHE, AVREBBE STUPRATO (SECONDO L’ACCUSA DELLA PRESUNTA VITTIMA) UNA RAGAZZA. MA IL 19 MAGGIO 2023 NESSUNO SAPEVA QUELLO CHE ERA AVVENUTO: SOLO 40 GIORNI DOPO LA RAGAZZA PRESENTA UNA QUERELA. IL 3 LUGLIO LA PROCURA DI MILANO APRE UN FASCICOLO. IL 7 LUGLIO IL "CORRIERE" PUBBLICA LA NOTIZIA - QUALCUNO VOCIFERA CHE DI MEZZO POTREBBE ESSERCI L’ASPRA BATTAGLIA TRA LEGA E FDI, TRA SALVINI-FONTANA E LA RUSSA-SANTACHE' PER LA CONQUISTA DELLA SANITA' LOMBARDA. ALTRI SONO PER LA TESI DELL'ESTORSIONE: MA PER 'GNAZIO ''NON SI TRATTA DI COINCIDENZE" - CHE C’ENTRA UN PREFETTO A CAPO DELLA CYBERSECURITY NAZIONALE? CHIEDETELO A MANTOVANO...

DAGOREPORT - VIVA IL POPOLO, A MORTE I CONTI! IL GOVERNO DUCIONI, NEL SUO CONTINUO TENTATIVO DI STRAVOLGERE L’ASSETTO COSTITUZIONALE, HA PUNTATO ORA LA CORTE DEI CONTI, OVVERO I MAGISTRATI CHE HANNO COME COMPITO PRIMARIO IL CONTROLLO DEI CONTI DEL PAESE – C’È GRANDISSIMA PREOCCUPAZIONE TRA I MAGISTRATI DELLA CORTE PER LA RIFORMA CHE PASSA CON IL NOME DI DDL FOTI, CHE SVUOTA LE FUNZIONI DELLA CORTE - LA DUCETTA NON SI FERMA. E INIZIA UN ALTRO ATTACCO ALLA MAGISTRATURA. CHE COSA FARÀ IL PRESIDENTE MATTARELLA?

DAGOREPORT - LA SCONFITTA IN LIGURIA CONTE PUÒ TATUARSELA SULLA COSCIENZA. UN GIOCO AL MASSACRO, QUELLO DEL M5S, CHE SI TRASFORMA IN FARSA, VISTO CHE ITALIA VIVA, ESCLUSA CON IGNOMINIA DALL’ALLEANZA ELETTORALE IN LIGURIA, SARÀ PRESENTE A SUPPORTO DEL CAMPOLARGO SIA IN UMBRIA CHE IN EMILIA ROMAGNA – LA FORZA CHE MANCHERA’ SEMPRE ALLA SINISTRA SI CHIAMA “FATTORE BERLUSCONI”. OVVERO: PUR NELLA TOTALE DIVERSITÀ DI IDEE, NEL MOMENTO DECISIVO FORZA ITALIA, LEGA E FRATELLI D’ITALIA SI UNISCONO PER INCASSARE LA CUCCAGNA DEL POTERE - LA SOLITA PARACULAGGINE CON CUI GIORGIA MELONI HA PROVATO A GIUSTIFICARE LA PERDITA DI QUASI 100MILA VOTI RISPETTO ALLE EUROPEE - LA LEZIONE PIÙ EVIDENTE DEL VOTO LIGURE È CHE IL PD, CHE ELLY VUOLE FAR TORNARE UN PARTITO DI SINISTRA, SENZA UN SOLIDO ALLEATO DI CENTRO VA A SBATTERE - SE IL GOVERNO DUCIONI PORTA A CASA IL 3 A 0...