1. LA PRIMA POLPETTA AVVELENATASCODELLATA A PAPA BERGOGLIO ARRIVA DALLE MUTANDE PAZZE DI MONSIGNOR BATTISTA RICCA, NOMINATO RECENTEMENTE “PRELATO” DELLO IOR 2. NESSUNO SA CHE FINE ABBIA FATTO PATRICK HAARI, IL GIOVANE CAPITANO DELL’ESERCITO SVIZZERO, CON CUI RICCA HA AVUTO UNA RELAZIONE OMO PRIMA A BERNA E POI IN URUGUAY 3. I BAULI DEL “PELUCHE” SVIZZERO AMATO DA MONSIGNOR RICCA CON LA SUA ROBA, RIMASTI PER ANNI IN MAGAZZINO, CONTENGONO ARMI, PRESERVATIVI E MATERIALE PORNOGRAFICO 4. IL MISTERO SI ALLARGA: DALL’UFFICIO STAMPA DELLO STATO MAGGIORE DELL’ESERCITO SVIZZERO, INTERPELLATO DAL SETTIMANALE SVIZZERO “IL CAFFÈ”, SPIEGANO CHE NON POSSONO “DARE INFORMAZIONI SUGLI UFFICIALI. NEANCHE QUELLI CONGEDATI”

Condividi questo articolo


www.caffe.ch

Arriva da Berna la prima "polpetta avvelenata", con una storia gay sullo sfondo, servita a Papa Francesco. O, meglio, parte da Berna. Dove monsignor Battista Ricca, 57 anni, di Pedergnaga, un minuscolo paesino della Bassa bresciana, e diventato recentemente "prelato" dell'Istituto opere religiose (lo Ior, la banca del Vaticano), era giunto alla fine negli anni Novanta per lavorare alla Nunziatura apostolica. E qui, come ha svelato l'Espresso, aveva conosciuto un giovane capitano dell'Esercito svizzero, Patrick Haari con il quale aveva stretto un rapporto.

MONSIGNOR RICCA E PAPA BERGOGLIOMONSIGNOR RICCA E PAPA BERGOGLIO

Un rapporto "particolare" che ora getta ombre su un curriculum che appare così tutt'altro che immacolato. Ricca, per capire, è il diplomatico di lungo corso al quale Jorge Mario Bergoglio, ignaro evidentemente del suo passato, ha affidato una sorta di "mission impossible": fare piazza pulita e bonificare lo Ior, restituendolo ai valori della Chiesa cattolica.

Monsignor Ricca ha una fiducia illimitata: può avere accesso a tutti gli atti, partecipare alle riunioni degli organismi di controllo e indicare la strada per una riforma complessiva della banca, finita anche recentemente dentro un nuovo scandalo, con operazioni milionarie sospette che hanno portato alle dimissioni dei vertici e all'arresto di monsignor Nunzio Scarano. Ora, mentre monsignor Ricca è al lavoro, affiora il suo passato ingombrante. Anche se il portavoce della sala stampa vaticana, padre Federico Lombardi, s'è affrettato a dire che
quanto riportato sulla vita del nuovo responsabile dello Ior "è inattendibile".

JORGE BERGOGLIOJORGE BERGOGLIO

Non solo. Il giorno la pubblicazione del servizio sull'Espresso, diversi commentatori, sui giornali, parlano di nuovi veleni per mettere in cattiva luce l'azione riformatrice di papa Bergoglio facendo riapparire lo spettro della solita lobby gay, di cui si parla da tempo.

papa francesco bergoglio a lampedusapapa francesco bergoglio a lampedusa

Tutto gira attorno al capitano svizzero che il monsignore da Berna s'era portato dietro quando era volato a Montevideo, trasferito dalla Santa Sede. Per Haari, don Battista, come lo chiamano ancora i suoi compaesani, aveva subito preteso un alloggio e un lavoro. Era il 1999, il nunzio aveva seccamente respinto la richiesta, ma qualche mese dopo era andato in pensione. E monsignor Ricca aveva gestito ad interim quella che è una "ambasciata" della chiesa, e aveva assegnato un alloggio e trovato un lavoro al suo capitano.

Nel frattempo a Montevideo era arrivato il nuovo nunzio, il polacco Janusz Bolonek. Che
subito s'era accorto di quel rapporto particolare e aveva informato, scandalizzato, le autorità della Santa Sede. Ma a Montevideo monsignor Ricca sarebbe incappato anche in altri incidenti. Come un pestaggio in un locale gay e una notte sarebbe rimasto bloccato in un ascensore insieme a un giovane.

PAPA BERGOGLIO A LAMPEDUSAPAPA BERGOGLIO A LAMPEDUSA

Episodi che avrebbero accelerato il suo trasferimento a Trinidad e Tobago da dove poi è stato nuovamente richiamato in Vaticano. E il capitano Haari? I suoi bauli, per qualche anno, sono rimasti in un magazzino. Sino a quando non sono stati aperti, dopo che monsignor Ricca, da Roma dove nel frattempo era diventato un diplomatico di primo piano, ha fatto sapere di non voler sapere nulla di quella roba. Dentro c'erano armi, preservativi e materiale pornografico.

Monsignor Battista Mario Salvatore RiccaMonsignor Battista Mario Salvatore Ricca

E il capitano Haari? Sparito. Dall'ufficio stampa dello Stato maggiore dell'Esercito, interpellato da Il Caffè, spiegano che non possono "dare informazioni sugli ufficiali. Neanche quelli congedati".

 

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

VENETO DI PASSIONE PER SALVINI – IL “CAPITONE” PROVA AD ALZARE LA CRESTA E USCIRE DALL’ANGOLO: “CHIEDEREMO IL VENETO E IL TERZO MANDATO PER ZAIA”. MA SA BENE CHE IL DESTINO DELLA REGIONE, VERO FORTINO E CASSAFORTE DEL CARROCCIO, È SEGNATO: GIORGIA MELONI VUOLE METTERE LE MANI SUL NORD-EST. E COME DARLE TORTO? FORZA ITALIA CON L'8% GOVERNA PIEMONTE, SICILIA, BASILICATA E CALABRIA. LA LEGA, CON UNA PERCENTUALE SIMILE, HA IN MANO VENETO, LOMBARDIA E FRIULI. PERCHE' LEI, CHE GUIDA IL PARTITO DI MAGGIORANZA RELATIVA, DOVREBBE ACCONTENTARSI DI LAZIO, ABRUZZO E MARCHE? - LO PSICODRAMMA NEL CARROCCIO È INIZIATO DOPO CHE IL MITE LUCA ZAIA È USCITO ALLO SCOPERTO (“SE PERDIAMO QUI VA TUTTO A ROTOLI”). A VENEZIA SI PREPARA LA SCISSIONE, CON UNA “LISTA ZAIA”...

DAGOREPORT! MONTANELLI E FALLACI SCANSATEVE! AI GIORNALISTI DEL “CORRIERE DELLA SERA” SI INSEGNA A SCRIVERE IN MODO “INCLUSIVO” CON UN CORSO ON-LINE - L’ULTIMA FOLLIA DEL POLITICAMENTE CORRETTO APPLICATA ALL’EDITORIA SERVIRA’ PER APPRENDERE UN “USO NON SESSISTA DELLA LINGUA ITALIANA” E PER “EVITARE L’USO DEL MASCHILE SOVRAESTESO”: IN PRATICA, IL MATTINALE DEI CARABINIERI RISULTERÀ IN FUTURO MOLTO PIÙ ACCATTIVANTE DEI TITOLI INCLUSIVI - SUL LAVORO BISOGNA EVITARE LE MICRO-AGGRESSIONI, TIPO L’UOMO CHE SIEDE A GAMBE SPALANCATE (LA DONNA MAI?) - PER NON FARSI MANCARE NULLA ARRIVANO LE INDICAZIONI SU COME CHIAMARE I NERI E I TRANS -INSOMMA, CONTINUANDO CON QUESTA FINTA E IPOCRITA “ECOLOGIA DEL LINGUAGGIO” POI NON LAMENTATEVI SE TRIONFA TRUMP!