Estratto dell’articolo di Marco Mobili e Giovanni Parente per https://24plus.ilsole24ore.com/
ernesto maria ruffini ricevimento quirinale 2 giugno 2024
L’80% delle maggiori entrate accertate con la lotta all’evasione non viene poi riscosso. Sono necessarie procedure più mirate per procedere ai pignoramenti, in particolar modo quelli sui conti correnti, e ribaltare le statistiche attuali che vedono la gran parte delle azioni cadere nel vuoto perché i debitori non sono capienti, ossia non hanno patrimoni o disponibilità su cui rivalersi.
Sono alcuni dei messaggi emersi dal direttore dell’agenzia delle Entrate Ernesto Maria Ruffini durante l’audizione in commissione parlamentare di vigilanza sull’Anagrafe tributaria presieduta da Maurizio Casasco (Forza Italia). Audizione in cui Ruffini ha sottolineato che le banche dati di cui dispone l’agenzia delle Entrate sono «molto complete ma non rappresentano certamente un Grande fratello» e ha ribadito ai parlamentari la necessità di sostenere il rafforzamento del personale […]
Sollecitato dalle domande dei commissari, Ruffini ha posto l’accento su quali siano i problemi dell’attuale sistema di recupero del fisco italiano. «Con la Guardia di Finanza – ha precisato - individuiamo buona parte dell’evasione fiscale esistente nel nostro Paese. Il tema è la possibilità e la capacità di recupero dell’evasione fiscale che si individua.
A fronte di un’evasione fiscale individuata pari a 100 tra imposte, sanzioni e interessi, il recupero è al di sotto del 20 per cento. Non per un’incapacità dovuta a inefficienza, ma per strumenti che possono essere il personale o strumenti che il legislatore di tempo in tempo deve affinare mano a mano che le conoscenze emergono.
Quindi a fronte di 100 miliardi di evasione fiscale accertata, quindi non ipotizzata ma di evasione per cui è stata presentata una contestazione, è stato effettuato un ricorso e il contribuente ha perso o c’è stata una rinuncia a presentare ricorso, la capacità di incasso dell’amministrazione finanziaria nel suo complesso non supera il 20 per cento».
Ad avviso del direttore delle Entrate diventa quindi necessaria una serie di interventi che, passando da una velocizzazione dei meccanismi di incasso, operando «una razionalizzazione dell’intervento nelle procedure mobiliari, che sono i conti correnti o i rapporti di fornitura costante presso terzi». In prospettiva ci sono già strumenti utili: «L’ultima legge di Bilancio ha previsto un decreto di prossima emanazione – ha rimarcato Ruffini - per razionalizzare le procedure mobiliari, in modo da evitare anche che l’attività fatta da Agenzia Entrate Riscossione cada nel vuoto.
Questo perché molto spesso, per carenza di informazioni, attorno al 70%-80% dell’attività di recupero non va a buon fine in quanto viene effettuata verso soggetti incapienti. […] Quindi il tema dell’evasione fiscale non è tanto quello di individuarla e basta, ma di fare in modo che quell’attività vada […] all’incasso […]
Tra i temi particolarmente sentiti dalla commissione di vigilanza sull’Anagrafe tributaria c’è anche quello di un miglioramento dei rapporti con i contribuenti, anche alla luce delle modifiche introdotte dai decreti attuativi della riforma fiscale e in particolar modo del contraddittorio preventivo. […]
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