PRONTI, AI POSTI, VIA! – INIZIA LA CAMPAGNA ELETTORALE E BERLUSCONI VA DA COSTANZO. IL CAV TORNA SU CANALE5 E L’INTERVISTA VA IN PRIMA SERATA – SILVIO RACCONTA L’AMICIZIA CON PUTIN, LA DELUSIONE PER IL MILAN (“NON VADO PIU’ ALLO STADIO”), “I GRILLINI? PERSONE INCAPACI”. E SPEGNE IL RUMOR CHE NON MUORE MAI: “MAI MARINA IN POLITICA” 

-

Condividi questo articolo


 

1 - E MEDIASET STRAVOLGE IL PALINSESTO

Da il Corriere della Sera

 

MAURIZIO COSTANZO E SILVIO BERLUSCONI MAURIZIO COSTANZO E SILVIO BERLUSCONI

Canale 5 ha deciso di portare in prima serata l' Intervista di Maurizio Costanzo prevista per oggi in seconda serata. «La rilevanza dell' ospite di puntata Silvio Berlusconi, al centro della più stretta attualità - ha spiegato l' emittente in una nota - rende più elevato l' appeal del programma sul pubblico televisivo rispetto al film originariamente previsto in palinsesto (Taken 3)».

 

Nel colloquio con Costanzo il leader di Forza Italia si sofferma su molti temi. Dai rapporti con Putin («con lui c' è vera amicizia») all' ipotizzato ingresso in politica della figlia Marina («lo escludo tassativamente»), dal giudizio sul M5S («incapaci senza arte né parte») al Milan («lo guardo in tv e sto male»).

 

2 - DAI FIGLI AL MILAN L' INTERVISTA-EVENTO

Stefano Zurlo per il Giornale

 

MAURIZIO COSTANZO E SILVIO BERLUSCONI MAURIZIO COSTANZO E SILVIO BERLUSCONI

Si conoscono da una vita e si danno del tu. Anche questa sera, quando si ritroveranno per un faccia a faccia sugli schermi di Canale 5. Maurizio Costanzo e Silvio Berlusconi. L' anchorman che ha segnato, sia detto senza retorica, un tratto del costume e della società, il giornalista nazionalpopolare dal fiuto infallibile, ma anche lo sceneggiatore raffinato e l' inventore del Maurizio Costanzo Show, ovvero il talk show più longevo nella storia della tv.

 

L' imprenditore che ha creato un impero, ha portato il Milan in vetta all' Europa, ha inventato il centrodestra tricolore e interpretato da protagonista la scena politica nell' ultimo quarto di secolo. Due grandi vecchi, se non fosse che l' espressione abusata è diventata una banalità. Il Cavaliere ha spento le 81 candeline, Costanzo lo tallona a quota 79.

 

BERLUSCONI COSTANZO3 BERLUSCONI COSTANZO3

Entrambi sono stati dati per finiti non si sa quante volte e invece sono ancora padroni del palcoscenico. Il marito di Maria De Filippi vive una seconda giovinezza con il format L' Intervista, questa sera eccezionalmente in prima serata con stravolgimento in corsa dei palinsesti e sfratto del film originariamente programmato; il leader di Forza Italia vola nei sondaggi e la sua coalizione, sia pure con le frizioni sull' asse con Salvini, punta a sbancare alle prossime elezioni.

 

Rieccoli, dunque, a parlare di Putin, che il Cavaliere è andato a trovare in Russia anche nelle scorse settimane, e poi dell' imminente prova elettorale e di altri temi, come dire, universali: l' eterna discussione sulla possibile discesa in campo della primogenita Marina, evocata infinite volte ma mai realizzata, e ancora le alterne fortune del club rossonero, ora in mani cinesi dopo una laboriosa e dolorosa trattativa.

 

BERLUSCONI COSTANZO2 BERLUSCONI COSTANZO2

Insomma, un colloquio che va oltre le domande e le risposte e deve essere letto tenendo conto del contesto: le espressioni, i silenzi e i sorrisi, l' imponente apparato di immagini e filmati che i due, e i telespettatori con loro, vedranno dalle poltrone degli studi Elios di via Tiburtina. Soli, loro soltanto, sotto i riflettori, con il carico dei ricordi, dei giudizi, degli umori e, perfino, dell' ultimo maligno risvolto della cronaca giudiziaria: è di questi giorni lo spiffero che Berlusconi è indagato per la terza volta in diciannove anni come mandante delle bombe stragiste del '93, dunque pure per l' attentato cui Costanzo scampò miracolosamente nel '93. Un' ipotesi definita dallo stesso giornalista come «ridicola».

PUTIN BERLUSCONI PUTIN BERLUSCONI

 

Si comincia con Marina. «Per molti - introduce Costanzo - Marina è la tua erede politica, io immagino pure che ne abbiate parlato». «Si, ne abbiamo parlato per escluderlo tassativamente», replica il Cavaliere. «Ne hanno parlato molto gli altri a sproposito, ma io non accetterei mai che uno dei miei figli subisse tutto quello che ho dovuto subire io essendo in politica». Il prezzo da pagare è troppo alto: indagini senza fine, processi a raffica, avvisi di garanzia e iscrizioni nel registro degli indagati su tutto lo scibile umano: dalla corruzione dei giudici all' ultima, incredibile e sciagurata ipotesi che il Cavaliere sia uno dei burattinai sporchi di sangue che hanno tirato i fili di Cosa nostra.

 

ELEONORA BARBARA BERLUSCONI ELEONORA BARBARA BERLUSCONI

Poi, Costanzo vira verso l' amato Milan, un altro dei miracoli di Silvio, una striscia unica di successi, ma anche un' epoca che si è chiusa con il passaggio del club a una cordata cinese. «Tu - butta lì il presentatore - non sei più andato allo stadio, secondo me». «No - conferma l' intervistato punto sul vivo - non sono più andato, mi guardo il Milan in televisione e sto male». Parole che lasciano affiorare l' amore e la nostalgia per la squadra che con il Cavaliere ha vinto tutto.

 

Ma non c' è solo questo nel ricco menu della serata evento. Il dialogo, sempre animato da immagini suggestive, si sposta verso la contesa delle urne. Costanzo, che non ama gli spagnolismi e i fregi barocchi, va giù diretto: «Vinci stavolta?». «Penso di sì - è il messaggio carico di ottimismo che lancia Berlusconi - c' è un' atmosfera molto favorevole che trovo in giro intorno a me e penso se andasse un movimento ribellista, un movimento pauperista, giustizialista al governo». Non è una novità.

berlusconi milan berlusconi milan

 

Da tempo ormai il Cavaliere va ripetendo che l' avversario numero uno, quello che più lo preoccupa, non è il Pd di Matteo Renzi, ma i Cinque stelle di Beppe Grillo e Luigi Di Maio. «Persone incapaci - prosegue implacabile Berlusconi - che non hanno né arte né parte, della loro incapacità è prova la gestione che fanno delle città dove sono all' amministrazione e soprattutto delle persone l' 86 per cento dei loro parlamentari non ha mai fatto una dichiarazione dei redditi e quindi non hanno mai lavorato, non hanno mai saputo fare qualcosa di buono né per sé né per le loro famiglie, hanno un odio verso chi produce». Sono, secondo questa lettura, agli antipodi del modello Berlusconi e della sua storia di successo. Sugli schermi corrono le immagini: mamma Rosa, i trionfi alle elezioni, le immagini giovanili di Silvio, prima che tutto accadesse.

 

silvio berlusconi con marina silvio berlusconi con marina

Ora si cambia scenario e si passa a Putin. Costanzo si inerpica su un dettaglio afferrato nel corso di una visita: «Venni a casa tua, c' era una fotografia di te con Putin con una cornice d' argento che gli dovevi mandare, poi lui è venuto in Sardegna». «Sì - ammette Berlusconi - c' è un rapporto di vera, profonda e sincera amicizia. Lo considero il numero uno fra i leader del mondo e conto su di lui anche per il nostro comune avvenire». Un elogio senza se e senza ma, ma da collocare nella fitta rete delle relazioni internazionali in un momento molto difficile: siamo nel periodo in cui, come ammonisce Papa Francesco, si combatte a pezzi la Terza guerra mondiale. «Oggi - aggiunge il Cavaliere - siamo ripiombati in quella che era l' angoscia nostra nella guerra fredda, l' esistenza di due arsenali nucleari capaci di distruggere il mondo dieci volte».

 

GRILLO NUGNES DI MAIO DI BATTISTA GRILLO NUGNES DI MAIO DI BATTISTA

Siamo quasi alla fine, papà Silvio, a tutto schermo, sorride stretto fra le figlie Barbara ed Eleonora. Lo scambio di battute va avanti: la coppia sembra collaudata e paiono lontani gli anni in cui, come il poliedrico talento di mille trasmissioni ha raccontato di recente a Repubblica, Berlusconi prima di mettere piede nel mitico teatro Parioli per il talk era «agitatissimo», gli stessi anni in cui il Cavaliere lo convocava a casa sua alle 8 del mattino, si metteva di fronte a lui con un blocco, lo faceva parlare e prendeva appunti, gli stessi anni in cui provò a iniziarlo al jogging: operazione fallita perché il presentatore non toccò mai la tuta ricevuta in dono. Altri tempi.

 

GRILLO FICO DI MAIO DI BATTISTA GRILLO FICO DI MAIO DI BATTISTA

Ora il conduttore prova a rimettere insieme i pezzi della narrazione e sceglie, come sempre, una domanda semplicissima: «Cosa c' è dietro l' angolo?». Un altro modo per tornare sulla competizione elettorale che dominerà l' agenda dei prossimi mesi. «Dietro l' angolo - ribadisce l' ex premier - c' è questa atmosfera di ottimismo per una nostra vittoria perché, vedi, l' unica colpa che io mi addebito nella politica è non essere riuscito a convincere il 51 per cento degli italiani a darmi fiducia». E qui il Cavaliere lancia un ultimo monito contro il «pericolo» grillino, prima di chiudere promettendo una lotta senza quartiere contro «l' oppressione burocratica, fiscale e gjudiziaria».

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT – COME MAI NETANYAHU HA CACCIATO IL POPOLARISSIMO MINISTRO DELLA DIFESA ISRAELIANO, YOAV GALLANT? LA RICHIESTA DI UNA COMMISSIONE DI INCHIESTA SULLA STRAGE DEL 7 OTTOBRE 2023 DI GALLANT AVREBBE MANDATO FUORI DI TESTA “BIBI” – LE MALDICENZE A TEL AVIV: GLI OO7 DELLO SHIN BET E IL PREMIER AVREBBERO LASCIATO MANO LIBERA AD HAMAS DI PROPOSITO, AFFINCHÉ LA STRAGE OFFRISSE UN PRETESTO PER SPIANARE DEFINITIVAMENTE GAZA - CHE SUCCEDE A GAZA CON TRUMP ALLA CASA BIANCA? DUE COSE SONO CERTE: AL TYCOON NON GLIENE FREGA NIENTE DEL MEDIORIENTE, E DETESTA L’IRAN....

DAGOREPORT – GLI OBAMA, I CLINTON E LE PELOSI HANNO SULLA COSCIENZA LA BRUCIANTE SCONFITTA DI KAMALA HARRIS (UNA CHE ALLE PRIMARIE DEM DEL 2020 ARRIVÒ ULTIMA) - CON IMPERDONABILE RITARDO HANNO AGITO PER TROVARE UN SOSTITUTO DI JOE BIDEN - LO STATO COGNITIVO DEL PRESIDENTE ERA NOTO A TUTTI DA ANNI: BASTAVA FARGLI FARE UN PASSO INDIETRO PER TEMPO E COSTRUIRE UNA CANDIDATURA LEGITTIMATA DALLE PRIMARIE, ANZICHE' IMPOSTA, A TRE MESI DAL VOTO, DAL TIGNOSO BIDEN (O PASSO IL TESTIMONE ALLA MIA VICE O NON MI RITIRO DALLA CORSA)...

DAGOREPORT – PER DIMOSTRARE CHE È CAMBIATA L’ARIA AL CSM, LA MELONA HA VOLUTO FORZARE LA MANO INCONTRANDO IN SEGRETO IL VICEPRESIDENTE DEL CSM, FABIO PINELLI - MA LA STATISTA DEL COLLE OPPIO HA DIMENTICATO UN DETTAGLIO FONDAMENTALE: IL CAPO DEL CSM È IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA. E MATTARELLA, PUR AVVERTITO INFORMALMENTE, HA PRESO MALISSIMO L'IRRITUALE VISITA DEL SUO VICE PINELLI A PALAZZO CHIGI. E IL SOLITO UCCELLINO HA SPIFFERATO TUTTO – È L’ENNESIMA DIMOSTRAZIONE DEL RAPPORTO DISASTROSO DI “IO SO’ GIORGIA” CON IL DEEP STATE - LA VERA DIFFERENZA TRA LA “NANA MALEFICA” (COPY CROSETTO) E BERLUSCONI? MANTOVANO NON È GIANNI LETTA…

DAGOREPORT – QUANDO IL NOVELLO SEGRETARIO GENERALE DELLA NATO, MARK RUTTE, DICE: “CONTINUEREMO A ESSERE A FIANCO DELL’UCRAINA”, LO SA CHE IL PRIMO ''AZIONISTA'' DELLA NATO DA GENNAIO SARÀ TRUMP? - E TRUMP HA GIA' ANNUNCIATO CHE VUOLE CHIUDERE SUBITO LA GUERRA CEDENDO A PUTIN IL DONBASS E CRIMEA E COSTRINGENDO ZELENSKY ALLA PACE, MINACCIANDO DI TOGLIERGLI ARMI E SOLDI - A QUEL PUNTO, CHE FARÀ L’UNIONE EUROPEA? E LA TURBO-FAN DI KIEV GIORGIA MELONI, DA BRAVA CAMALEONTE, S’ADEGUERÀ ALLA NUOVA LINEA TRUMPIANA O RIMARRÀ ABBRACCIATA A ZELENSKY?

DAGOREPORT – DITE ADDIO ALLA MELONI BIDENIZZATA: ARRIVA TRUMPONE E LA DUCETTA CAMALEONTE SI TRASFORMERÀ NELLA PIÙ FEDELE FAN DEL CIUFFO ARANCIONE DI MAR-A-LAGO – GRAZIE AI BUONI UFFICI DI ELON MUSK, CON CUI “COLTIVA LA SUA RELAZIONE” (“LE MONDE” DIXIT), LA PREMIER AVRÀ GIOCO FACILISSIMO PER RIENTRARE NEL CUORE DEL TYCOON. CHE FINIRÀ PER PRIVILEGIARE IL RAPPORTO CON “I AM GIORGIA”, A DISPETTO DI QUELLO COL SUO FOLLOWER ITALIANO NUMERO UNO, MATTEO SALVINI - QUESTIONE DI POTERE: LA MELONI È PREMIER E PUÒ ESSERE UN CAVALLO DI TROIA UTILE IN UE. IL "PATRIOTA" SALVINI A BRUXELLES NON CONTA UN CAZZO...