Irene Soave per il “Corriere della Sera”
L'Europa rimpiangerà Angela Merkel. Se un anno e mezzo di pandemia ha ridisegnato tendenze politiche e popolarità dei leader dell'Unione, a uscirne meglio è la cancelliera: l'unica, con Mario Draghi, che oggi raggiunge la sufficienza in un'ipotetica pagella firmata dai cittadini. Bocciati tutti gli altri.
Promossa (col minimo) anche la presidente della Commissione Ursula von der Leyen, volto delle istituzioni Ue e soprattutto della campagna vaccinale unitaria, banco di prova dei sentimenti europeisti.
MARIO DRAGHI CON ANGELA MERKEL
I dati vengono dal primo report della rete Euroskopia: sei centri di ricerca in Italia, Germania, Francia, Spagna e Polonia, i cinque Paesi con il maggior peso demografico, più l'Austria. In Italia il sondaggio è stato sviluppato da Swg.
Il voto medio degli europei ad Angela Merkel è di 6,41 su 10, e i tedeschi le danno 6,15. Critici solo austriaci e polacchi. Secondo, Mario Draghi: il voto medio degli europei è di 5,73 e per gli italiani 6,46.
Insufficienze, in patria e fuori, per Emmanuel Macron, Pedro Sánchez, Sebastian Kurz, Mateusz Morawiecki. Il peggiore è il premier spagnolo: l'Europa gli dà 5,27, i concittadini 4,26.
Von der Leyen non è profeta in patria: è nella sua Germania che ha il voto più basso, 4,71. La figura dell'«uomo forte» sembra avere perso smalto: gli europei valutano sotto il 5 Boris Johnson, Vladimir Putin, Xi Jinping e Jair Bolsonaro (ultimo con 3,26).
vaccino a ursula von der leyen
Joe Biden è l'unico leader extra Ue a superare il 5 (ed è promosso: 6,21). Pesa forse nella lode a Biden anche la gestione della campagna vaccinale, partita negli Usa con uno sprint che l'Europa non ha replicato (recuperando sul lungo periodo).
Il 35% degli europei pensa che abbiano fatto meglio di noi. Il più applaudito sul tema è Boris Johnson, che pure ha puntato tutto su AstraZeneca, la formula su cui più spesso le autorità del farmaco e le opinioni pubbliche europee si sono divise.
Ed è proprio sulla campagna vaccinale unitaria - al momento di stipulare i contratti per le prime forniture di vaccino, gli Stati membri hanno accettato di formare un «gruppo d'acquisto» gestito dalla Commissione - che i sentimenti di adesione all'Unione sono messi più alla prova.
Pensa che sia stata gestita «bene» o «molto bene» il 44,4%; il resto è critico, anche se il 40% circa crede che la Commissione abbia fatto meglio di Cina, Brasile e Russia. Ma una domanda sembra rilevare crepe.
Se ciascun Paese avesse gestito l'acquisto dei vaccini per conto proprio - chiedevano i ricercatori - lei pensa che la quantità di dosi disponibili nel suo Paese sarebbe maggiore, minore o la stessa? Rispondono con riconoscenza gli italiani: solo per il 29% avremmo fatto di meglio. E - nonostante il diffuso antieuropeismo del Paese su temi come lo Stato di diritto - i polacchi: il 53,6% crede che la Polonia, da sola, avrebbe comprato meno vaccini, e il 64% che la Ue abbia agito bene o molto bene.
joe biden e il vaccino contro il coronavirus 1
Esiti simili li daranno, nella ricerca, le domande sui fondi per la ricostruzione (a cui il Corriere darà spazio prossimamente). Solo 1 spagnolo su 5, e poco di più in Francia, pensano che i loro Paesi avrebbero fatto di meglio.
Amara invece la risposta dei tedeschi, il cui governo ha pressoché guidato la compagine europea nelle trattative (finanziando anche la conversione di nuovi stabilimenti Pfizer-BioNTech). Il 56,6% è persuaso che senza l'Europa la Germania avrebbe avuto più vaccini. E il 70,7% crede che la Commissione abbia gestito la campagna acquisti «male» o «molto male».