PROVACI ANCORA, GIUSEPPI - LA VITTORIA DI BIDEN CONDITA DALLA GAFFE DI CONTE, CHE SI CONGRATULA PRIMA COL ''POPOLO AMERICANO'' E POI CON IL PRESIDENTE-ELETTO, MENTRE TUTTI GLI ALTRI LEADER SI SONO RIVOLTI DIRETTAMENTE A JOE. MA TRA LA FREDDEZZA GRILLINA E I TRASCORSI DEL GOVERNO ITALIANO, GLI PAREVA BRUTTO PUGNALARE TRUMP. PER POI FARLO 24 ORE DOPO CON UNA NOTA ALL'ANSA IN CUI…

-

Condividi questo articolo


 

Giovanna Vitale per “la Repubblica

 

IL PRIMO TWEET DI CONTE SU BIDEN IL PRIMO TWEET DI CONTE SU BIDEN

Dopo lo storico annuncio della Cnn, dalle cancellerie di mezzo mondo si è levato un solo grido: «Gli americani hanno scelto il loro presidente, congratulazioni a Joe Biden e Kamala Harris». Lo ha twittato, fra i primi, il francese Macron, seguito da Angela Merkel, Pedro Sanchez, Justin Trudeau e da leader conservatori come il britannico Johnson e l' austriaco Kurtz. Unica eccezione, il premier italiano Giuseppe Conte. Che, anziché complimentarsi col nuovo Commander in Chief , s' è innanzitutto felicitato col «popolo americano e le sue istituzioni per l' eccezionale affluenza». Dicendosi, ma solo in seconda battuta, pronto «a lavorare con il presidente eletto Joe Biden per rafforzare le relazioni transatlantiche».

 

Incipit che non è passato inosservato. Anche per via della batteria di messaggi che la Commissione Ue e i paesi membri avevano deciso di diramare tutti alla stessa ora - le 19 di sabato - per salutare insieme l' elezione del candidato democratico.

Sincronia che ha reso ancor più palese la "difformità" della nota firmata dal nostro capo del governo: rimasto sino all' ultimo « my friend Giuseppi », come lo aveva definito Trump in un paio di uscite memorabili.

 

Una stonatura, rispetto al coro internazionale, subito rilevata «con stupore» dal Pd: «Non ci si può congratulare con il popolo, ci si congratula con chi ha vinto», la riflessione di un autorevole esponente dem.

 

«Può darsi che Conte sia stato frenato dal suo rapporto con l' attuale inquilino della Casa Bianca e da una certa freddezza del M5S. Ma certo, è un errore politico: tutto il mondo ha tirato un sospiro di sollievo per la vittoria di Biden e spera che lui possa aprire una pagina nuova, in virtù della sua vocazione multilaterale. Alimentare dubbi sull' atteggiamento italiano non ci fa bene».

 

IL SECONDO COMUNICATO DI CONTE SU BIDEN IL SECONDO COMUNICATO DI CONTE SU BIDEN

Una lettura che, nel corso della giornata, prende piede anche sui social e finisce per sorprendere Palazzo Chigi. «Nessuna freddezza, figurarsi », smentiscono, interpellati da Repubblica , i collaboratori del premier. «Abbiamo scritto il comunicato in fretta, senza neanche avere il tempo di leggere quelli delle altre cancellerie, mettendo in evidenza il record di votanti, che è uno straordinario segnale di vitalità democratica, non certo per sminuire la vittoria di Biden».

 

GIUSEPPE CONTE E DONALD TRUMP GIUSEPPE CONTE E DONALD TRUMP

Una presa di posizione che Conte, a sera, sente l' esigenza di rimarcare in una nota affidata all' Ansa. Con la quale stavolta esprime le sue «vive congratulazioni al presidente eletto Joe Biden e alla vicepresidente Kamala Harris: non vediamo l' ora di lavorare fianco a fianco sulle grandi sfide dei nostri tempi ». Praticamente le stesse parole di Macron,seppure con 24 ore di ritardo.

 

Si aspetta molto dal nuovo corso americano, l' avvocato. E non ne fa mistero. Intanto più collaborazione in ambito Nato e commerciale, che dovrà passare per l' abbassamento dei dazi all' Europa. Poi che gli Usa rinuncino a uscire dall' Oms e rientrino negli Accordi di Parigi sul climate change , tema centrale per l' Italia anche in vista della presidenza del G20 in programma l' anno prossimo. Infine, e soprattutto, una maggiore assunzione di responsabilità nel vicino Medio Oriente.

 

Su questo Conte è netto: «Mi auguro che Biden inverta il trend di disimpegno di Trump e Obama».

biden kamala harris biden kamala harris

macron conte macron conte

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT! MONTANELLI E FALLACI SCANSATEVE! AI GIORNALISTI DEL “CORRIERE DELLA SERA” SI INSEGNA A SCRIVERE IN MODO “INCLUSIVO” CON UN CORSO ON-LINE - L’ULTIMA FOLLIA DEL POLITICAMENTE CORRETTO APPLICATA ALL’EDITORIA SERVIRA’ PER APPRENDERE UN “USO NON SESSISTA DELLA LINGUA ITALIANA” E PER “EVITARE L’USO DEL MASCHILE SOVRAESTESO”: IN PRATICA, IL MATTINALE DEI CARABINIERI RISULTERÀ IN FUTURO MOLTO PIÙ ACCATTIVANTE DEI TITOLI INCLUSIVI - SUL LAVORO BISOGNA EVITARE LE MICRO-AGGRESSIONI, TIPO L’UOMO CHE SIEDE A GAMBE SPALANCATE (LA DONNA MAI?) - PER NON FARSI MANCARE NULLA ARRIVANO LE INDICAZIONI SU COME CHIAMARE I NERI E I TRANS -INSOMMA, CONTINUANDO CON QUESTA FINTA E IPOCRITA “ECOLOGIA DEL LINGUAGGIO” POI NON LAMENTATEVI SE TRIONFA TRUMP!

VENETO DI PASSIONE PER SALVINI – IL “CAPITONE” PROVA AD ALZARE LA CRESTA E USCIRE DALL’ANGOLO: “CHIEDEREMO IL VENETO E IL TERZO MANDATO PER ZAIA”. MA SA BENE CHE IL DESTINO DELLA REGIONE, VERO FORTINO E CASSAFORTE DEL CARROCCIO, È SEGNATO: GIORGIA MELONI VUOLE METTERE LE MANI SUL NORD-EST. E COME DARLE TORTO? FORZA ITALIA CON L'8% GOVERNA PIEMONTE, SICILIA, BASILICATA E CALABRIA. LA LEGA, CON UNA PERCENTUALE SIMILE, HA IN MANO VENETO, LOMBARDIA E FRIULI. PERCHE' LEI, CHE GUIDA IL PARTITO DI MAGGIORANZA RELATIVA, DOVREBBE ACCONTENTARSI DI LAZIO, ABRUZZO E MARCHE? - LO PSICODRAMMA NEL CARROCCIO È INIZIATO DOPO CHE IL MITE LUCA ZAIA È USCITO ALLO SCOPERTO (“SE PERDIAMO QUI VA TUTTO A ROTOLI”). A VENEZIA SI PREPARA LA SCISSIONE, CON UNA “LISTA ZAIA”...