Alessandro Di Matteo per “la Stampa”
PASQUALE TRIDICO NUNZIA CATALFO
Non ci sarà la corsa a chi "arriva primo" per aggiudicarsi il bonus di 600 euro per i lavoratori autonomi senza lavoro per l' emergenza coronavirus, il governo cancella l' ipotesi di un «Click-day» evocata dal presidente dell' Inps Pasquale Tridico per risolvere il problema dell' eventuale insufficienza di risorse. Dopo 24 ore di polemiche, ieri pomeriggio è toccato alla ministra Nunzia Catalfo, M5s, correggere il tiro: «Le risorse stanziate dal Governo sono sufficienti a coprire l' intera platea dei beneficiari, non ci sarà nessun "Click-day"».
Tutto era cominciato mercoledì sera, dopo che il presidente dell' Inps Pasquale Tridico aveva spiegato la sua intenzione di assegnare i bonus dando vita ad una sorta di gara online: l' idea era quella di indicare un giorno per collegarsi online e presentare la richiesta per i soldi, che sarebbero stati assegnati appunto ai primi arrivati, fino a esaurimento delle risorse. Facile immaginare le reazioni. Solo un paio d' ore dopo il vice-segretario del Pd Andrea Orlando attaccava su Twitter: «Il contributo agli autonomi non è una lotteria e l' Inps non è Lottomatica. Il presidente Tridico pensi a misure più adeguate per assegnare i fondi».
Immediata anche la reazione dei renziani, con la ministra Teresa Bellanova: «Quello del "Click-day" è uno strumento immorale, non si possono mettere in competizione le persone in questo momento». Bocciatura totale anche da parte delle opposizioni. Per Mara Carfagna, Fi, «partite Iva, precari e collaboratori vengono insultati con l' ipotesi del "Click-day", che ricorda la roulette russa», mentre Fdi parla di «assurdo gioco d' azzardo» e Riccardo Molinari della Lega semplicemente spiega che «non è accettabile».
luigi di maio pasquale tridico
Contrari, ovviamente, commercianti e artigiani. Per Confesercenti si tratterebbe di un metodo «del tutto incoerente nell' attuale fase emergenziale». E si schierano anche i sindacati: «Si rischierebbe una guerra tra poveri», dicono Cgil, Cisl e Uil. Una pressione che il governo non regge, già a metà giornata Pierpaolo Baretta, sottosegretario Pd all' Economia, fa capire che questa cosa non s' ha da fare: «Non mi sembra un criterio che sta in piedi, non possiamo fare a "chi prima arriva, prima alloggia"».
Il messaggio a Tridico è chiaro: «È una comunicazione fatta dall' Inps, non una decisione del governo». Non solo, Baretta chiarisce che se i soldi non dovessero bastare ne verranno stanziati degli altri: le risorse, garantisce, «saranno reintegrate, tra venti giorni metteremo a punto un altro decreto».
A fine giornata, anche l' Inps deve fare marcia indietro: «Non c' è nessun "Click-day inteso come finestra dentro la quale si possono fare domande di prestazioni. Avremo domande aperte a tutti, ed un giorno di inizio, con un click. Purtroppo, c' è stato un grande fraintendimento su questa formula. La spiegheremo meglio».