1. MIC: FAZZOLARI, 'PER GIULI GRANDE STIMA DA SEMPRE, SCONTRO INVENTATO'
alessandro giuli alla camera foto lapresse 4
(Adnkronos) - "Anche oggi leggo ricostruzioni del tutto inventate sul mio conto. Non c'è nessuno scontro tra me e il ministro Giuli. Notizia falsa e pateticamente inventata. Io e Alessandro Giuli ci conosciamo da più di trent'anni, è una persona che stimo e della quale appezzo la grande professionalità.
Gli attacchi scomposti che gli sono stati rivolti da quando è diventato ministro sono sconcertanti e fanno ben capire quanti interessi abbia da difendere la sinistra all'interno del ministero della Cultura". Così Giovanbattista Fazzolari, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega per l'Attuazione del programma di governo.
GIOVANBATTISTA FAZZOLARI A CINQUE MINUTI
2. GIULI ISOLATO DENTRO FDI E IN GUERRA CON FAZZOLARI. SE VA AVANTI COSÌ LASCIA
Estratto dell’articolo di Simone Canettieri per “il Foglio”
E’il fuoco amico, quello de destra, il vero problema di Alessandro Giuli, ministro della Cultura con già due capi di gabinetto cambiati (uno cacciato, Francesco Gilioli, e l’altro dimissionario, Francesco Spano) in un mese e mezzo.
francesco spano inchiesta di report
Il successore di Gennaro Sangiuliano, da quando è stato nominato, fa i conti con tutta l’infosfera globale meloniana: politica e mediatica. Un braccio di ferro […] con colonnelli e caporali di Fratelli d’Italia che dopo lo scandaletto di Maria Rosaria Boccia vogliono pilotare da Palazzo Chigi, senza più sorprese, il Collegio Romano.
il post di giorgia meloni contro francesco spano nel 2017
Egemonia tecnocratica, prima che culturale. “Giuli è d’area, ma non è organico: deve seguire la linea perché è stato messo da noi e non dalla sinistra”, dicono i discepoli di Giovanbattista Fazzolari. E cioè il potentissimo sottosegretario alla presidenza del Consiglio nonché dea Kalì della premier con cui il ministro non si prende. Una convivenza iniziata male e che rischia di finire peggio.
Giuli di questo passo non ha problemi a dimettersi. Uno scenario clamoroso che tutti – a partire dalla premier Meloni – vogliono evitare: porterebbe a una crisi di governo e, per giunta, sotto manovra. E però a mettere insieme i dettagli, qua e là, si capisce che forse uno strano tramestio c’è, eccome.
alessandro giuli alla camera foto lapresse 5
E’ tutto abbastanza percepibile: basta parlare con qualsiasi parlamentare, sottosegretario o ministro. Nessuno lo difende, nessuno ha voglia di sapere che “Gramsci è vivo” né è molto attratto dall’idea di creare una destra che si possa dichiarare progressista fra i conservatori.
Meglio cavalcare la guerra ai migranti irregolari che recidere le radici del passato: non porta voti. “Il nostro pensiero solare – scherzano i meloniani – non è piacere alla sinistra”.
[…] I veri problemi si trovano al ministero dove l’autonomia decisionale di Giuli finora è stata minima. Il capo della segreteria tecnica è rimasto Emanuele Merlino, ufficiale di collegamento con Fazzolari. Nelle stesse stanze, davanti a quel ministro, lavora anche Claudia Ianniello, sorella di Giovanna, storica portavoce della premier.
Tutto viene riferito, tutto viene raccontato e forse distorto ed enfatizzato. Così il dopo-Sangiuliano è stato più traumatico del previsto con una coda di veleni impensabile. Palazzo Chigi vuole, nome per nome, sapere chi va a lavorare al ministero per avallare o meno le scelte del titolare del dicastero. Con una premessa che blocca tutto: “Attenzione alle spie, non dobbiamo mettercele in casa”.
Fazzolari, indicato in questa fase come il nemico numero uno del ministro, contattato dal Foglio dice: “Mi manca solo di occuparmi degli staff dei ministri: non me ne occupo e non ci metto la testa”. Una dichiarazione, da registrare, che cozza con un racconto che arriva sempre dai corridoi del palazzo del governo e di Via della Scrofa.
francesco spano inchiesta di report
[…] Tutto si mischia nel verminaio, comprese presunte lobby gay che si sarebbero impossessate del Collegio Romano. Davvero dopo i fasti pompeiani di lady Boccia siamo arrivati a ricattati sessuali nei confronti del neo ministro? “Falsità”. Di sicuro Spano, nominato due settimane fa, non è andato giù al partito dal primo momento. Ai vertici come alle periferie. Il dirigente fu oggetto di un attacco diretto sui social di Giorgia Meloni, che rimbalza da giorni. […]
[…] Meloni vorrebbe cercare di chiudere questa vicenda in un modo o nell’altro. Ieri Giuli, isolato e attenzionato dalla polizia politica, è andato a Palazzo Chigi per incontrare il sottosegretario Alfredo Mantovano. La premier dice di non aver parlato con il ministro, ma ammette che sulla nomina di Spano c’era “nervosismo” nel partito, salvo aggiungere che il primo conflitto di interessi del dirigente risale alla gestione Melandri del Maxxi. Caso chiuso? C’è chi dice no.
MARCO CARNABUCI - IL MARITO DI FRANCESCO SPANO GIORGIA MELONI - FOTO LAPRESSE GIOVANBATTISTA FAZZOLARI IN VERSIONE 007 GIOVANBATTISTA FAZZOLARI A CINQUE MINUTI GIORGIA MELONI - MEME BY EDOARDO BARALDI MELONI - FAZZOLARI - GIORGETTI - FITTO - MATTARELLA alessandro giuli alla camera foto lapresse 2