"ITSART"? IT’S CLOSED! – GENNARO SANGIULIANO HA DECISO DI CHIUDERE LA “NETFLIX DELLA CULTURA ITALIANA”, CHE ENTRA IN LIQUIDAZIONE. L’IDEA GENIALE ERA STATA PARTORITA DALLA MENTE FERVIDA DI “SU-DARIO” FRANCESCHINI NEL 2020: MA COME PREVEDIBILE, NON AVEVA MAI INGRANATO. ANCHE PERCHÉ ERA UN DOPPIONE INUTILE (E COSTOSO): UN PORTALE PUBBLICO DI CULTURA IN ITALIA C’È GIÀ E SI CHIAMA RAIPLAY…

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Estratto dell’articolo di Luciano Capone per “il Foglio”

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Di certo non avrà aiutato il nome inglese, dato che recentemente il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano ha lanciato una battaglia culturale contro l’abuso “dei termini anglofoni”. Ma il vero problema, forse insormontabile, di ItsArt era economico più che linguistico: troppe perdite ed entrate praticamente inesistenti. E così il ministro Sangiuliano ha deciso di chiudere, dopo appena un anno e mezzo, quella che il suo predecessore Dario Franceschini aveva lanciato come la “Netflix della cultura italiana”: ItsArt entra in liquidazione.

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 ’idea, partorita da Franceschini nel 2020 durante il lockdown che aveva messo in ginocchio il settore della cultura, era quella di creare “una piattaforma italiana che consenta di offrire a tutto il mondo la cultura italiana a pagamento, una sorta di Netflix della cultura”. La startup dello Stato imprenditore avrebbe dovuto sfidare i colossi privati ed esportare a livello globale la cultura italiana per “prioettarla nel futuro”.

 

Dopo un anno viene così fondata ItsArt, una partnership tra Cassa depositi e prestiti (Cdp) al 51% e Chili al 49%: il socio pubblico versa circa 10 milioni, messi dal governo Conte con il decreto “Rilancio” attraverso una convenzione tra Mibact e Cdp, mentre il socio privato mette sostanzialmente la piattaforma tecnologica.

 

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[…] In brevissimo tempo la società ha esaurito la riserva da 9,8 milioni messa dal governo. Così si arriva alla chiusura. La decisione formale è stata presa dai soci, ovvero Cdp e Chili, che con una lettera al ministero dello scorso 29 dicembre hanno comunicato la messa in stato di liquidazione di ItsArt.

 

L’atto verrà formalizzato nei prossimi giorni con il passaggio di consegne ai liquidatori. Ma tutto è stato preceduto da una decisione politica: a novembre Cdp, che ha attuato il progetto franceschiniano senza crederci molto e senza metterci soldi suoi, con una lettera fa presente lo stato comatoso della società e chiede al ministero della Cultura se intende rifinanziarla. Al ministero non c’è più Franceschini ma Sangiuliano, che dice di no. Di conseguenza si arriva alla messa in liquidazione. […]

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