Estratti da ilfoglio.it
"Il Pd non è credibile per governare l'Italia. Ci sono settori decisivi della società italiana che valutano criticamente il governo Meloni, ma alla fine ci pongono la solita domanda 'ma voi che alternativa proponete?'".
Lo ha detto il presidente della Campania Vincenzo De Luca dal palco della Festa dell'Ottimismo del Foglio a Firenze.
Intervistato da Marianna Rizzini il governatore campano ha picchiato duro contro il suo partito: "Oggi il Pd ospita tutto quello che è contro natura, contro ragione e contro decenza.
Continua ad avere un gruppo dirigente che nel 90 per cento dei casi non rappresenta nulla, il 90 per cento della segreteria non rappresenta nulla, nè nei proprio territori né nella società italiana. Si pensa davvero di governare l'Italia con questo gruppo dirigente? Non esiste un partito che ha come gruppo dirigente un gruppo che non rappresenta niente.
La Schlein ha fatto delle cose interessanti, aprendo una battaglia oltre che sui diritti civili sui temi sociali, e questo va bene, ma dobbiamo convincerci che per governare un paese come l'Italia server un programma e una coalizione credibili in grado di parlare alla maggioranza delle famiglie italiane. Oggi questo programma non c'è e non c'è neanche la coalzione, il Pd è più isolato rispetto a due anni fa: i cinque stelle se ne sono andati per i fatti suoi, Calenda pure, Renzi decide in piena autonomia. Con quale coalizioni ci presentiamo al corpo elettorale?".
De Luca è ai ferri corti con il suo partito e la sua dirigenza che non lo vuole ricandidare nel 2025 per un terzo mandato alla guida della Campania: "La questione del terzo mandato è una grande palla, non esiste, c'è un presidente di regione, si chiama Zaia, che il terzo mandato lo sta finendo, e nessuno dice niente, né il Pd, né il Pp nè il Pili, nè il mondo dell'informazione...com'è sta storia?
Non c'è una questione istituzionale, c'è una questione di aggressione politica a De Luca, che è un'altra cosa. Attualmente si sta candidando presidente della regione Liguria un esponente del Pd che ha 6 mandati sulle spalle, Andrea Orlando, caididato al Parlamento per 18 anni, tre volte ministro, e nessuno ha niente da dire... questo vuol dire che non c'entra nulla il terzo mandato, il problema è che nel Pd continua un'aggressione personale e politica a chi viene individuato come un uomo libero, senza correnti e padroni e che non vuole rispondere a logiche di correnti e di padronato".
De Luca ne ha anche per Sandro Ruotolo, membro della segreteria del Pd e possibile candidato in Campania dell'area Schlein nel 2025: "Da qualche anno gente che è entrata nel Pd due mesi prima del congresso non ha nemmeno la buona educazione di rispettare chi magari ha passato la vita in un partito: quello che lei ha citato prima (Ruotolo, ndr) si è candidato con Ingroia, poi nel Lazio, poi in Campania, ora è entrato nel Pd e viene a fare a me la questione morale?