Antonio Padellaro per il “Fatto quotidiano”
Giuseppe Conte lo sa che, reduce giovedì dall' impervio Consiglio Ue, lo attende a piè fermo il Partito Peggiorista, di quelli pronti ad accusarlo in ogni caso di alto tradimento e di aver svenduto il Paese all' odiato tedesco. Del resto, la confraternita del "tanto peggio per l' Italia se è tanto meglio per noi" si arricchisce ogni giorno di nuovi iscritti, anche i più eccentrici. Accanto alle gerenze di Libero, Il Giornale e La Verità (i Qui, Quo, Qua di Forza Sfiga, che almeno ci mettono la faccia), e all' appesantito Salvini (che per la sua intemerata dovrò solo scegliere tra Porro, Giletti, Giordano e Del Debbio), si registra infatti un' assoluta new entry: Pier Ferdinando Casini. Che ricordavamo come scaltro democristiano per tutte le stagioni (da Bisaglia a Berlusconi, per finire con Renzi) ma che oggi compare sul Giornale nella strepitosa veste di Forcone dei Parioli.
Il resoconto di Augusto Minzolini ci mostra l' ex presidente della Camera, sopravvissuto a diverse ere geologiche mentre percorre a ritmo sostenuto i "dodici chilometri quotidiani" per buttare giù "la pancia da pandemia".
Quando a un tratto "dal primo piano di un palazzo signorile un uomo brizzolato e in calzoncini urla: 'Governo di mmerdaaa!!!'". Voce dal sen fuggita che induce l'"Oracolo del Parlamento" (testuale) all' accorata predizione: "Il governo Conte è morto anche se la crisi si consumerà tra uno, due mesi. E sarà determinata da un grido di rivolta". Insomma, il premier abusivo "sarà mandato via con i forconi". E sostituito da "un governo di unità nazionale con Draghi". Ci sembra di vederlo Pier, in piazzale delle Muse (angolo Circolo Antico Tiro al volo), giunto ansante al dodicesimo km, eccitare una folla di nobildonne e generali in pensione, in nome e per conto di Draghi e della rivolta sociale.
Tutti pronti, in mancanza di forconi, a sfoderare un set completo di forchette da dessert argento 800.
pier ferdinando casini MARIO DRAGHI pierferdinando casini foto di bacco