Emanuele Buzzi per www.corriere.it
MATTEO DALL'ORCO (A DESTRA) ALL INAUGURAZIONE DEL SUO RISTORANTE
Lo scorso Natale erano tutti insieme, in Parlamento, sotto le insegne del Movimento 5 Stelle. Un anno dopo, complici le scissioni interne, il diktat imposto da Beppe Grillo e Giuseppe Conte sul rispetto del tetto dei due mandati e la fine anticipata della legislatura, oltre duecento volti M5S ora hanno vite e lavori diversi. Politica addio o quasi.
Ma cosa fanno adesso i 5 Stelle (o ex) fuori da Montecitorio e Palazzo Madama? Chi aveva un percorso professionale alle spalle prima di entrare nei palazzi romani è tornato a svolgere la sua vecchia professione.
L’ex Guardasigilli Alfonso Bonafede è avvocato e ha aperto un ufficio legale, oltre a quello che già aveva a Firenze, anche a Milano. Stefano Buffagni, già viceministro al Mise, come aveva già annunciato lo scorso giugno è di nuovo impegnato come commercialista, lavora con i fondi di investimento tra Milano e Roma. L’ex ministro gialloverde Danilo Toninelli ora svolge la sua attività di assicuratore nel capoluogo lombardo, continuando però a battagliare sui social.
C’è chi, invece, continua a lavorare con gli ex colleghi di scranno. Matteo Dall’Orco, ex sottosegretario al Mit sotto Toninelli, ha aperto insieme a diversi soci, tra cui Giuseppe Brescia, un locale a Roma, a Prati: specialità carne.
Lo stesso Brescia, ex presidente della Commissione Affari Costituzionali a Montecitorio, conferma: «Ho avviato diverse attività, una delle quali nella ristorazione». Anche Angelo Tofalo ha lanciato la sua azienda di consulenza strategica su difesa, intelligence e sicurezza.
L’ex sottosegretario a Palazzo Chigi, Riccardo Fraccaro, «padre» della norma sul Superbonus, ora invece lavora per una compagnia nell’ambito del settore energetico. Federica Dieni, che ad agosto è passata tra le fila di Italia viva e che successivamente non si è ricandidata, è funzionario dell’Inps.
Tra gli scissionisti, Luigi Di Maio attende l’esito del suo colloquio per diventare rappresentante Ue nei paesi del Golfo. Altri big che hanno seguito l’ex ministro degli Esteri hanno intrapreso nuove strade. Lucia Azzolina, che ha lasciato il M5S per seguire i dimaiani, è tornata al mondo della scuola ed è preside a Siracusa. L’ex capogruppo Francesco D’Uva ora fa parte della Marina.
C’è chi, invece, anche tra i big è rimasto in prima fila o dietro le quinte della politica. L’ex presidente della Camera, Roberto Fico, continua a stare nell’alveo del Movimento, svolgendo al momento attività politica e presiedendo il comitato di garanzia. Vito Crimi e Paola Taverna sono in prima linea full time con il Movimento.
Ma molti altri M5S sono rimasti imbrigliati in qualche modo al mondo parlamentare. Salvatore Micillo, ad esempio, lavora per il vicepresidente della Camera Sergio Costa come «focal point in Campania» su tematiche ambientali. «Seguo da vicino tutti i problemi ambientali delle nostre terre, essendo io di Giugliano e storicamente impegnato su questo: sono primo firmatario della legge Ecoreati, ho fatto parte delle Commissioni ambiente nei miei due mandati e sono stato sottosegretario al ministero dell’Ambiente quando Costa era ministro.
Trascorrendo lui gran parte del suo tempo a Roma aveva bisogno di un punto di riferimento qualificato in Campania», spiega. Anche un altro campano, Sergio Puglia, collabora con i gruppi parlamentari stellati, anche se — dice — «più che altro sono tornato a fare il mio lavoro di sempre» (è consulente del lavoro, ndr).
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