IL RENZI CHE SPARA “IO ABOLIREI L'ORDINE DEI GIORNALISTI” È LO STESSO CHE IN QUESTI VENTI MESI A PALAZZO CHIGI HA DI FATTO PRESO IL CONTROLLO DELL'INFORMAZIONE ITALIANA - RAI IN PRIMIS: IL CDA HA PERSO OGNI POTERE E TUTTO È NELLE MANI DEL DG CHE È EMANAZIONE DEL GOVERNO

Tanto che per le direzioni dei tre tg si facciano i nomi di giornalisti non propriamente ostili, da Maria Teresa Meli per il Tg1 a Gaia Tortora per il Tg2 fino a Stefano Menichini per il Tg3. Renzi tiene poi al guinzaglio le agenzie di stampa, fonte primaria d' informazione per tutti i media...

Condividi questo articolo


Da “il Giornale”

 

renzi come fiorella mannoia renzi come fiorella mannoia

Non è abituato ad essere né criticato né contraddetto Matteo Renzi. E così alle osservazioni del presidente dell' Ordine dei giornalisti Enzo Iacopino che invitava il governo a «non dare denari pubblici agli editori che non paghino dignitosamente i giornalisti», citando i 4.900 euro lordi l'anno previsti da alcuni contratti, il premier risponde andando all'attacco: «Io l'Ordine dei giornalisti sono per abolirlo». Però non solo non lo fa, ma si premura anche di militarizzare tutta l'informazione del Paese.

renzi 2015 anno del cazzaro renzi 2015 anno del cazzaro

 

Già, perché il Renzi che s'innervosisce perché Iacopino lo critica per aver fatto «la lista dei giornali buoni e di quelli cattivi» (che poi sarebbero Il Giornale, Il Fatto quotidiano e Libero) o perché sottopagare i giornalisti equivale a consegnare l'informazione agli editori, è lo stesso che in questi venti mesi a Palazzo Chigi ha di fatto preso il controllo dell'informazione italiana.

 

LA CONFERENZA STAMPA DI RENZI - VIGNETTA DI ELLEKAPPA LA CONFERENZA STAMPA DI RENZI - VIGNETTA DI ELLEKAPPA

La Rai è stata riformata e, di fatto, militarizzata. Il Cda ha perso ogni potere e tutto è nelle mani del dg che è emanazione del governo. Se prima era il Parlamento a decidere, oggi è Palazzo Chigi. Tanto che per le direzioni dei tre tg si facciano i nomi di giornalisti non propriamente ostili, da Maria Teresa Meli per il Tg1 a Gaia Tortora per il Tg2 fino a Stefano Menichini per il Tg3. Renzi tiene poi al guinzaglio le agenzie di stampa, fonte primaria d' informazione per tutti i media (dalla tv ai giornali fino ai siti d' informazione).

fucsia renzi e verdini fucsia renzi e verdini


Il sottosegretario Luca Lotti, infatti, sa come far presente ai direttori quanto a rischio tagli sia il corposo finanziamento pubblico annuale. Chi si fa prendere la mano, si becca la sforbiciata. Infine i quotidiani. Dove Renzi ha iniziato a farsi spazio con l' avvicendamento a Repubblica. Il 15 gennaio lascerà Ezio Mauro, mai stato un suo fedelissimo, per passare la mano a Mario Calabresi, lui sì renziano doc.

 

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

VENETO DI PASSIONE PER SALVINI – IL “CAPITONE” PROVA AD ALZARE LA CRESTA E USCIRE DALL’ANGOLO: “CHIEDEREMO IL VENETO E IL TERZO MANDATO PER ZAIA”. MA SA BENE CHE IL DESTINO DELLA REGIONE, VERO FORTINO E CASSAFORTE DEL CARROCCIO, È SEGNATO: GIORGIA MELONI VUOLE METTERE LE MANI SUL NORD-EST. E COME DARLE TORTO? FORZA ITALIA CON L'8% GOVERNA PIEMONTE, SICILIA, BASILICATA E CALABRIA. LA LEGA, CON UNA PERCENTUALE SIMILE, HA IN MANO VENETO, LOMBARDIA E FRIULI. PERCHE' LEI, CHE GUIDA IL PARTITO DI MAGGIORANZA RELATIVA, DOVREBBE ACCONTENTARSI DI LAZIO, ABRUZZO E MARCHE? - LO PSICODRAMMA NEL CARROCCIO È INIZIATO DOPO CHE IL MITE LUCA ZAIA È USCITO ALLO SCOPERTO (“SE PERDIAMO QUI VA TUTTO A ROTOLI”). A VENEZIA SI PREPARA LA SCISSIONE, CON UNA “LISTA ZAIA”...

DAGOREPORT - COME MAI TRUMP NON HA FATTO GRAN CASINO SULLA FORNITURA DI ARMI ALL’UCRAINA (MISSILI A LUNGO RAGGIO E MINE ANTI-UOMO) DECISA DAL PRESIDENTE USCENTE JOE BIDEN? SECONDO FONTI AUTOREVOLI DI WASHINGTON, TRA I DUE C’È STATO UN ACCORDO, CHE PERMETTERÀ POI A TRUMP DI NEGOZIARE CON PIÙ FORZA UNA PACE CON PUTIN. COSÌ, DA UNA PARTE, IL TYCOON COL CIUFFO A PENZOLONI SI E' LIMITATO A UN MISERO TWEET. DALL’ALTRA A PUTIN NON CONVIENE DI FARE ORA IL DOTTOR STRANAMORE PER DUE BUONI MOTIVI…