RICICCIA DE MAGISTRIS - DA RIFONDAZIONE AGLI EX 5S, ALLA CAMERA NASCE MANIFESTA. ALLE PROSSIME POLITICHE QUEST'AREA DELLA SINISTRA RADICALE SI PRESENTERÀ CON ALLA GUIDA LUIGI DE MAGISTRIS IN OPPOSIZIONE AL GOVERNO DRAGHI - DELLA NUOVA COMPONENTE ANTI-SISTEMA FANNO PARTE I DEPUTATI SIMONA SURIANO, DORIANA SARLI, YANA EHM E SILVIA BENEDETTI. E C'È ADDIRITTURA CHI SOGNA UN COINVOLGIMENTO DI DI BATTISTA…

-

Condividi questo articolo


Matteo Pucciarelli per repubblica.it

 

luigi de magistris in versione che guevara luigi de magistris in versione che guevara

Quattro deputate ex Movimento 5 Stelle danno vita a 'ManifestA', nuova componente alla Camera sotto le insegne di Rifondazione comunista e Potere al popolo che oggi si presenta ufficialmente. Sono Simona Suriano, Doriana Sarli, Yana Ehm e Silvia Benedetti (al Senato c'è già Matteo Mantero con Pap) e il progetto in realtà guarda direttamente al 2023. Alle prossime Politiche infatti quest'area della sinistra radicale si presenterà in concorrenza al centrosinistra e con alla guida Luigi De Magistris.

 

simona suriano simona suriano

Il nome 'ManifestA' è ovviamente un richiamo al famoso manifesto di Karl Marx ma quella 'a' finale è un riadattamento in chiave femminista e allo stesso tempo un invito alla mobilitazione. Un triplo richiamo identitario a battaglie vecchie e nuove del movimento comunista e per i diritti:

 

"La nostra è una proposta politica concreta - affermano le deputate di 'ManifestA' - che metta finalmente al centro la giustizia sociale, l’ambiente, il pubblico e che dia vita a un modello di sviluppo che si contrapponga fermamente alle ricette neoliberiste, ai processi di privatizzazione, e al potere economico e politico dominante, che da tempo ignora l’interesse collettivo.

 

luigi de magistris luigi de magistris

Sarà probabilmente con la denominazione 'ManifestA' che questo pezzo di sinistra si proporrà alle elezioni del prossimo anno, in piena opposizione al governo di Mario Draghi - le quattro deputate uscirono dal Movimento dopo l'appoggio al suo esecutivo - ma pure al fronte progressista, nella convinzione che non ci siano margini di dialogo con il Pd. L'ex due volte sindaco di Napoli sarà con ogni probabilità il volto trainante del progetto anti-sistema e che punta a raccogliere consensi non solo nell'area di sinistra-sinistra e dei movimenti ma anche in quella dei delusi dai 5 Stelle.

 

 

Del resto De Magistris fu eletto a Napoli entrambe le volte fuori dai tre poli (centrodestra, centrosinistra e M5S) e appoggiato da Rifondazione. Alle elezioni regionali in Calabria dello scorso anno invece, stesso schema, arrivò terzo con il 16,2 per cento. Dopodiché c'è davanti tutto il 2022 per organizzare una lista capace di riportare in Parlamento dalla porta principale il rosso antico, molto dipenderà anche dalla futura legge elettorale e dalle soglie di sbarramento; c'è addirittura chi sogna un coinvolgimento di Alessandro Di Battista nel progetto, per adesso è fantapolitica ma un domani chissà.

 

ALESSANDRO DI BATTISTA A DIMARTEDI ALESSANDRO DI BATTISTA A DIMARTEDI

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT – COME MAI NETANYAHU HA CACCIATO IL POPOLARISSIMO MINISTRO DELLA DIFESA ISRAELIANO, YOAV GALLANT? LA RICHIESTA DI UNA COMMISSIONE DI INCHIESTA SULLA STRAGE DEL 7 OTTOBRE 2023 DI GALLANT AVREBBE MANDATO FUORI DI TESTA “BIBI” – LE MALDICENZE A TEL AVIV: GLI OO7 DELLO SHIN BET E IL PREMIER AVREBBERO LASCIATO MANO LIBERA AD HAMAS DI PROPOSITO, AFFINCHÉ LA STRAGE OFFRISSE UN PRETESTO PER SPIANARE DEFINITIVAMENTE GAZA - CHE SUCCEDE A GAZA CON TRUMP ALLA CASA BIANCA? DUE COSE SONO CERTE: AL TYCOON NON GLIENE FREGA NIENTE DEL MEDIORIENTE, E DETESTA L’IRAN....

DAGOREPORT – GLI OBAMA, I CLINTON E LE PELOSI HANNO SULLA COSCIENZA LA BRUCIANTE SCONFITTA DI KAMALA HARRIS (UNA CHE ALLE PRIMARIE DEM DEL 2020 ARRIVÒ ULTIMA) - CON IMPERDONABILE RITARDO HANNO AGITO PER TROVARE UN SOSTITUTO DI JOE BIDEN - LO STATO COGNITIVO DEL PRESIDENTE ERA NOTO A TUTTI DA ANNI: BASTAVA FARGLI FARE UN PASSO INDIETRO PER TEMPO E COSTRUIRE UNA CANDIDATURA LEGITTIMATA DALLE PRIMARIE, ANZICHE' IMPOSTA, A TRE MESI DAL VOTO, DAL TIGNOSO BIDEN (O PASSO IL TESTIMONE ALLA MIA VICE O NON MI RITIRO DALLA CORSA)...

DAGOREPORT – PER DIMOSTRARE CHE È CAMBIATA L’ARIA AL CSM, LA MELONA HA VOLUTO FORZARE LA MANO INCONTRANDO IN SEGRETO IL VICEPRESIDENTE DEL CSM, FABIO PINELLI - MA LA STATISTA DEL COLLE OPPIO HA DIMENTICATO UN DETTAGLIO FONDAMENTALE: IL CAPO DEL CSM È IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA. E MATTARELLA, PUR AVVERTITO INFORMALMENTE, HA PRESO MALISSIMO L'IRRITUALE VISITA DEL SUO VICE PINELLI A PALAZZO CHIGI. E IL SOLITO UCCELLINO HA SPIFFERATO TUTTO – È L’ENNESIMA DIMOSTRAZIONE DEL RAPPORTO DISASTROSO DI “IO SO’ GIORGIA” CON IL DEEP STATE - LA VERA DIFFERENZA TRA LA “NANA MALEFICA” (COPY CROSETTO) E BERLUSCONI? MANTOVANO NON È GIANNI LETTA…

DAGOREPORT – QUANDO IL NOVELLO SEGRETARIO GENERALE DELLA NATO, MARK RUTTE, DICE: “CONTINUEREMO A ESSERE A FIANCO DELL’UCRAINA”, LO SA CHE IL PRIMO ''AZIONISTA'' DELLA NATO DA GENNAIO SARÀ TRUMP? - E TRUMP HA GIA' ANNUNCIATO CHE VUOLE CHIUDERE SUBITO LA GUERRA CEDENDO A PUTIN IL DONBASS E CRIMEA E COSTRINGENDO ZELENSKY ALLA PACE, MINACCIANDO DI TOGLIERGLI ARMI E SOLDI - A QUEL PUNTO, CHE FARÀ L’UNIONE EUROPEA? E LA TURBO-FAN DI KIEV GIORGIA MELONI, DA BRAVA CAMALEONTE, S’ADEGUERÀ ALLA NUOVA LINEA TRUMPIANA O RIMARRÀ ABBRACCIATA A ZELENSKY?

DAGOREPORT – DITE ADDIO ALLA MELONI BIDENIZZATA: ARRIVA TRUMPONE E LA DUCETTA CAMALEONTE SI TRASFORMERÀ NELLA PIÙ FEDELE FAN DEL CIUFFO ARANCIONE DI MAR-A-LAGO – GRAZIE AI BUONI UFFICI DI ELON MUSK, CON CUI “COLTIVA LA SUA RELAZIONE” (“LE MONDE” DIXIT), LA PREMIER AVRÀ GIOCO FACILISSIMO PER RIENTRARE NEL CUORE DEL TYCOON. CHE FINIRÀ PER PRIVILEGIARE IL RAPPORTO CON “I AM GIORGIA”, A DISPETTO DI QUELLO COL SUO FOLLOWER ITALIANO NUMERO UNO, MATTEO SALVINI - QUESTIONE DI POTERE: LA MELONI È PREMIER E PUÒ ESSERE UN CAVALLO DI TROIA UTILE IN UE. IL "PATRIOTA" SALVINI A BRUXELLES NON CONTA UN CAZZO...