IL RITORNO DEL PUZZONE - TRUMP RICOMPARE IN OHIO PER IL SUO PRIMO COMIZIO DA QUANDO NON È PIÙ PRESIDENTE E PROMETTE: “MI RIPRENDERÒ L’AMERICA” - THE DONALD STA CERCANDO CANDIDATI A LUI FEDELI PER IL 2022, IN MODO DA SILURARE I 10 REPUBBLICANI CHE HANNO VOTATO A FAVORE DEL SUO IMPEACHMENT - MA SECONDO I SONDAGGI IL DISCO ROTTO SULLE ELEZIONI RUBATE DA BIDEN STA COMINCIANDO A STUFARE GLI ELETTORI...

-

Condividi questo articolo


Anna Guaita per "Il Messaggero"

 

donald trump in ohio 4 donald trump in ohio 4

«Altri quattro anni!». Con questo saluto migliaia di sostenitori hanno dato il benvenuto a Donald Trump sabato sera per il suo primo comizio post-presidenziale. Mentre le note di «I am proud to be an American» facevano da colonna musicale all'esultanza della folla, l'ex presidente ha inaugurato la sua nuova stagione politica di kingamaker del partito repubblicano.

 

Il comizio di sabato, davanti a una platea nel cuore agricolo e conservatore dell'Ohio, è il primo di una serie che lo porterà in Texas e in Florida, allo scopo dichiarato di sostenere candidati a lui fedeli per le elezioni della Camera e del Senato del 2022.

 

donald trump in ohio 6 donald trump in ohio 6

LA VENDETTA

In Ohio, Trump ha lanciato la candidatura a deputato di un suo ex collaboratore, Max Miller. Ma in realtà il comizio era un esempio della vendetta giurata da Trump contro i dieci deputati del Gop che hanno votato a favore del suo impeachment dopo l'attacco al Congresso del 6 gennaio scorso.

 

donald trump in ohio 5 donald trump in ohio 5

Miller sfida infatti l'uscente Anthony Gonzalez, uno dei deputati che l'ex presidente considera dei traditori. Nel mobilitare migliaia di sostenitori, molti dei quali avevano guidato per ore e si erano messi in fila sin dalle prime ore del mattino, Trump ha voluto mandare un messaggio di forza al Paese e al partito.

 

donald trump in ohio 2 donald trump in ohio 2

Il guaio per il Paese e il partito è che Trump non riesce a guardare avanti, e ancora una volta ha continuato nella sua litania di accuse contro le passate elezioni, ripetendo la bugia sconfitta già decine di volte in tribunale e perfino davanti alla Corte Suprema che l'elezione di Biden sia stata dovuta solo a brogli elettorali.

 

Studi e sondaggi dello stesso Gop rivelano però che per aggiudicarsi la Camera e il Senato l'anno prossimo i repubblicani devono trovare un messaggio diverso, e non «continuare a combattere una guerra già conclusa».

 

donald trump in ohio 1 donald trump in ohio 1

Per l'appunto, proprio sabato è venuto alla luce che lo stesso ex ministro della Giustizia Bill Barr, un fedelissimo a Trump, aveva liquidato come «caz...» le sue proteste di brogli.

 

E ieri mattina, a commento del comizio, il senatore Mitt Romney, un repubblicano moderato che si è varie volte trovato in disaccordo con Trump, ha protestato che la continua ripetizione di falsità sulle elezioni da parte dell'ex presidente «sta danneggiando la democrazia in tutto il mondo».

 

donald trump in ohio 3 donald trump in ohio 3

Altre figure nel partito sono intanto maturate e scalpitano dalla voglia di concorrere alle presidenziali del 2024, primo di tutti il governatore della Florida Ron De Santis, che in un sondaggio interno nel partito ha superato per preferenze lo stesso Trump.

 

FAN IN VISIBILIO

Il pubblico di sabato sera era comunque estatico, e convinto di tutto quello che i media di destra, da Fox a Newsmax a Oan, ripetono, e cioè che Biden non è il vero presidente e che Trump è stato derubato della vittoria.

 

donald trump in ohio 7 donald trump in ohio 7

Dal canto suo Trump ha attaccato Biden sostenendo che in cinque mesi ha già combinato un «disastro», e che sta «distruggendo l'America». Ma non ha preso posizione chiara su una propria possibile ricandidatura nel 2024, limitandosi a flirtare con l'idea, facendo l'occhiolino al pubblico sulla vittoria rubata: «Abbiamo vinto due volte, forse dovremo vincere una terza». E poi quel: «Mi riprenderò l’America».

 

Sul suo futuro politico però aleggia una scura nube legale, e questa settimana sapremo anche quanto grave sia. Il procuratore distrettuale di Manhattan lo ha infatti avvertito che a giorni arriveranno accuse penali riguardo possibili frodi fiscali e di bilancio della sua organizzazione.

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT – PERCHÉ ENRICO PAZZALI, NONOSTANTE UN RAPPORTO DI “AMICIZIA DI VECCHIA DATA” CON IGNAZIO LA RUSSA, HA CERCATO NOTIZIE "SULLA SITUAZIONE IMMOBILIARE E LE PARTECIPAZIONI SOCIETARIE" DEL PRESIDENTE DEL SENATO E I SUOI FIGLI? A FAR RIZZARE PELI E CAPELLI, È LA DATA DELL'ILLECITA OPERAZIONE: 19 MAGGIO 2023. VALE A DIRE: IL GIORNO DOPO LA NOTTE IN CUI IL FIGLIO DI ‘GNAZIO, LEONARDO APACHE, AVREBBE STUPRATO (SECONDO L’ACCUSA DELLA PRESUNTA VITTIMA) UNA RAGAZZA. MA IL 19 MAGGIO 2023 NESSUNO SAPEVA QUELLO CHE ERA AVVENUTO: SOLO 40 GIORNI DOPO LA RAGAZZA PRESENTA UNA QUERELA. IL 3 LUGLIO LA PROCURA DI MILANO APRE UN FASCICOLO. IL 7 LUGLIO IL "CORRIERE" PUBBLICA LA NOTIZIA - QUALCUNO VOCIFERA CHE DI MEZZO POTREBBE ESSERCI L’ASPRA BATTAGLIA TRA LEGA E FDI, TRA SALVINI-FONTANA E LA RUSSA-SANTACHE' PER LA CONQUISTA DELLA SANITA' LOMBARDA. ALTRI SONO PER LA TESI DELL'ESTORSIONE: MA PER 'GNAZIO ''NON SI TRATTA DI COINCIDENZE" - CHE C’ENTRA UN PREFETTO A CAPO DELLA CYBERSECURITY NAZIONALE? CHIEDETELO A MANTOVANO...

DAGOREPORT - VIVA IL POPOLO, A MORTE I CONTI! IL GOVERNO DUCIONI, NEL SUO CONTINUO TENTATIVO DI STRAVOLGERE L’ASSETTO COSTITUZIONALE, HA PUNTATO ORA LA CORTE DEI CONTI, OVVERO I MAGISTRATI CHE HANNO COME COMPITO PRIMARIO IL CONTROLLO DEI CONTI DEL PAESE – C’È GRANDISSIMA PREOCCUPAZIONE TRA I MAGISTRATI DELLA CORTE PER LA RIFORMA CHE PASSA CON IL NOME DI DDL FOTI, CHE SVUOTA LE FUNZIONI DELLA CORTE - LA DUCETTA NON SI FERMA. E INIZIA UN ALTRO ATTACCO ALLA MAGISTRATURA. CHE COSA FARÀ IL PRESIDENTE MATTARELLA?

DAGOREPORT - LA SCONFITTA IN LIGURIA CONTE PUÒ TATUARSELA SULLA COSCIENZA. UN GIOCO AL MASSACRO, QUELLO DEL M5S, CHE SI TRASFORMA IN FARSA, VISTO CHE ITALIA VIVA, ESCLUSA CON IGNOMINIA DALL’ALLEANZA ELETTORALE IN LIGURIA, SARÀ PRESENTE A SUPPORTO DEL CAMPOLARGO SIA IN UMBRIA CHE IN EMILIA ROMAGNA – LA FORZA CHE MANCHERA’ SEMPRE ALLA SINISTRA SI CHIAMA “FATTORE BERLUSCONI”. OVVERO: PUR NELLA TOTALE DIVERSITÀ DI IDEE, NEL MOMENTO DECISIVO FORZA ITALIA, LEGA E FRATELLI D’ITALIA SI UNISCONO PER INCASSARE LA CUCCAGNA DEL POTERE - LA SOLITA PARACULAGGINE CON CUI GIORGIA MELONI HA PROVATO A GIUSTIFICARE LA PERDITA DI QUASI 100MILA VOTI RISPETTO ALLE EUROPEE - LA LEZIONE PIÙ EVIDENTE DEL VOTO LIGURE È CHE IL PD, CHE ELLY VUOLE FAR TORNARE UN PARTITO DI SINISTRA, SENZA UN SOLIDO ALLEATO DI CENTRO VA A SBATTERE - SE IL GOVERNO DUCIONI PORTA A CASA IL 3 A 0...