ROCCA E I SUOI FRATELLASTRI - “NON MI FARÒ IMPORRE NESSUN NOME”. PRIMO PASSO FALSO DEL NEO-GOVERNATORE DEL LAZIO CHE FA INCAZZARE I MELONIANI I QUALI SIBILANO: “GLI ACCORDI ERANO DIVERSI” – IL RISCHIO E’ CHE SULLA SQUADRA DI GOVERNO SI SCARICHINO LE TENSIONI INTERNE CHE HANNO PORTATO AL COMMISSARIAMENTO DELLA FEDERAZIONE ROMANA DA PARTE DI MELONI AI DANNI DEI RAMPELLIANI - L’ABBRACCIO TRA ROCCA E IL NEMICO RAMPELLI (A CONFERMA CHE, FINITA LA GUERRA, COL NEMICO SI BRINDA)...

-

Condividi questo articolo


Dagoreport

 

francesco rocca francesco rocca

“Non mi farò imporre nessun nome”. Prima frase, primo passo falso del neogovernatore del Lazio Francesco Rocca, che dal salone delle Fontane nel fascistissimo Eur, è suonata come un allarme per le varie correnti di Fratelli d’Italia.

 

Memori dell’esperienza Polverini che a una certo punto ‘scapocciò’ senza più dare retta a nessuno, i Fratelli e le Sorelle d’Italia hanno storto il muso. Ad accusare particolarmente il colpo, l’ala meloniana che forte di percentuali da Dc anni ’50, si trova costretta a suddividere l’entusiasmo con l’odiatissimo competitor interno: Fabio Rampelli, l’ex padre spirituale di Giorgia Meloni che per primo la lanciò nell’agone politico nazionale e  campione di preferenze.

ARIANNA MELONI FRANCESCO ROCCA ARIANNA MELONI FRANCESCO ROCCA

 

In un partito abituato a osannare la sua leader con battimani e comunicati in scia dal ritmo parossistico tanto da imbarazzare gli uffici stampa del partito costretti a far passare sulle agenzie i peana su ‘Re Giorgia’ (cit. Susanna Turco) la frase di Rocca ha fatto storcere la bocca alle vestali del verbo meloniano che per un istante hanno smesso di fare la ola. 

 

Quella frase non annuncia niente di buono: “Veramente gli accordi erano diversi”, si sente sussurrare dai fratelli – coltelli più preoccupati della diaspora interna che di superare gli alleati. Cosa che in effetti non è accaduta. Nel Lazio infatti Fratelli d’Italia non asfaltano i suoi alleati nel Lazio, come era prevedibile accadesse, probabilmente anche a causa di problemi territoriali che si evidenziano nella lettura dei dati in ciascuna provincia.

 

La Lega per esempio fa un clamoroso 23,4% a Rieti, storica roccaforte della Meloni, che però non  mette in campo un esponente della Giunta Sinibaldi, sindaco di FDI, rinunciando a mobilitare il capoluogo, ma supera lo stesso il 30%. Anche a Latina e Frosinone la Lega oltrepassa il 12%.

rocca rampelli rocca rampelli

 

Altri risultati anomali sono quelli di Forza Italia a Latina con il 20,5% che porta la firma del sen. Fazzone, vincitore dello scontro interno al centrodestra con l’eurodeputato Nicola Procaccini, fedelissimo della premier. La sua candidata al consiglio regionale, la terracinese Zampone, non è stata eletta.  Superata dalla rampelliana Elena Palazzo. Anche a Viterbo e Frosinone Forza Italia vola sorprendentemente al 10%. Per FDI scattano due seggi, divisi tra il sen. Ruspandini e l’ex europarlamentare Foglietta.

 

ARIANNA MELONI FRANCESCO ROCCA ARIANNA MELONI FRANCESCO ROCCA

Solo a Roma città FDI supera quota 33 e lascia al palo gli alleati piantati tra il 4 e il 5%. Il partito, anche se commissariato di recente per il periodo elettorale, conferma la struttura pervasiva tipica di Rampelli,il cui metodo- una combinazione della sistematicità scientifica degli architetti e lo spiritualismo dei sanfedisti unito all’attivismo dei suoi uomini, molto radicati sul territorio,  si confermano guida nella capitale visto il record di preferenze ottenuto da Fabrizio Ghera.

 

Vince lui la sfida in città contro Roberta Angelilli  e Giancarlo Righini, tra loro alleati per strappare il primato a Rampelli e Milani, mentre l’uomo del ministro Lollobrigida stravince nei 120 comuni della provincia.

RAMPELLI COLOSIMO RAMPELLI COLOSIMO

 

Nell’atteso confronto interno tutto resta come prima: Rampelli, nonostante sia rimasto fuori dal Consiglio dei ministri e non sia stato candidato alla presidenza della Regione, resta l’uomo da sconfiggere a Roma, specialmente nelle periferie. A Tor Bella Monaca, nel Municipio retto dal suo presidente Nicola Franco la coalizione tocca il 60% e FDI è al 42,5%. Il ministro Lollobrigida resta imbattibile in provincia di Roma dove il suo pupillo di Velletri doppia Ghera e FDI fa il 36%.

francesco rocca giorgia meloni francesco rocca giorgia meloni rampelli meloni rampelli meloni FABIO RAMPELLI FABIO RAMPELLI francesco rocca giorgia meloni francesco rocca giorgia meloni

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

A MILANO DA MESI GIRA UNA VOCE INSISTENTE: NON È CHE FABRIZIO CORONA STA LAVORANDO PER RIPULIRE L’IMMAGINE DI FEDEZ? – “FURBIZIO” È STATO IL PRIMO A DARE NOTIZIA DELL’ACCORDO ECONOMICO TRA IL RAPPER E CRISTIANO IOVINO, IL PERSONAL TRAINER MENATO DA FEDEZ E I SUOI AMICHETTI. POI SI È LANCIATO IN UNA DIFESA A SPADA TRATTA DELL’EX SIGNOR FERRAGNEZ DOPO CHE I SUOI AMICI ULTRAS SONO FINITI IN CARCERE: “I GIORNALI VI VENDONO MERDA. VOI NON LO CONOSCETE” – ORA L’ULTIMO ATTO CON L’EX RE DEI PAPARAZZI CHE RIVELA: “DIETRO IL VIAGGIO DI FEDEZ A NEW YORK C’È UN PROGETTO DAVVERO GROSSO”. VOGLIAMO SCOMMETTERE CHE TRA NON MOLTO “FURBIZIO” CE NE DARÀ CONTO?

DAGOREPORT - NEI CORRIDOI DI VIALE MAZZINI VIENE DATA PER CERTA SIMONA AGNES ALLA PRESIDENZA RAI IN VIRTÙ DEL PRONTO SOCCORSO M5S, IN CAMBIO DEL TG3 - MA IL DO UT DES, DEFINITIVA LAPIDE PER EVENTUALI ALLEANZE COL PD, NON SARÀ IMMINENTE: PRIMA DELL’ASSEMBLEA COSTITUENTE DI FINE NOVEMBRE, C'E' IL VOTO DEL 17 PROSSIMO PER LA REGIONE UMBRIA - SE I GRILLINI PURI E DURI NOSTALGICI DI BEPPE-MAO, DISERTASSERO LE URNE, COME È SUCCESSO IN LIGURIA, RIUSCIREBBE CONTE A SOPRAVVIVERE ALL'ENNESINO BRUCIANTE TRACOLLO ELETTORALE A POCHI GIORNI DALLA COSTITUENTE? AH, SAPERLO...

DAGOREPORT – FIATO AI TROMBONI! IL 6 E IL 7 NOVEMBRE ANDRÀ IN SCENA A ROMA UN GROTTESCO SPETTACOLO DI ITALICA IPOCRISIA: GLI STATI GENERALI DELLA RAI, DUE GIORNI PER DISCUTERE ‘’COME TENERE LA POLITICA FUORI DALLA RAI’’ (SEMBRA CROZZA MA È COSÌ…) - A CHE SERVE TALE GIGANTESCA PRESA PER IL CULO CHE VEDRÀ OSPITI LA RUSSA, GIULI, VESPA, FLORIS, GRASSO, TRAVAGLIO, SECHI, SCHLEIN, SALVINI, URSO, TAJANI, ETC., VOLUTA DALLA CURVACEA PRESIDENTE DELLA VIGILANZA RAI, LA 5STELLE BARBARA FLORIDIA? - NON È UN MISTERO L’OBIETTIVO DI CONTE DI ACCAPARRARSI IL TG3 IN CAMBIO DEL VOTO A FAVORE DEL CARTONATO DI GIANNA LETTA, SIMONA AGNES, IN TREPIDA ATTESA DELLA PRESIDENZA RAI - MA CONTE SI RITROVA I NEURONI DIVISI TRA GOFFREDO BETTINI E MARCO TRAVAGLIO, MENTRE BEPPE GRILLO LO ASPETTA AL VARCO DELLA COSTITUENTE (MUOIA M5S CON TUTTI I FILISTEI) - LA PRECISAZIONE DELLA FLORIDIA...

DAGOREPORT – PERCHÉ ENRICO PAZZALI, NONOSTANTE UN RAPPORTO DI “AMICIZIA DI VECCHIA DATA” CON IGNAZIO LA RUSSA, HA CERCATO NOTIZIE "SULLA SITUAZIONE IMMOBILIARE E LE PARTECIPAZIONI SOCIETARIE" DEL PRESIDENTE DEL SENATO E I SUOI FIGLI? A FAR RIZZARE PELI E CAPELLI, È LA DATA DELL'ILLECITA OPERAZIONE: 19 MAGGIO 2023. VALE A DIRE: IL GIORNO DOPO LA NOTTE IN CUI IL FIGLIO DI ‘GNAZIO, LEONARDO APACHE, AVREBBE STUPRATO (SECONDO L’ACCUSA DELLA PRESUNTA VITTIMA) UNA RAGAZZA. MA IL 19 MAGGIO 2023 NESSUNO SAPEVA QUELLO CHE ERA AVVENUTO: SOLO 40 GIORNI DOPO LA RAGAZZA PRESENTA UNA QUERELA. IL 3 LUGLIO LA PROCURA DI MILANO APRE UN FASCICOLO. IL 7 LUGLIO IL "CORRIERE" PUBBLICA LA NOTIZIA - QUALCUNO VOCIFERA CHE DI MEZZO POTREBBE ESSERCI L’ASPRA BATTAGLIA TRA LEGA E FDI, TRA SALVINI-FONTANA E LA RUSSA-SANTACHE' PER LA CONQUISTA DELLA SANITA' LOMBARDA. ALTRI SONO PER LA TESI DELL'ESTORSIONE: MA PER 'GNAZIO ''NON SI TRATTA DI COINCIDENZE" - CHE C’ENTRA UN PREFETTO A CAPO DELLA CYBERSECURITY NAZIONALE? CHIEDETELO A MANTOVANO...