Antonio Rossitto per "La Verità"
ROCCO CASALINO - IL PORTAVOCE - AUTOBIOGRAFIA
«Amore, ma come faccio ad andare in libreria adesso? C'è la crisi...». Ci sembra quasi di vederlo, Rocco: alzare il sopracciglio guardingo, allungare il passo, cercare riparo in un angolino degli sterminati saloni di Palazzo Chigi, coprire con la mano le ialuroniche labbra per evitare la cattura anche di un sol fiato, infine mormorare al cellulare.
Fermate le rotative, presto. Il «visto si stampi» è rimandato. Al secondo piano della Mondadori di Segrate, moquette arancio a quadrettoni e pannelli divisori verdi, pare di scorgere anche lo sconsolato editor.
C'è la crisi, in effetti. E Rocco Casalino, vicerè governativo, non può certo fare la fine di un Robertino Speranza qualsiasi: l'esordio letterario per Feltrinelli del ministro della Salute, profetico titolo Perché guariremo, venne difatti ritirato dal mercato solo dopo fugace capatina.
E non per il temuto assalto alle librerie dei cittadini, avidi di leggere sbalorditive rivelazioni come questa: «Non possiamo più permetterci di essere colti disarmati di fronte alla violenza di una eventuale nuova pandemia». Piuttosto, vista la sconsolante tempistica della pubblicazione: lo scorso fine ottobre, mentre la decantata guarigione veniva sostituita dal panico. Per tacere, ovviamente, dell'opportunità del libello.
Memore dell'inciampo, e in aggiunta dotato di indubitabile tempismo, Rocco adesso anticipa gli eventi. L'uscita della sua autobiografia Il portavoce, prevista per il 23 febbraio 2021, è rinviata a data da destinarsi. Non era uno dei punti scanditi da Matteo Renzi per risolvere lo stallo più straziante della storia repubblicana, ma l'indesiderata conseguenza avrà comunque fatto gongolare il Jep Gambardella di Rignano, un altro che ama rimirarsi tra le pagine di personalistici memoir.
IL VICERE - LA COPERTINA DI PANORAMA SU ROCCO CASALINO
Il volume siglato dal giovanottone che sussurra a Giuseppe Conte prometteva faville: 272 succulente pagine, al prezzo 17,90 euro. Tiratura iniziale prevista: 14.000 copie. Moltissime per un esordiente. Ma Rocco non è certo uno spin doctor qualsiasi. Frammenti di vita straordinaria si possono dunque estrarre grazie alla sinossi dell'annunciato bestseller, inviata in precedenza dalla newsletter mondadoriana e rinvenuta da Repubblica.
L'adolescenza da libro Cuore: «Rocco studia duramente, è il più bravo della classe, la matematica gli piace e gli riesce facile. Così, tornato in Italia, si iscrive alla facoltà di ingegneria». L'assalto al potere alla Bel-Ami: «Tante vite vissute, tante lezioni imparate, tanta fame di farcela a tutti i costi: per diventare il portavoce di Giuseppe Conte e uno degli uomini più decisivi di questi anni». Dal Grande Fratello a Palazzo Chigi: «Non mi ha regalato niente nessuno, questo è sicuro.
E se sono orgoglioso di dove sono arrivato non è tanto per il ruolo che ricopro ma perché non dimentico mai da dove sono partito, cioè dalle condizioni più svantaggiate dell'universo».
MARCO TRAVAGLIO ROCCO CASALINO
Dal reality show alla realpolitik: «Rocco è ambizioso ma è anche bravo, impara la comunicazione politica da Gianroberto Casaleggio, per poi cambiare quella del Movimento 5 Stelle, stando fianco a fianco con Di Maio e Di Battista, e cresce su, su fino ad arrivare alla carica attuale».Fin qui nulla di succulento, certo.
GIUSEPPE CONTE E ROCCO CASALINO - MEME
Ovvio: mai svelare il meglio con così largo anticipo. Per leggere il resto bisognerà comunque attendere tempi migliori. Ben che vada, però. Il destino di Rocco è indissolubilmente legato a quello di Giuseppi, che ne ha fatto molto più di un sottosegretario alla presidenza. E il Conte ter, o meglio il bis-bis come lo chiama Renzi causa modesta furia innovatrice, rimane ipotetico.
E poi, se c'è uno che il Matteo d'Arabia vorrebbe non veder più volteggiare tra i saloni presidenziali, beh, quello è proprio Casalino. Nel suo caso non si palesa la supposta incapacità attribuita dal leader di Italia viva ad altri due corazzieri del primo ministro, come il supercommissario all'emergenza Domenico Arcuri o il guardasigilli Alfonso Bonafede. No, seppur mai nettamente esplicitato, il motivo di cotanto odio sembra quasi opposto: il diabolico Rocco è, nel bene e nel male, il principale artefice delle fortune politiche di Giuseppi.
ROCCO CASALINO BETTING CHANNEL
Prepara imboscate e vie di fuga, blandisce e rimbrotta, distribuisce bastoni e carote. Sempre lì: un passo indietro al premier, gli occhi roteanti in cerca di agguati e la mente che macina contromosse. Non è il suggeritore. È il braccio destro insieme al sinistro. Chi voleva sbirciare dalle serrature di quelle porte intarsiate resta in spasmodica attesa. Il portavoce, sottotitolo la mia storia, rimane sospeso a mezz' aria al pari della crisi che ne ha differito la pubblicazione.
E le bozze andranno probabilmente riviste, qualunque sia l'esito finale: rimpastino o governo istituzionale. Così come la copertina. Ritraeva Casalino in una posa che rende il titolo un'intollerabile diminutio. Rocco siede su una sontuosa poltrona con aria soddisfatta e usuale abbigliamento da bodyguard, completo blu e camicia bianca, nella sbarazzina e giovanile variante senza cravatta. Non c'è tanto da scervellarsi.
L'immagine fa il verso a quella, ormai iconica, di Frank Underwood, alias Kevin Spacey, presidente degli Stati Uniti in House of cards. Difatti. Altro che portavoce. La posa non inganna. Rocco è per lo meno un vicerè. Forse, qualcosina in più.
ROCCO CASALINO GIUSEPPE CONTE ROCCO CASALINO GIUSEPPE CONTE E ROCCO CASALINO IN CONFERENZA STAMPA LUIGI DI MAIO, ROCCO CASALINO E GIUSEPPE CONTE GUARDANO ADORANTI E OMAGGIANO VLADIMIR PUTIN ROCCO CASALINO CON LA MASCHERINA ROCCO CASALINO CONFERENZA STAMPA giuseppe conte rocco casalino giuseppe conte marco impagliazzo rocco casalino LA LITE TRA ROCCO CASALINO E SOLANGE