Estratto dell’articolo di Fausto Carioti per “Libero quotidiano”
carola rackete arrestata in germania vestita da pinguino
Tutte le rivoluzioni cominciano per strada e finiscono a tavola, diceva Leo Longanesi. Vale anche in tedesco: la battaglia di Carola Rackete è iniziata in mare, ma finirà in un seggio nel parlamento europeo, dove la candiderà il partito post (o meglio neo) comunista Die Linke.
carola rackete sull albero nella foresta
Lei deve capitalizzare in qualche modo, prima che evapori del tutto, la notorietà che si era costruita in Italia nel giugno del 2019, quando al timone della Sea-Watch 3 speronò una motovedetta della Guardia di Finanza per attraccare nel porto di Lampedusa. Fu arrestata, ma il suo arresto non fu convalidato dalla giudice per le indagini preliminari di Agrigento. Nel dicembre del 2021, su richiesta della procura, le accuse contro di lei vennero archiviate. Quanto ai compagni di Die Linke, arrancano nei sondaggi sotto al 5%, il minimo degli ultimi dieci anni.
carola rackete arrestata in germania vestita da pinguino
Lei e loro hanno un gran bisogno di aiutarsi a vicenda, insomma. Così la trentacinquenne figlia di un ex ingegnere e consulente militare ha annunciato via Twitter che si candiderà per l’eurocamera come ecologista apartitica, e che lo farà in una lista di sinistra-sinistra.
Scelta che ha motivato sostenendo che «il disastro socio-ecologico nel quale viviamo non si risolve da solo se non andiamo in parlamento, e non si risolve nemmeno senza un solido partito di sinistra». Per fermare l’apocalisse ambientale, ha spiegato, occorre «socializzare le aziende petrolifere, proteggere gli spazi naturali, ridistribuire la ricchezza e i sussidi (agricoli)».
Inoltre, ha aggiunto, quello che chiama «il partito fascista tedesco», ossia Alternative für Deutschland, alleato della Lega nel gruppo europeo Identità e democrazia, «deve essere fermato», e per questo «è essenziale un partito forte, antifascista, anticapitalista, con un forte impegno per i diritti umani e la protezione del clima». […]
Ora la sua idea, ha spiegato alla testata Der Spiegel, è quella di «essere a Bruxelles una sorta di watchdog per il clima», il cane da guardia delle sigle ambientaliste. «Si tratta di comunicare i contenuti dei movimenti e di far conoscere ai movimenti stessi ciò che viene deciso a Bruxelles».
Sarà una candidata indipendente, ma Die Linke le ha garantito una posizione di lusso, il secondo posto in lista, subito dopo Martin Schirdewan, co-presidente del gruppo della Sinistra al parlamento europeo. È «un chiaro segnale dalla dirigenza del partito, che vuole legare maggiormente la sinistra ai movimenti sociali», spiega Der Spiegel.
Lo stesso progetto che persegue Elly Schlein in Italia, insomma, con la differenza che il Pd è (o almeno era, prima che arrivasse la nuova segretaria) un partito con l’ambizione di governare, l’equivalente del Spd tedesco, col quale condivide la famiglia europea, e non un partitino minoritario costretto a inseguire sigle e contestazioni extraparlamentari, come invece fa Die Linke.
carola rackete all'europarlamento 5
Inevitabile il commento di Matteo Salvini: «Dallo speronare motovedette italiane della Guardia di Finanza alla candidatura per Bruxelles con la sinistra tedesca, è un attimo. Auguri, viva la democrazia». […]
CAROLA RACKETE carola rackete all'europarlamento 3