L’ITALIA SCELGA BENE I SUOI ALLEATI - FUBINI DA’ LA SVEGLIA AL GOVERNO: “SIAMO PASSATI DALLA FOTO A TRE NEL TRENO VERSO KIEV DI DRAGHI CON MACRON E SCHOLZ ALLA CORDATA SUI MIGRANTI CON GRECIA, MALTA E CIPRO. CONTAVAMO MOLTO A UN TAVOLO CON FRANCIA E GERMANIA. ORA VANTIAMO UN'INTESA CON ATENE (DOVE IL GOVERNO È INDEBOLITO DAI SUOI DEBITI VERSO GLI ALTRI PAESI EUROPEI E DALLO SCANDALO PER LO SPIONAGGIO SULL'OPPOSIZIONE), CON CIPRO (CENTRALE DI DENARO RUSSO, CON GAZPROMBANK TERZA BANCA DELL'ISOLA) E CON MALTA. CI CONVIENE?”

-

Condividi questo articolo


mario draghi olaf scholz emmanuel macron 2 mario draghi olaf scholz emmanuel macron 2

Federico Fubini per il “Corriere della Sera”

 

Tutte le dispute in Europa hanno in sé un'invisibile frontiera che è saggio non varcare mai. È la linea friabile che separa politica europea ed interna: non vederla porta - consapevolmente o no - a offendere le sensibilità in un altro Paese solo per legittimarsi all'interno del proprio, segnando punti in casa ma generando danni a cascata nel rapporto con il vicino. Quando questa frontiera viene varcata, uscire dal labirinto delle incomprensioni diventa difficile e nessuno può più vincere.

 

piantedosi salvini meloni piantedosi salvini meloni

Purtroppo fra Italia e Francia questa linea è stata calpestata più volte negli ultimi giorni. Lo ha fatto Matteo Salvini con il suo sprezzante «l'aria è cambiata» alla (presunta) notizia che Parigi avrebbe accolto la Ocean Viking con 230 migranti a bordo; lo ha fatto Giorgia Meloni, con un comunicato che presentava come fatto compiuto un approdo della nave in Francia che il governo transalpino non aveva confermato; e lo ha fatto la ministra degli Esteri francese Catherine Colonna con una minaccia di «conseguenze» per il governo di Roma, che appare del tutto fuori luogo (come altre uscite francesi).

 

MACRON - DRAGHI - SCHOLZ A KIEV MACRON - DRAGHI - SCHOLZ A KIEV

Invece di avvilupparci in questa spirale, in Italia potremmo ripartire da poche semplici domande: chi sono i nostri alleati in Europa? Ne abbiamo? Possiamo farne a meno? Con chi lavorare ai nostri obiettivi essenziali nella crisi dell'energia, sul bilancio, nelle politiche industriali, nella recessione che si annuncia e (anche) sui rifugiati? In poche settimane siamo passati dalla foto a tre nel treno verso Kiev, quando Mario Draghi convinse Emmanuel Macron e Olaf Scholz ad accettare la candidatura dell'Ucraina all'Unione europea, alla cordata sui migranti con Grecia, Malta e Cipro.

 

matteo salvini giorgia meloni antonio tajani matteo salvini giorgia meloni antonio tajani

Contavamo molto a un tavolo con Francia e Germania. Ora vantiamo un'intesa con Atene (dove il governo è indebolito dai suoi debiti verso gli altri Paesi europei e dallo scandalo per lo spionaggio sull'opposizione), con Cipro (centrale di denaro russo, con Gazprombank terza banca dell'isola) e con Malta. Ci conviene?

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT - L’INIZIATIVA DI OLAF SCHOLZ DI CHIAMARE PUTIN PER TROVARE UNA SOLUZIONE ALLA GUERRA, CON CONSEGUENTE INCAZZATURA DI ZELENSKY, HA UN COMPLICE: LA POLONIA DI TUSK – LA MOSSA È INNESCATA NON SOLO DALLA CRISI ECONOMICA TEDESCA MA ANCHE DAL TRIONFO DI TRUMP - CON URSULA VON DER LEYEN DEBOLISSIMA, I LEADER DI GERMANIA E POLONIA HANNO CAPITO CHE NON POSSONO LASCIARE L’INIZIATIVA DI UNA TRATTATIVA DI PACE CON PUTIN AL TRUMPONE E ALLA SUA POLITICA ISOLAZIONISTICA CHE DELL’EUROPA SE NE FOTTE...

I PRIMI 90 ANNI DI CARLO DE BENEDETTI INIZIANO ALL’HOTEL PALAZZO PARIGI DI MILANO ALLE 19.30 CON UN APERITIVO E TERMINANO CON UN BRINDISI ALLE 22.30 - 100 ATTOVAGLIATI TRA CUI IL NEO 90ENNE IL PATRON EMERITO DEL POTERE BANCARIO, “ABRAMO’’ BAZOLI, ZANDA E GENTILONI (UNICI POLITICI), EZIO MAURO E GAD LERNER – DA RCS: CAIRO, DE BORTOLI, ALDO GRASSO E LILLI GRUBER (CHE HA SCODELLATO IERI SERA SU LA7 UNA PUNTATA REGISTRATA) - MOLTI HANNO NOTATO L’ASSENZA DELLA MOGLIE DI MARCO, PAOLA FERRARI, DA SEMPRE AVVERSARIA DEL SUOCERO: “E’ IL NONNO DEI MIEI FIGLI MA MI DISSOCIO DALLE PAROLE DISGUSTOSE DETTE SU GIORGIA MELONI” – E CARLETTO NON SOLO NON L’HA INVITATA MA AVREBBE SOTTOLINEATO AL FIGLIO MARCO CHE LA PRESENZA DELLA MOGLIE PAOLA NON ERA PER NULLA GRADITA….

DAGOREPORT – L'EFFETTO TRUMP RINGALLUZZISCE LE DESTRE EUROPEE E LA ''MAGGIORANZA URSULA'' RISCHIA DI IMPLODERE - OLTRE ALL'INETTA SCELTA DI RAFFORZARSI CONCEDENDO A GIORGIA MELONI UNA VICEPRESIDENZA ESECUTIVA (SU FITTO CONTRARI SOCIALISTI E LIBERALI), A DESTABILIZZARE LA VON DER LEYEN SONO I POPOLARI SPAGNOLI CHE MIRANO A FAR CADERE IL GOVERNO SANCHEZ BOCCIANDO IL COMMISSARIO SOCIALISTA RIBEIRA – PER URSULA SI PREFIGURANO TRE SCENARI: 1) LA CRISI RIENTRA E PASSANO LE NOMINE, FITTO COMPRESO; 2) ACCONTENTA I SOCIALISTI E RIFORMULA LE NOMINE DEI COMMISSARI; 3) SALTA LA ''MAGGIORANZA URSULA'' E SI TORNA AL VOTO (COSA MAI SUCCESSA…)