I RUSSI NEL DONBASS STANNO VENDENDO CARA LA PELLE – PUTIN SEMBRA AVER ACCANTONATO L’IDEA DELL’INVASIONE TOTALE E CONCENTRA I SUOI ATTACCHI DONBASS - LA SITUAZIONE DAL FRONTE NON È ROSEA COME DICONO GLI ALLEATI DI KIEV, L’ESERCITO DI “MAD VLAD” E GLI UCRAINI SI STANNO MASSACRANDO A VICENDA CON LANCI DI MISSILI CONTINUI (“È L’INFERNO SULLA TERRA”) – MENTRE KIEV PUÒ CONTARE SUGLI AIUTI OCCIDENTALI I RUSSI HANNO UOMINI (ANCHE SE NON ADDESTRATI) CHE COMBATTONO SENZA FARSI TROPPE DOMANDE...

-

Condividi questo articolo


Estratto dell’articolo di Daniele Raineri per “la Repubblica”

 

ZELENSKY SUL FRONTE DEL DONBASS ZELENSKY SUL FRONTE DEL DONBASS

Il missile russo arriva su Kramatorsk presto di sera, apre un cratere di cinque metri nella strada principale della città, distrugge una macchina che passava nel momento sbagliato con i due militari che la occupavano, la macchina s' incendia, sbanda, finisce di bruciare fuoristrada.

 

Pragmatismo di guerra: il giorno dopo una squadra di operai ucraini ha già riempito il cratere e sta passando uno strato nuovo di asfalto, la carcassa della macchina è ancora dov' era. […]

 

In questa guerra ci sono aspettative un po' troppo rosee, tra gli alleati di Kiev. Ci sono errori di percezione sui missili, come anche sui coscritti della mobilitazione ordinata a settembre da Putin e sulle capacità dell'artiglieria russa. In molti liquidano l'esercito di Mosca come una massa di perdenti e invece la realtà nel Donbass è più faticosa.

 

attacco ucraino alla base militare russa di makiivka. attacco ucraino alla base militare russa di makiivka.

Si va verso Soledar, la città che da mesi resiste ai russi del generale Surovikin - ma ieri al tramonto soltanto una piccola frazioncina a ovest era ancora in mano agli ucraini. Il fuoco incrociato dell'artiglieria russa e di quella ucraina è intenso, senza pause, i colpi sono così vicini gli uni agli altri da diventare un frastuono continuo.

 

Anche questo racconta dell'evoluzione delle truppe russe. A giugno i razzi ucraini Himars distruggevano uno dopo l'altro i depositi di munizioni russi e interrompevano la catena della logistica, i proiettili non arrivavano più dove servivano, alle batterie vicino al fronte.

sistemi anti missile himars sistemi anti missile himars

 

Adesso i militari di Mosca si sono fatti furbi, hanno spostato i depositi di munizioni cento chilometri indietro, fuori dalla portata degli Himars, e portano i colpi pochi per volta verso il fronte.

 

E' vero che il loro volume di fuoco totale è diminuito, ma quando lo concentrano in un settore nessuno può resistere. Ai lati della strada ci sono soldati ucraini con le facce tese, rispondono a monosillabi, consigliano di levarsi di torno. Anche le fonti ufficiali parlano di situazione difficile, quelle non ufficiali parlano di «inferno sulla terra».  […]

carri armati russi nel donbass 1 carri armati russi nel donbass 1

 

È come se il Cremlino avesse lasciato perdere i piani ambiziosi del 2022 - l'invasione totale, "la guerra dei tre giorni" - e fosse ripartito da qui, dalle basi, dal Donbass dove tutto è cominciato, e cercasse di riprendere la sua marcia. […]

 

In tre mesi di Donbass molte reclute hanno cominciato ad adeguarsi e a combattere, con la tigna russa per le guerre d'inverno. Dove le metti, stanno e combattono senza porsi troppe domande. Fossero anche una su cinque - ed è una stima per difetto - vorrebbe dire che sono altri sessantamila uomini armati in campo e fra poco Mosca potrebbe ordinare un'altra mobilitazione da mezzo milione di arruolati.

MEME ZELENSKY PUTIN MEME ZELENSKY PUTIN vladimir putin volodymyr zelensky vladimir putin volodymyr zelensky putin zelensky putin zelensky

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT - L’INIZIATIVA DI OLAF SCHOLZ DI CHIAMARE PUTIN PER TROVARE UNA SOLUZIONE ALLA GUERRA, CON CONSEGUENTE INCAZZATURA DI ZELENSKY, HA UN COMPLICE: LA POLONIA DI TUSK – LA MOSSA È INNESCATA NON SOLO DALLA CRISI ECONOMICA TEDESCA MA ANCHE DAL TRIONFO DI TRUMP - CON URSULA VON DER LEYEN DEBOLISSIMA, I LEADER DI GERMANIA E POLONIA HANNO CAPITO CHE NON POSSONO LASCIARE L’INIZIATIVA DI UNA TRATTATIVA DI PACE CON PUTIN AL TRUMPONE E ALLA SUA POLITICA ISOLAZIONISTICA CHE DELL’EUROPA SE NE FOTTE...

I PRIMI 90 ANNI DI CARLO DE BENEDETTI INIZIANO ALL’HOTEL PALAZZO PARIGI DI MILANO ALLE 19.30 CON UN APERITIVO E TERMINANO CON UN BRINDISI ALLE 22.30 - 100 ATTOVAGLIATI TRA CUI IL NEO 90ENNE IL PATRON EMERITO DEL POTERE BANCARIO, “ABRAMO’’ BAZOLI, ZANDA E GENTILONI (UNICI POLITICI), EZIO MAURO E GAD LERNER – DA RCS: CAIRO, DE BORTOLI, ALDO GRASSO E LILLI GRUBER (CHE HA SCODELLATO IERI SERA SU LA7 UNA PUNTATA REGISTRATA) - MOLTI HANNO NOTATO L’ASSENZA DELLA MOGLIE DI MARCO, PAOLA FERRARI, DA SEMPRE AVVERSARIA DEL SUOCERO: “E’ IL NONNO DEI MIEI FIGLI MA MI DISSOCIO DALLE PAROLE DISGUSTOSE DETTE SU GIORGIA MELONI” – E CARLETTO NON SOLO NON L’HA INVITATA MA AVREBBE SOTTOLINEATO AL FIGLIO MARCO CHE LA PRESENZA DELLA MOGLIE PAOLA NON ERA PER NULLA GRADITA….

DAGOREPORT – L'EFFETTO TRUMP RINGALLUZZISCE LE DESTRE EUROPEE E LA ''MAGGIORANZA URSULA'' RISCHIA DI IMPLODERE - OLTRE ALL'INETTA SCELTA DI RAFFORZARSI CONCEDENDO A GIORGIA MELONI UNA VICEPRESIDENZA ESECUTIVA (SU FITTO CONTRARI SOCIALISTI E LIBERALI), A DESTABILIZZARE LA VON DER LEYEN SONO I POPOLARI SPAGNOLI CHE MIRANO A FAR CADERE IL GOVERNO SANCHEZ BOCCIANDO IL COMMISSARIO SOCIALISTA RIBEIRA – PER URSULA SI PREFIGURANO TRE SCENARI: 1) LA CRISI RIENTRA E PASSANO LE NOMINE, FITTO COMPRESO; 2) ACCONTENTA I SOCIALISTI E RIFORMULA LE NOMINE DEI COMMISSARI; 3) SALTA LA ''MAGGIORANZA URSULA'' E SI TORNA AL VOTO (COSA MAI SUCCESSA…)