1. BERTONE FA DONAZIONE A OSPEDALE, FITTIPALDI: "E' AMMISSIONE DI COLPA"
Il cardinale Tarcisio Bertone donerà 150mila euro all'ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma. Secondo le informazioni contenute nel libro "Avarizia" del giornalista dell'Espresso Emiliano Fittipaldi (ora sotto processo), il suo attico sarebbe stato ristrutturato con i soldi della fondazione dell'ospedale. L'ex segretario di Stato vaticano ha fatto sapere che si ritiene comunque estraneo alla vicenda e che farà la donazione solo per sostenere l'ospedale danneggiato dallo scandalo Vatileaks.
fotomontaggi su tarcisio bertone by spinoza
"Il buon giornalismo - commenta invece Fittipaldi - ha dato dei risultati. Il cardinal Bertone ha sentito la necessità di restituire parte di quei soldi, che ora potranno servire di nuovo alla ricerca contro le malattie dei bambini. Ma la storia dell'attico è solo la punta dell'iceberg del business sugli ospedali vaticani. Ci sono anche spese per feste e un trasporto in elicottero"
2. VATICANO, IL CARDINAL BERTONE RISARCISCE IL "BAMBIN GESÙ" CON 150MILA EUROVATICANO, IL CARDINAL BERTONE RISARCISCE IL "BAMBIN GESÙ" CON 150MILA EURO
Lo fa sapere la presidente della Fondazione, Mariella Enoc, che precisa: l'ex segretario di Stato vaticano, pur considerandosi "estraneo", ha ritenuto un danno i riferimenti nella nuova Vatileaks alla ristrutturazione del suo alloggio con denaro dell'ospedale pediatrico. "E' un atto che gli abbiamo chiesto e che lui ha fatto volentieri"
"Il cardinale Bertone, riconoscendo che quello che è successo ha costituito un danno per il Bambin Gesù, ha voluto venirci incontro, devolvendo una somma di 150 mila euro". Lo ha fatto sapere il presidente dell'ospedale pediatrico Mariella Enoc, a margine di una visita fatta oggi dal segretario di Stato vaticano, cardinale Pietro Parolin, alla struttura. Bertone, ha precisato Enoc, si considera "estraneo e non responsabile", ma ha ritenuto un danno arrecato all'ospedale i numerosi riferimenti che nella nuova Vatileaks sono stati fatti a soldi della Fondazione Bambin Gesù che sarebbero stati utilizzati per fini diversi, tra cui pagare i lavori di ristrutturazione dell'abitazione del cardinale ed ex segretario di Stato vaticano.
Come si legge nel libro Avarizia del giornalista dell'Espresso Emiliano Fittipaldi sulla base dei documenti riservati giunti in suo possesso e per i quali ora è alla sbarra in Vaticano con il collega Pierluigi Nuzzi, autore a sua volta di Via Crucis, e con i presunti artefici della diffusione illecita delle carte: Francesca Chaouqui e il monsignore spagnolo dell'Opus Dei Lucio Angel Vallejo Balda, che furono componenti della Commissione di studio sulle attività economiche e amministrative, organismo voluto dall'allora neo eletto papa Bergoglio per analizzare la situazione patrimoniale e gestionale della Santa Sede, uno studio preparatorio delle sue riforme.
Fittipaldi, in un passaggio pubblicato anche da Repubblica, scrive: "Ma c'è un'altra spesa della fondazione non pubblicata sul rapporto PwC (PricewaterhouseCoopers, ndr) che rischia di imbarazzare il Papa e il Vaticano. Quella che riguarda il pagamento dei lavori della nuova casa di Bertone a palazzo San Carlo. La fondazione, definita da PwC come 'un veicolo per la raccolta di fondi volti a sostenere l'assistenza, la ricerca e le attività umanitarie del Bambin Gesù' ha saldato le fatture dei lavori per un totale di circa 200mila euro, pagati all'azienda Castelli Real Estate dell'imprenditore Gianantonio Bandera".
Di fronte all'emergere di simili informazioni, la stessa presidente Enoc, lo scorso novembre, aveva affermato: "Se effettivamente le carte dicono che qualcosa è stato tolto, certamente noi chiederemo tutti i danni, non soltanto quelli economici ma anche i danni morali che l'ospedale ha subito". A distanza di un mese, Enoc spiega: "Abbiamo risolto la questione che riguardava il cardinale Bertone e il suo appartamento, questa vicenda che ha suscitato così tanto scalpore. E' un atto che gli abbiamo chiesto di fare, ma che lui ha fatto volentieri. Il mio incontro con lui è stato molto sereno. Credo che sia un bel gesto, anche un po' di riconciliazione col passato".
La Enoc ribadisce che ora è "tutto in mano alla amministrazione vaticana. È un processo di conoscenza e di verifica che è in atto. Mi piace dire che l'ospedale e la fondazione non dovranno avere nessun danno. Le responsabilità sono certamente di persone che hanno gestito l'ospedale e quindi stanno ora valutando se ci sono state delle responsabilità nel dare effettivamente denaro che non fosse dato per lo scopo esatto per il quale doveva essere dato. Il mio compito è stato quello di capire meglio cosa è successo e di trovare anche soluzioni. Vorrei che il clima di questo ospedale sia un clima che guarda davvero al futuro".
emiliano fittipaldi e gianluigi nuzzi