DOHA ZAGHI, LADY DEMONIQUE - VIDEO
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Maria Corbi per “la Stampa”
DOHA ZAGHI LADY DEMONIQUE E L'UOMO CON LA MASCHERA DI SALVINI
L'affare si ingrossa. Tanto per rimanere nel genere «commedia anni '70», dal titolo «Salvini, Calenda e la dominatrice». Il primo ridotto a maschera dalla «padrona» Doha Zaghi, in arte lady Demonique, che usa il volto del leader della Lega come ferro del mestiere, l'altro costretto a una difficile arrampicata sugli specchi per giustificare il controllo approssimativo del curriculum dei suoi candidati (la signora lo era per le elezioni comunali che si terranno il 12 giugno a Como). «Gira un video da dominatrice prendendo a calci nelle parti intime un poveretto con la maschera che mi raffigura e recita frasi blasfeme. Se queste sono le proposte di chi avrebbe voluto amministrare la splendida città di Como Complimenti», scrive Salvini.
E il tweet di Calenda segue piccato: «La signora è stata fatta ritirare come era doveroso avendo appreso i suoi trascorsi. Ma da uno che da ministro non si presentava in ufficio e beveva moijto in mutande al Papeete, lezioni di etica e forma anche no. Controlla inetti, indagati e fascistoidi nelle tue liste piuttosto Matteo Salvini».
DOHA ZAGHI LADY DEMONIQUE E L'UOMO CON LA MASCHERA DI SALVINI
Il popolo dei social si infiamma, con verve e battute che fanno rimpiangere Alvaro Vitali e una generazione di professoresse, poliziotte, infermiere. Mentre lei, la dominatrice non sa a chi dare i resti, fa la diva sul web lamentandosi di non aver potuto avere lo stesso trattamento di Cicciolina, ex onorevole Staller. Spiega che in Paesi come la Germania fare (o essere) una mistress è un vero lavoro, «peccato che Calenda non abbia affrontato la questione per fare evolvere la morale di questo Paese». Già, un vero peccato...
matteo salvini foto mezzelani gmt047
In effetti a fare evolvere la morale di questo Paese ci ha provato a lungo il centrodestra con Berlusconi e le cene eleganti, dove anche li andavano fortissimo le maschere con le facce dei potenti. E viene da chiedersi se mistress Zaghi non abbia sbagliato lato della barricata. Probabilmente da quelle parti avrebbero rivendicato la sua candidatura come esercizio di libertà. D'altronde qualche simpatia per Berlusconi Doha la aveva manifestata sul suo profilo Facebook , nel giorno di San Valentino, lo scorso 14 febbraio, postando una foto dei «finti sposi», Silvio e Marta, dove regala cuoricini e un attestato di stima:
«BOMBERONE! Pensare che c'è chi a 30 anni non è in grado di regalare un cioccolatino, Silvione Romanticone». Evidentemente dalle parti di Azione by Carlo Calenda non c'è un grande controllo dei social dei candidati. Ma lei, lady Demonique, insiste: sono di sinistra anche se ho clienti di tutti i partiti. E la butta sul femminismo: «Se una donna domina un uomo questo è deprecabile e da condannare, mentre se capita il contrario è più normale».
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