GIORGIA MELONI - MATTEO SALVINI - VIGNETTA BY ELLEKAPPA
1. DAGOREPORT IL GIORNO DEL GIUDIZIO PER IL GOVERNO MELONI SARÀ QUANDO SI APRIRANNO LE URNE EUROPEE DEL GIUGNO 2024 - CHE FARÀ SALVINI, SBATTUTO A DESTRA, CHE PIÙ DESTRA NON SI PUÒ, SE LA LEGA NON RIUSCIRÀ A RECUPERARE UN PO’ DEI VOTI PERDUTI RAGGIUNGENDO QUEL MINIMO CHE SI È PREFISSO PER LA SUA LEADERSHIP (12%)? - CHE NE SARÀ DI FORZA ITALIA, IN CASO DI TRACOLLO SOTTO IL 6%? CHE SUCCEDERÀ SE LA CAMALEONTE GIORGIA VOTASSE, CON FORZA ITALIA, INSIEME AI SOCIALISTI, LIBERALI E POPOLARI PER LA "MAGGIORANZA URSULA", MENTRE LA LEGA, VOTANDO CONTRO, RESTASSE FUORI DALLA COMMISSIONE EUROPEA?
giorgia meloni ursula von der leyen matteo piantedosi a lampedusa
2. MELONI INVITA A ROMA LA LEADER DEL PARLAMENTO MA IL LEGHISTA PREPARA UN PATTO ANTI-INTESE
Estratto dell’articolo di Tommaso Ciriaco per “la Repubblica”
C’è un rischio. O meglio: una trappola. A Palazzo Chigi la analizzano da giorni con crescente preoccupazione. Il timore è questo: presto Matteo Salvini potrebbe proporre a Giorgia Meloni un “patto anti-inciucio” per le elezioni europee. Chiedendole, in estrema sintesi, di firmare prima del voto continentale un impegno solenne a non dare il via libera a una Commissione sostenuta dai socialisti e liberali.
giorgia meloni matteo salvini.
«Mai con Scholz e con Macron», questo lo slogan che il leghista potrebbe scagliare contro la premier. Massacrando i margini di mediazione della leader di Fratelli d’Italia, costretta a tenersi in bilico tra il rapporto obbligato con Ursula von der Leyen e la concorrenza spietata dell’estrema destra di Marine Le Pen e del segretario del Carroccio.
[…] Da giorni, l’escalation verbale di Salvini mette pressione alla presidente del Consiglio. L’obiettivo è strapparle voti, ovviamente. Per adesso la situazione appare sotto controllo, ma potrebbe sfuggire di mano. I segnali delle ultime ore sono stati chiari: critiche feroci a Bruxelles, attacchi ai popolari europei. Gli stessi con cui Fratelli d’Italia dialoga da anni, a partire da Roberta Metsola. Che non a caso sarà ricevuta domani da Meloni. E che potrebbe essere l’ospite del Ppe ad Atreju (l’alternativa è Von der Leyen).
Non è un problema da poco, questo scenario di sfida scelto dalla Lega e condensato nel “patto anti-inciucio”. Ricalca il testo sottoposto tre anni fa da Meloni agli alleati, dunque a Salvini e Silvio Berlusconi. I due, alla fine, furono spinti a firmarlo. Imponeva ai contraenti una scelta: evitare alleanze post-elettorali con la sinistra. Se si parla di Europee, però, l’impegno è più difficile da mantenere, perché più complesso è l’iter di formazione della Commissione.
Il “governo d’Europa” nasce infatti dall’indicazione del Consiglio Ue composto dai capi di Stato e di governo dei Ventisette - a maggioranza qualificata. Con un duplice criterio: il numero di Stati membri a favore e la percentuale di popolazione che rappresentano. Superato il primo ostacolo, occorre il semaforo verde del Parlamento europeo, che si esprime a scrutinio segreto. In queste complessa procedura si inserisce la sfida “anti-inciucio” di Salvini.
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Meloni, infatti, deve decidere se sostenere il nuovo presidente della Commissione (che potrebbe essere la stessa Von der Leyen), anche a costo di votare assieme ai capi di Stato socialisti e liberali presenti in Consiglio. Il gruppo di eurodeputati di Fratelli d’Italia, poi, deve esprimersi anche nell’aula dell’Europarlamento. Anche dichiarando il proprio voto contrario, i meloniani potrebbero sempre sostenere la nuova Commissione nel segreto dell’urna. Ma è evidente il costo politico di un’operazione del genere. Che è poi l’obiettivo del leghista.
Anche per questo la presidente del Consiglio potrebbe essere tentata dall’aggirare lo scoglio promuovendo l’astensione di FdI e lasciando che a partecipare alla “maggioranza Ursula” sia soltanto Forza Italia, una galassia sempre più vicina ai meloniani.
[…] Di concreto, per adesso, c’è soprattutto il tentativo di Salvini di sottrarre consenso agli alleati. E di costruire liste che evitino al Carroccio un risultato deludente. Per questo, il leader è al lavoro per coinvolgere ras locali e personaggi celebri capaci di coagulare preferenze. Dell’opzione di schierare il generale Roberto Vannacci si è scritto. Al Sud, poi, si punta a coinvolgere l’azzurro Aldo Patriciello: 80 mila voti nel 2019.
PNRR – GIORGIA MELONI URSULA VON DER LEYEN - VIGNETTA BY LE FRASI DI OSHO
Si procede così, tra colpi bassi e tentativi di ricucitura. In Trentino, Lega e FdI hanno interrotto ogni relazione […]. Meloni e Salvini hanno mediato, nelle prossime ore è attesa una schiarita. O almeno, questo è quanto la premier ritiene che stia per avvenire, dopo la ritorsione di FdI e il conseguente congelamento del tavolo di centrodestra per le amministrative: i patti sono patti […] e negarli significherebbe rimettere tutto in discussione. A partire dagli accordi per le prossime comunali e regionali.
ROBERTA METSOLA GIORGIA MELONI roberta metsola giorgia meloni 5 roberta metsola giorgia meloni 3 meme giorgia meloni matteo salvini matteo salvini giorgia meloni giorgia meloni matteo salvini in versione barbie POST SUI SOCIAL PUBBLICATI DA MATTEO SALVINI CONFRONTATI CON QUELLI DI GIORGIA MELONI giorgia meloni ursula von der leyen a lampedusa antonio tajani giorgia meloni matteo salvini MATTEO SALVINI A FIRENZE 3