SAPETE A COSA HANNO PORTATO LE ALTRE TASSE E PRELIEVI PER COLPIRE “LA SPECULAZIONE”? A NULLA - ESEMPLARE IL CASO DELLA “ROBIN HOOD TAX” DECISA DA GIULIO TREMONTI NEL 2008 PER COLPIRE I PROFITTI ECCEZIONALI DELLE SOCIETÀ ENERGETICHE: DOPO CHE ERA STATA PORTATA DAL 5,5 AL 10,5% DAL GOVERNO DI MARIO MONTI, VENNE BOCCIATA SENZA APPELLO NEL 2015 DALLA CONSULTA - LE SOCIETÀ ENERGETICHE DOVEVANO VERSARE NEL 2022 UN’IMPOSTA SUGLI EXTRAPROFITTI DA QUASI 11 MILIARDI DI EURO, MA NE HANNO PAGATI MENO DI 3…

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RICORSI ALLA CONSULTA E BUCHI IN BILANCIO LA STRADA IN SALITA DEL FISCO ROBIN HOOD

giulio tremonti giulio tremonti

Estratto dell’articolo di Mario Sensini per il “Corriere della Sera”

 

L’ultimo provvedimento del genere, l’imposta sugli extraprofitti delle società energetiche del 2022, è costato al bilancio pubblico quasi 8 miliardi di euro. E non è che le altre tasse e prelievi […] per colpire «la speculazione» siano state un successo, né per i consumatori […] né per lo Stato. Quando è andata bene i contribuenti nel mirino non hanno pagato, quando è andata male è arrivata la scure della Corte Costituzionale.

 

MARIO DRAGHI MARIO MONTI MARIO DRAGHI MARIO MONTI

La più celebre fu quella calata dagli ermellini sulla Robin Hood Tax decisa da Giulio Tremonti nel 2008 per colpire i profitti eccezionali delle società energetiche. La Robin Hood Tax, dopo che era stata portata dal 5,5 al 10,5% dal governo di Mario Monti, venne bocciata senza appello nel 2015 dalla Consulta. Da eccezionale era diventata stabile, e non colpiva solo gli extraprofitti […] Fu solo grazie ad un’inedita interpretazione della Consulta se la Robin Tax non creò un buco nel bilancio.

 

L’applicazione retroattiva della decisione, spiegò la Corte, avrebbe infatti portato un pregiudizio irreparabile ai conti dello Stato. Nonostante il divieto esplicito, l’Autorità per l’Energia accertò poi in seguito che i maggiori oneri per le imprese si erano rovesciati tutti sui consumatori.

 

MARIO DRAGHI E MARIO MONTI MARIO DRAGHI E MARIO MONTI

Altra addizionale temporanea che è diventata strutturale […] è quella introdotta nel 2015 dal governo Renzi, che impone alle stesse banche colpite dal governo Meloni sul margine degli interessi, il pagamento di un’aliquota aggiuntiva del 3,5%. C’è chi paga e poi fa ricorso ai giudici, ma anche chi fa ricorso e non paga. Le società energetiche dovevano versare nel 2022 un’imposta sugli extraprofitti da quasi 11 miliardi di euro, ma ne hanno pagati meno di 3. Secondo le compagnie, che hanno avviato un mare di ricorsi, è ancora una volta una tassa incostituzionale. […]

 

 

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