Michele Farina per il "Corriere della Sera"
Lo sconosciuto più famoso di Spagna è un detective privato. Si chiama Julio Gutiez e da 35 anni si fa per lavoro gli affari degli altri. Il contratto che lo ha reso improvvisamente celebre è rimasto sulla carta.
Ma al direttore dell'agenzia Mira (Guarda) è bastato quell'incarico mancato per innescare un terremoto all'interno del primo partito d'opposizione del Paese. Si sapeva che alla testa dei Popolari spagnoli ci fossero leader ai ferri corti in cerca di un'occasione buona per una resa dei conti. Ma nessuno avrebbe mai immaginato una simile scintilla.
isabel diaz ayuso e pablo casado
Isabel Díaz Ayuso, stella crescente dei Popolari e dal 2019 presidenta della Comunità di Madrid, ha accusato il leader del partito Pablo Casado di aver orchestrato un'operazione di spionaggio interno per rovinarla politicamente.
Il quarantunenne presidente dei Popolari, già pupillo di Aznar e dal 2018 successore di Mariano Rajoy, giura che né lui né i suoi fedelissimi hanno mai pensato di sguinzagliare gli 007 dell'agenzia Mira sulle tracce di quella commessa di mascherine dalla Cina ordinate all'inizio della pandemia (aprile 2020) dalla Comunità di Madrid con i buoni uffici e il coinvolgimento del fratello di Isabel Díaz Ayuso, Tomás, che lavora da anni nel settore.
Un affare da 1,5 milioni di euro sul quale ora indaga la Procura Anticorruzione, dopo le denunce avanzate nei giorni scorsi da tre partiti di sinistra (socialisti in testa). Mentre i magistrati indagano, il partito Popolare implode.
Dalla Colombia, dove è volato per lavoro e forse per sfuggire alle pressioni in patria, il detective Julio Gutiez ha raccontato ai media di non aver accettato l'incarico perché «illegale».
Il 16 febbraio è stata la stessa Isabel Díaz Ayuso a raccontare nei dettagli quella che ha definito «una campagna crudele e ingiusta». Sotto la lente dei detective ingaggiati dal suo partito, sarebbero dovuti finire anche l'ex marito e l'ex compagno della Presidenta, che alle elezioni del maggio scorso aveva riconquistato la regione di Madrid raddoppiando i seggi dei Popolari e arrivando a un soffio dalla maggioranza assoluta.
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Mascherine e lunghi coltelli: la presidenta ha deciso di contrattaccare prendendo di petto Pablo Casado, già indebolito dai risultati non esaltanti alle elezioni amministrative del 13 febbraio nei bastioni della Castiglia e Leon, dove per governare i Popolari avranno bisogno dei voti di Vox.
Le parole pronunciate ieri da Ayuso, considerata un ponte verso l'estrema destra, sono risuonate come una dichiarazione di guerra per i vertici attuali del partito: «Continuerò a lavorare per ricostruire il partito dalle fondamenta». Ovvero dalla testa.
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Casado è sulla difensiva. Per il primo di marzo il leader zoppo ha annunciato un Congresso straordinario. Secondo quotidiani di orientamento conservatore come Abc e El Mundo Casado starebbe preparando un'uscita di scena «il meno dolorosa possibile».
Alcuni dei fedelissimi si sono già dimessi. La spy story sulle mascherine non è piaciuta all'elettorato: i sondaggi danno il partito in discesa di due o tre punti. Davanti alla sede dei Popolari a Madrid, il popolo di Isabel ha manifestato chiedendo le dimissioni di Casado.
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A beneficiare di questa faida, almeno per il momento, non sarà la presidenta della Comunità di Madrid. Nel toto-leader salgono le quotazioni dell'attuale presidente della Galizia, Alberto Núñez Feijóo, 60 anni, che ieri ha annunciato: «Tutti dovremo prendere delle decisioni».
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