DAGLI SCRANNI DEL PD INSULTI ALLA FORNERO: “È PAZZA” - A MONTI TOGLIETE TUTTO, MA NON IL SEGRETARIO TONIATO - LA CORTE DEI CONTI SCOPRE L’UOVO DI MASTRAPASQUA ALL’INPS: “TROPPI POTERI” - IL GIRO DI PADANIA IN ONDA SULLA NAZIONALISSIMA RAI1 - ALTRO CHE ICI! 496 MLN € PUBBLICI ALLE SCUOLE PRIVATE, L’80% SONO ISTITUTI CATTOLICI - L’IMPRENDITORE AMICO DI TREMONTI IN DEBITO COL FISCO - UN CATTOLICO PER L'EXPO 2015 METTE TUTTI D’ACCORDO - FONDI EUROPEI: PER CHI SUONA LA CAMPANIA? - MONTI REGALA I BLINDATI A TRIPOLI A SPESE DEI CONTRIBUENTI…

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A cura di Gianluca Di Feo e Primo Di Nicola per "l'Espresso"

ELSA FORNEROELSA FORNERO

1 - GOVERNO/1 - TUTTA COLPA DELLA FORNERO
"Una pazza" che mette in piedi una "manovra suicida", ovvero "scambiare la Cassa integrazione straordinaria con ammortizzatori sociali troppo generici". Parole non proprio lusinghiere (e alcune ancora più forti) pronunciate nei confronti del ministro Elsa Fornero da alcuni esponenti di primo piano del Partito democratico subito dopo il voto di fiducia al decreto Milleproroghe, la scorsa settimana alla Camera. Da un capannello in Transatlantico animato, tra gli altri, dal capogruppo Dario Franceschini, il suo vice Michele Ventura, dall'ex premier Massimo D'Alema e dall'ex segretario generale della Cisl Sergio D'Antoni, sono volate parole grosse contro il ministro.

IL PREMIER MARIO MONTIIL PREMIER MARIO MONTI

A scatenarle non è stata solo la riforma del mercato del lavoro, ma anche lo stop agli emendamenti ai decreti governativi invocato dal presidente della Repubblica. Senza questo strumento, infatti, i partiti rischiano di non poter più influire efficacemente sull'attività di un governo già dimostratosi molto incline alla decretazione d'urgenza. E anche su queste delicate questioni vertevano i commenti dell'autorevole capannello di onorevoli democratici. Che, preoccupati per una possibile crisi di consensi del partito, non hanno trovato di meglio che prendersela con il ministro del Lavoro lasciandosi andare a quei giudizi molto tranchant. G.C.

2 - GOVERNO/2 - MINIMO RISERBO
Nel vertice con le parti sociali di giovedi 23 febbraio, il ministro Elsa Fornero è andata su tutte le furie. Aprendo l'incontro, visto che la volta precedente, tramite sms, i cronisti erano stati informati in tempo reale sui contenuti dei colloqui, aveva raccomandato a tutti il massimo riserbo. Come non detto. Dopo cinque minuti, le agenzie già battevano le sue prime parole: "Vogliamo un accordo avanzato con le parti sociali". M.D.B.

3 - EMERGENTI - TONIATO NON PUÒ MANCARE
Anche ai servizi segreti. Non conosce più ostacoli l'ascesa di Federico Toniato, il giovane funzionario del Senato portato alla ribalta dal premier Mario Monti. Del presidente del Consiglio Toniato è ormai diventato un'ombra. A Monti, appena nominato senatore a vita, Toniato ha fatto da guida per i suoi primi passi a Palazzo. Lo ha assistito durante le consultazioni governative ed è stato ripagato con la nomina a vicesegretario generale di Palazzo Chigi. Nessuno ha avuto da ridire, tenuto conto della professionalità di Toniato.

CORTE DEI CONTICORTE DEI CONTI

Qualche mugugno invece è stato provocato dalla sua presenza in una sede molto riservata: quella del Copasir, il Comitato per la sicurezza della Repubblica che controlla i servizi segreti. Alla sua prima audizione, Monti si è presentato infatti proprio con Toniato anche se, secondo alcuni parlamentari, il funzionario non pare averne titolo. P.D.N.

4 - SUPER MASTRAPASQUA - RESA DEI CONTI ALL'INPS
I super poteri del presidente dell'Inps, Antonio Mastrapasqua, fanno mugugnare la Corte dei conti. Antonio Ferrara, il magistrato delegato al controllo dell'ente, in una lettera a Mastrapasqua e al ministero del Lavoro analizza le "linee generali" dell'Inps per accorpare l'Inpdap e l'Enpals e mostra perplessità sull'accentramento di poteri a favore del presidente dell'Inps.

ANTONIO MASTROPASQUAANTONIO MASTROPASQUA

Per il magistrato della Corte ci sono "anomalie derivanti dalla singolare configurazione di un organo monocratico, preposto a un duplice ruolo di rappresentante dell'Istituto e di organo di indirizzo e gestione", a scapito sia della direzione generale dell'ente sia del Civ, il Consiglio di indirizzo e vigilanza dell'Inps. Il magistrato critica anche le "autodesignazioni nelle società partecipate". M.A.

5 - GIRO DI PADANIA - LA LEGA VINCE IN VOLATA
La Lega Nord si concede il bis ed è già sicura di tagliare il traguardo. Con il benestare del gran capo Umberto Bossi, molto soddisfatto dei successi mediatici dello scorso anno, l'ex sottosegretario agli Interni Michelino Davico, grande appassionato della bicicletta, ha già definito il calendario della seconda edizione del Giro di Padania. La manifestazione si terrà tra agosto e settembre alla vigilia dei Campionati del mondo di ciclismo e anche questa volta con la totale copertura televisiva da parte della Rai.

Il giro ciclistico padano è considerato dai vertici del Carroccio "uno dei migliori spot elettorali della Lega" che, sulla bici , ha deciso di investire spingendo Davico, attraverso l'associazione sportiva Monviso-Venezia, a organizzare anche altre kermesse come il trofeo Laigueglia, classica d'apertura della stagione, il giro degli Appennini e quello del Lazio. Davico ha in serbo pure un'altra sorpresa: addirittura l'allestimento di una squadra nazionale padana dilettanti con la quale partecipare alle gare più importanti del calendario ciclistico. P. D. N.

6 - AUTHORITY SOTTO ACCUSA - SANTORO FOR PRESIDENT
Le authority continuano a destare dubbi sulla loro trasparenza: questa volta tocca a quella preposta a vigilare sui contratti pubblici (Avcp). Con la nomina da parte dei presidenti di Camera e Senato di due nuovi componenti, il consiglio è tornato al completo e il 22 febbraio ha potuto eleggere il proprio presidente, con solo due astensioni. Ancora una volta è Sergio Santoro a ricoprire l'incarico, ma della notizia non vi è traccia neppure sul sito dell'authority.

giro della padania protestegiro della padania proteste

Forse per evitare che sulla riconferma si scatenino Parlamento e procura. Sergio Santoro, ex capo di gabinetto di Alemanno, magistrato del Consiglio di Stato, è già stato oggetto di due interrogazioni da parte della deputata del Pd Raffaella Mariani. La prima in merito alla sua incompatibilità a ricoprire il ruolo di presidente dell'authority e allo stesso tempo essere presidente del collegio arbitrale di un lodo, oggetto di un esposto alla procura della Repubblica. La seconda in merito alla maxi parcella di 1.978.000 euro, richiesta proprio dal collegio arbitrale, che l'avvocatura dello Stato ha ritenuto non in linea con la normativa vigente. C. CO.

7 - 496 - PARLAMENTO IN CIFRE
milioni di euro è l'ammontare dei finanziamenti statali che le scuole private riceveranno quest'anno. La cifra è contenuta nella legge di stabilità dello scorso anno. Durante il suo iter, Tremonti propose la riduzione del fondo di 250 milioni ma dovette rinunciare a causa dell'opposizione di 200 parlamentari del Pdl preoccupati di danneggiare le scuole cattoliche, secondo una loro stima destinatarie di oltre l'80 per cento delle risorse.

8 - CONTATTI POCO PREZIOSI
Era stato lanciato come il programma interattivo di RaiRadio1, uno spazio costruito sull'interfaccia continuo con i social network. Il direttore, Antonio Preziosi, era fiero di aver partorito l'idea di un prodotto che avrebbe dovuto lanciare sul Web il suo canale. Ma a oltre cinque mesi dalla nascita, il profilo Twitter di "Prima di tutto" supera di poco i 100 follower. Un seguito troppo esiguo per poterlo definire successo mediatico, lontano dai numeri di altri spazi radiofonici come "Il volo del mattino" di Radio Deejay, per dire, seguito da oltre 237 mila appassionati.

GIULIO TREMONTIGIULIO TREMONTI

Anche i numeri del profilo ufficiale di RaiRadio1 non sono esattamente da fenomeno del Web: 2.100 follower seguono la prima radio del servizio pubblico, contro gli oltre 130 mila di un'emittente come Kiss Kiss. Poco cambia dirottando la ricerca su Facebook: i circa 600 "mi piace" assegnati a "Prima di tutto" sono davvero troppo pochi per uno spazio che dichiara di fare dei social network la sua mission. M.R.

9 - BRAMBILLA NON VUOLE RIVALI
Il congresso provinciale del Pdl di Lecco? Non si può fare. Michela Vittoria Brambilla non vuole. Non ha un buon rapporto con gli amministratori del territorio che non la tengono nella dovuta considerazione di "grande amica del Capo". E soprattutto non vede di buon occhio la nomina a coordinatore provinciale vicario del quarantenne Mauro Piazza troppo indipendente da lei. Così l'ex ministro è andata da Berlusconi, i suoi argomenti sono stati convincenti e il congresso è stato rinviato, provocando la protesta di 150 dirigenti politici della Provincia contro imposizioni dall'alto e favoritismi da salotto. L. Q.

10 - FISCO - SORPRESA IN CASA TREMONTI
Era la società di fiducia di Sogei, vale a dire il tempio dell'anagrafe tributaria che controlla gli affari fiscali degli italiani. E si era occupata pure della ristrutturazione dell'appartamento di via di Campo Marzio 24 a Roma. E cioè dell'immobile affittato per 8 mila euro al mese dal deputato del Pdl Marco Milanese all'ex ministro, e suo capo, Giulio Tremonti. Eppure al momento di pagare le tasse, era sempre un po' pigra.

expo 2015expo 2015

Edil Ars, il consorzio edile guidato da Angelo Proietti che per una decina d'anni ha incassato commesse milionarie da Sogei finendo poi nel mirino della Procura di Roma e della Corte dei conti per la scarsa trasparenza delle procedure d'appalto, era morosa col fisco. Nel bilancio 2008, alla voce passivo, tra sanzioni e interessi, venivano indicati 1,6 milioni di debiti tributari. Una cifra che l'anno dopo si gonfiava fino a 2,5 milioni per poi raggiungere il debito record di 3,4 milioni nel 2010. M. D. B.

11 - SCIOPERO AL RISTORANTE - CAMERA CON CRUMIRI
Vittime collaterali dei tagli ai privilegi della politica, la scorsa settimana i camerieri del ristorante degli onorevoli hanno indetto uno sciopero che ha rischiato di mettere tutti a dieta. E l'amministrazione ha provveduto a sostituire gli scioperanti con dirigenti e interinali, facendo urlare allo scandalo molti parlamentari. L'ex ministro del Lavoro Cesare Damiano (Pd) avrebbe voluto una presa di posizione ufficiale del suo gruppo, mai arrivata, e da ex sindacalista ha trovato insopportabile che venissero violati i diritti dei lavoratori nel "tempio della legge".

ANTONIO PREZIOSIANTONIO PREZIOSI

Anche Fabio Evangelisti (Idv) si è appellato alla presidenza per difendere la causa dei camerieri, rimasti senza clienti dopo gli aumenti. Ma Montecitorio si è divisa in due correnti trasversali. Da una parte chi solidarizzava con gli scioperanti e disertava il ristorante. Dall'altra quelli che "stanno con i crumiri", pur di non rinunciare al pasto caldo servito in guanti bianchi. C. Co.

12 - TESTIMONIAL A SORPRESA - UN ROMANO A PECHINO
Il ruolo di testimonial gli calza a pennello. Definitivamente archiviata la lunga stagione della ricerca del consenso, Romano Prodi tra una conferenza e l'altra gira il mondo per tenere alta la bandiera dell'Università di Bologna. Tutto frutto dell'accordo, e dell'amicizia, con il rettore Ivano Dionigi, che gli ha assegnato l'incarico di rappresentarlo anche per apporre la firma in sua vece all'intesa strategica di collaborazione con la Nankai University, uno dei più prestigiosi atenei della Cina, per importanti progetti comuni nel campo della ricerca e della didattica.

Un ruolo di primo piano, da pensionato di lusso non retribuito, che l'ex presidente del Consiglio alterna agli autorevoli incontri, tra gli stucchi dell'Alma Mater, con i diplomatici dei Paesi di numerose economie emergenti. L'ultimo in ordine di tempo è stato quello con l'ambasciatore in Italia della Cina, Ding Wei, invitato da Prodi e Dionigi a raccontare a imprenditori e studiosi bolognesi il modello di sviluppo pechinese. N. R.

13 - ROTH MOLTO RISERVATO
Il "Riservato" l'aveva previsto già a dicembre: la nomina del top manager cattolico Luigi Roth a commissario responsabile del padiglione Italia all'Expo 2015 avrebbe fatto discutere. E il 14 febbraio ecco la nomina, firmata dal premier Monti, e salutata "con soddisfazione" dal sindaco Pisapia, avallando una scelta preconfezionata da Berlusconi e dal presidente lombardo Formigoni.

MICHELA VITTORIA BRAMBILLAMICHELA VITTORIA BRAMBILLA

Proprio su questo pone l'accento un'interrogazione della deputata radicale Elisabetta Zamparutti: "Irrituale la scelta" di affidare a Roth il padiglione italiano, perché con l'amico Formigoni condivide uno "stretto legame politico-professionale". Formigoni sovrintende alla società di engineering Infrastrutture Lombarde, la stazione appaltante; e Roth, prima di presiedere Terna, è stato per anni a capo di Fondazione Fiera Milano, delle Ferrovie Nord, consigliere dei grandi ospedali pubblici milanesi e tanto altro. T. M.

14 - PALAZZO CHIGI/1 - MONTI TAGLIA
Tempi duri per i dirigenti della presidenza del Consiglio. Mario Monti prepara il taglio dei dipartimenti di palazzo Chigi. I capi dei 24 uffici sono stati tutti prorogati sino al 4 marzo. In questi giorni il premier li ha ricevuti tutti per incontri face to face. E ha già deciso che saranno spediti a casa coloro che sono in pensione ma hanno mantenuto l'incarico. Poi si procederà agli accorpamenti. In tutto, dovrebbero scomparire tra quattro e sei dipartimenti con un notevole risparmio: un capo dipartimento incassa infatti in media uno stipendio di 250 mila euro circa. V. D.

15 - PALAZZO CHIGI/2 - ...E RITAGLIA
Dopo il taglio della connessione Internet dai computer a disposizione di giornalisti e operatori che non hanno una postazione pagata dalle proprie testate, in sala stampa a palazzo Chigi sono spariti anche i quotidiani fino a pochi giorni fa a disposizione dei giornalisti. A ricordare l'antica usanza, è rimasta solo una rastrelliera vuota, quella che ospitava le "stecche" su cui ogni giorno venivano fissati i quotidiani. Motivazione? La disposizione impartita agli uffici dal presidente Monti di limitare al massimo le spese per la convegnistica e la rappresentanza. G. C.

16 - CIN CIN GENOVA
Vinai o Vinacci? Su questi due nomi dalla assonanza alcolica, il primo, Pierluigi, membro del cda Carige e socio Opus Dei, il secondo, Giancarlo, manager quasi sconosciuto in città, il Pdl genovese si accapiglia per individuare l'avversario di Marco Doria alle elezioni comunali del 6 maggio. Lo scontro è l'ennesima puntata della lotta fra Scajola (pro-Vinai) e il senatore Grillo (pro-Vinacci), due colonne del Pdl ligure. Per ora sembra spuntarla il secondo, appoggiato dai ras locali. Ma l'ultima parola spetta ad Angelino Alfano, che potrebbe cambiare cavallo. Ammesso che Vinai accetti, visto che si è detto disponibile a candidarsi solo se appoggiato da tutto il centro. E l'Udc per ora sembra orientata su un proprio candidato, il senatore Enrico Musso. V. C.

17 - FRECCE IN TRIBUNALE
Dalle acrobazie in aria a quelle finanziarie, la carriera dell'ex comandante delle Frecce Tricolori, Vincenzo Soddu, rischia di concludersi con uno schianto in tribunale. La procura ha chiuso le indagini sul fallimento della sua compagnia aerea Myair. Secondo la Guardia di Finanza di Vicenza, nei conti c'era un buco da 200 milioni di euro, nascosto con abili stratagemmi finanziari, per un falso in bilancio da 900 milioni. Tra i 32 indagati figurano un ex ministro dei trasporti, il defunto Carlo Bernini, consulente nell'ultimo governo del ministro Gianfranco Rotondi; un ex arbitro nonché candidato per Forza Italia, Luigi Agnolin; fino a Vincenzo Nicastro, amministratore delegato di Ubs e in passato vice di Alessandro Profumo alla guida di Unicredit. R. B.

18 - FONDI EUROPEI - PER CHI SUONA LA CAMPANIA
La maglia nera spetta alla Campania: le spese certificate per i progetti legati al Fondo sociale europeo (programmazione 2007-2013) si fermano al 3,5 per cento su un totale di 1 miliardo e 118 milioni di euro a disposizione. Al secondo posto, per record negativo, la Sicilia cui sono destinati oltre 2 miliardi: in questo caso i pagamenti si attestano al 5 per cento.

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Ha ragione il presidente della Commissione europea, José Manuel Barroso, che recentemente ha puntato il dito contro la mancata spesa di quei fondi: la maggior parte delle regioni italiane non è stata capace di utilizzare il denaro per combattere la disoccupazione. Sono più di 15 miliardi le risorse dedicate agli interventi del Fondo sociale europeo, ma le spese certificate in media non superano il 25 per cento. Uno spreco che riguarda soprattutto il Centro-Sud: l'Abruzzo, ad esempio, dei 316 milioni disponibili risulta averne spesi solo il 14,7 per cento . M.G.

19 - QUANTI PUMA IN DONO A TRIPOLI
Nel segno della tradizione andreottiana, l'Italia ricomincia ad armare la Libia. E lo fa regalando una lunga colonna di autoblindo Puma. La decisione è stata presa dal governo Monti con un comma infilato nel decreto sulle missioni all'estero. In questo modo si autorizza la cessione gratuita al governo provvisorio di Tripoli "di mezzi non più in uso alle forze armate italiane".

GIANFRANCO ROTONDIGIANFRANCO ROTONDI

E nei parcheggi dell'esercito ci sono lunghe file di autoblindo Puma, prodotte dall'Iveco alla fine degli anni Novanta: veicoli militari moderni che si sono rivelati inutili per le spedizioni in Iraq e in Afghanistan poiché non resistono alle mine e agli ordigni artigianali usati dalla guerriglia fondamentalista. Ora una parte sarà donata alle autorità molto provvisorie della Libia, Paese ancora in mano a bande e fazioni tribali: l'operazione costerà comunque un milione di euro ai contribuenti italiani. G. D. F.

 

 

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