Francesco Grignetti per “la Stampa”
Nella corsa a cambiare il reato di abuso d'ufficio, Forza Italia brucia tutti. «Abbiamo depositato una proposta di legge a mia prima firma volta a riformare il tema dell'abuso d'ufficio in linea con le aperture fatte dal ministro Carlo Nordio e in particolare dal viceministro Francesco Paolo Sisto», annuncia il deputato Roberto Pella, che è in prima linea nella commissione Bilancio, ma è anche sindaco di Valdengo (Biella) e vicepresidente dell'Anci.
alessandro cattaneo foto di bacco (3)
In veste di amministratore locale, Pella aveva partecipato a inizio dicembre ad un incontro al ministero della Giustizia. E lì si era trovato più che d'accordo con il Guardasigilli sulla necessità di riscrivere o persino abolire il reato. Come l'intera Anci, peraltro, che siano i sindaci di destra o di sinistra. Perciò ora si è precipitato a presentare un disegno di legge. Solo che tanto zelo non è piaciuto ai partner della maggioranza che subito hanno fatto sapere riservatamente che non c'è stato un dialogo preparatorio, non c'è un accordo, e per sapere quale sarà la formulazione del futuro reato bisogna aspettare la proposta del governo.
Pella, assieme al capogruppo Alessandro Cattaneo e altri, ha intanto marcato il territorio. L'idea, molto gradita anche al viceministro Francesco Paolo Sisto, anche lui di Forza Italia, e uno dei massimi esperti in materia avendo assistito centinaia di amministratori in processi quasi sempre conclusi in nulla, è che va cancellato l'abuso cosiddetto «di vantaggio», cioè quando si elabora un atto amministrativo che giova a qualcuno oppure lo svantaggia.
«Le modifiche - spiega invece Pella - hanno l'obiettivo di circoscrivere il reato specificando che questo debba avvenire "consapevolmente" e arrecando "direttamente" ad altri un danno ingiusto. Ciò al fine di ridurre gli effetti inutili del reato, specificando che debba esserci un effettivo danno diretto, mirato ad una singola persona».
Tutti d'accordo, comunque, sia nella maggioranza di destra-centro, sia nel Terzo Polo, sia pure in un Pd più cauto, che questo dell'abuso d'ufficio è un reato a cui mettere di nuovo mano. Per il governo è un pericoloso freno nella corsa agli appalti del Pnrr. Resta decisamente contrario solo il M5S. Il ministro Nordio, fosse per lui, abolirebbe direttamente il reato (e anche quello di traffico d'influenze).
Durante il confronto con le Camere, ha evidenziato che dai dati relativi all'abuso d'ufficio emerge solo un 3 per cento di condanne. Le statistiche indicano 5.400 procedimenti nel 2021, conclusi con 9 condanne davanti al gip e 18 in sede di dibattimento. Di contro, un così grande numero di procedimenti penali causa rallentamenti nella gestione degli enti locali, al punto da scoraggiare perfino le stesse candidature dei sindaci nei Comuni.
FRANCESCO PAOLO SISTO GIORGIA MELONI
Nordio fu sarcastico: «L'unica conseguenza è il rischio di essere indagati...». E aggiunse che sarebbe giusto «abbandonare l'idea di tutelare il buon andamento della Pubblica amministrazione con minaccia della pena». «I sindaci da ormai troppo tempo attendono una modifica. E infatti esprimono pieno appoggio all'iniziativa di Forza Italia», scrive ancora Pella. Ufficialmente però, sulla proposta degli Azzurri, l'Anci tace.