E SE LA SFIDA TRUMP-HARRIS LA DECIDESSE TAYLOR SWIFT? NEL DIBATTITO TELEVISIVO TRUMP È APPARSO UN DISCO ROTTO. MA LA HARRIS È UN CARTONATO. L’UNICO CARISMA ENTRATO IN CAMPO È STATO QUELLO DI QUELLA “GATTARA” DI TAYLOR SWIFT, LA QUALE AVENDONE IN ABBONDANZA NE HA FATTO DONO ALLA PIUTTOSTO IMMERITEVOLE KAMALA – TRUMP GLIEL'HA GIURATA ALLA REGINETTA DEL POP: “LA ODIO, 'PAGHERÀ UN PREZZO PER AVER ESPRESSO IL SUO SOSTEGNO A KAMALA…”

-

Condividi questo articolo


Da adnkronos.com

DIBATTITO TRUMP HARRIS DIBATTITO TRUMP HARRIS

"Io odio Taylor Swift". Donald Trump attacca a testa bassa. L'ex presidente degli Stati Uniti, con un lapidario post sul social Truth, prende di mira la superstar del pop. Le parole di Trump arrivano dopo l'endorsement di Taylor Swift per la vicepresidente Kamala Harris, avversaria di Trump nelle elezioni in programma il 5 novembre.

 

Dopo il dibattito televisivo tra i due candidati, andato in onda martedì sulla Abc, l'artista aveva pubblicato un post, firmato "gattara senza figli", in cui annunciava il suo appoggio a Harris. Una firma al veleno che richiama a quel "gattara infelice senza figli" con cui il candidato repubblicano alla vice presidenza, J D Vance, aveva apostrofato Harris.

taylor swift 8 taylor swift 8

 

Swift ''pagherà il prezzo'' per aver espresso il suo sostegno a Kamala Harris, aveva già replicato Trump 'giurando vendetta'. Oggi, il nuovo messaggio.

 

 

 

 

IL FATTORE SWIFT

Stefano Mannoni per milanofinanza.it

 

 

DIBATTITO TRUMP HARRIS DIBATTITO TRUMP HARRIS

Un lieve vantaggio. A tanto ammonta il risultato favorevole a Kamala Harris nel dibattito televisivo di martedì con Donald Trump. È vero, l’ex presidente è scivolato su temi triti e implausibili della sua campagna come quello degli immigrati che mangiano i gatti o quello ancora peggiore dei governatori democratici che liquidano i bambini «nati dopo il nono mese» (sic!). È vero ancora che l’ex pubblico ministero Harris si è battuta con energia e verve come se fosse ancora impegnata a convincere la giuria della colpevolezza dell’imputato in un caso di omicidio.

 

 

dibattito tra donald trump e kamala harris 6 dibattito tra donald trump e kamala harris 6

Ma guardiamo il dibattito da un’angolatura diversa che è quella del carisma. Ebbene su questo piano il bilancio è ben diverso. Donald Trump ha confermato di averne in grandi dosi, mentre al confronto la Harris è sembrata una maestrina puntigliosa che si è preparata bene la lezione. Ma poi così bene? Se Trump è stato liquidatorio e ripetitivo, la Harris è stata ampiamente elusiva. Non era forse la zarina dell’immigrazione? Ecco che su questo tasto dolente non ha voluto rispondere. E ha fatto bene, dal suo punto di vista, perché l’erratica politica dell’amministrazione Biden non è minimamente convincente.

taylor swift 7 taylor swift 7

 

Il New York Times esulta perché nel dibattito la Harris è riuscita a stuzzicare l’ego di Trump, uno dei suoi notori punti deboli. Può darsi. Ma il vecchio leone non se l’è cavata tutto sommato tanto male. A fronte dell’aggressività della sua rivale, è riuscito a mandare al pubblico pochi, efficaci messaggi, facendo leva sui risultati, reali o immaginari della sua amministrazione. Uno fra tutti: ai suoi tempi regnava la pace, ora infuria la guerra in Ucraina e Medio Oriente. La Harris invece si è ben guardata dal difendere con energia le scelte di Joe Biden, tranne che un po' sull’economia, come se fosse stata altrove in questi quattro anni. Intendiamoci: non ho simpatia alcuna per Trump e temo come tanti il suo ritorno al potere.

 

dibattito tra donald trump e kamala harris 4 dibattito tra donald trump e kamala harris 4

 

 

Ma come analista politico non voglio lasciarmi influenzare dall’emotività. Kamala Harris continua a essere un candidato costruito in vitro, di plastica e non di carne, mentre la forza della natura Trump è fedele alla sua straripante personalità, al punto da mentire spudoratamente di fronte a milioni di persone senza arrossire. Alle quali persone, però, bisogna domandarsi se interesserà più passare alla lente di ingrandimento le risposte dei candidati sulla scaletta delle domande o piuttosto soffermarsi sull’area di carisma che promana dai candidati. Carisma di cui, ahimè la Harris, è totalmente sprovvista, come ho detto.

taylor swift annuncia l'endorsement a kamala harris con una foto del suo gatto taylor swift annuncia l'endorsement a kamala harris con una foto del suo gatto

 

L’unico carisma che è entrato in campo, ma solo dopo il dibattito, è stato quello di Taylor Swift, la quale avendone in abbondanza ne ha fatto dono alla piuttosto immeritevole Kamala Harris. Noi che siamo fedeli swifties gliene siamo grati. La democrazia ha un disperato bisogno per sostentarsi di una potente acclamazione, e non solo di argomenti ben costruiti, passati al vaglio dagli esperti.

dibattito tra donald trump e kamala harris 5 dibattito tra donald trump e kamala harris 5 trump kamala harris taylor swift trump kamala harris taylor swift

 

taylor swift 6 taylor swift 6 taylor swift finale us open taylor swift finale us open taylor swift 9 taylor swift 9 donald trump kamala harris donald trump kamala harris

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT – AVVISATE LA MELONA CHE URSULA LE HA RIFILATO UNA SOLA: DA’ A FITTO LA VICEPRESIDENZA ESECUTIVA MA GLI CONCEDE UN PORTAFOGLIO DI SERIE B (E SULLA GESTIONE DEL PNRR LO HA “COMMISSARIATO” METTENDOGLI VICINO IL MASTINO LETTONE DOMBROVSKIS) - LE FORCHE CAUDINE PER IL PENNELLONE SALENTINO SARA' L’AUDIZIONE CON LA COMMISSIONE PARLAMENTARE CHE DOVRA’ VALUTARLO: IL COLLOQUIO E' IN INGLESE, LINGUA CHE FITTO PARLA A SPIZZICHI E BOCCONI - PER PASSARE L'ESAME, SERVIRA’ L’OK DEL PD (GRUPPO PIU' NUMEROSO TRA I SOCIALISTI DEL PSE) - MA I DEM SONO SPACCATI: ALCUNI SPINGONO PER IL NO, DECARO-ZINGARETTI PER IL SÌ, ELLY SCHLEIN TRACCHEGGIA MA SPERA CHE FITTO SI SCHIANTI IN AUDIZIONE PER FARLO SILURARE - IL CONTENTINO AI VERDI CON LE DELEGHE ALLA SPAGNOLA RIBERA E LA CACCIATA DEL “MAESTRINO” BRETON CHE STAVA SULLE PALLE A TUTTI, DA MACRON A URSULA...

CHI FERMERÀ ORCEL NELLA SCALATA A COMMERZBANK? UNICREDIT VUOLE CHIEDERE ALLA BCE IL VIA LIBERA PER PORTARE IL SUO CAPITALE DELL'ISTITUTO TEDESCO AL 30%, SOGLIA LIMITE PER LANCIARE L'OPA – DEUTSCHE BANK POTREBBE RILANCIARE MA HA I CAPITALI PER UNA FAIDA BANCARIA? – IL VERO OSTACOLO PER ORCEL SONO I SINDACATI TEDESCHI, CHE TEMONO UNA PESANTE SFORBICIATA AI POSTI DI LAVORO. ANCHE PERCHÉ LA GERMANIA VIVE UNA CRISI ECONOMICA PESANTE, COME DIMOSTRA IL CASO VOLKSWAGEN, CHE MINACCIA DI FARE FUORI 15 MILA DIPENDENTI…

DAGOREPORT - TUTTI A BACIARE LA PANTOFOLA DEL PRIMO PORTANTINO D'ITALIA, OGGI “RE DELLE CLINICHE” ED EDITORE DEL MELONISMO MEDIATICO, ANTONIO ANGELUCCI: CENA PLACÉE CON OLTRE 200 INVITATI NELLA SUA VILLONA SULL’APPIA ANTICA - LA PRIMA A FESTEGGIARE I PRIMI 80 ANNI È STATA GIORGIA MELONI - SALVINI COCCOLATO DA TUTTI DOPO LA RICHIESTA DI CONDANNA PER IL CASO "OPEN ARMS" - PRESENTI I MINISTRI CROSETTO, SCHILLACI, TAJANI E PIANTEDOSI, ASSENTI INVECE SANTANCHE’ E LOLLOBRIGIDA - PIU' GARRULO CHE MAI MATTEO RENZI. NESSUNO HA AVVISTATO BELPIETRO, CLAUDIO LOTITO E ANDREA GIAMBRUNO - CARFAGNA, SALLUSTI, CERNO, CHIOCCI, RONZULLI, BISIGNANI, LUPI, MALAGO', LUZI ETC.: ECCO CHI C'ERA - FUOCHI D’ARTIFICIO, SIGARI FATTI A MANO E SHOW DELL’ELVIS AL TORTELLO, ALESSANDRO RISTORI, STAR DEL TWIGA

DAGOREPORT - SE LA MELONA NON L'HA PRESO BENE, TAJANI L'HA PRESO MALISSIMO L’INCONTRO TRA MARIO DRAGHI E MARINA BERLUSCONI, ORGANIZZATO DA GIANNI LETTA: NON SOLO NON ERA STATO INVITATO MA ERA STATO TENUTO COMPLETAMENTE ALL'OSCURO - L’EX MONARCHICO DELLA CIOCIARIA TREMA PER I SUOI ORTICELLI, PRESENTI E FUTURI: SE PIER SILVIO ALLE PROSSIME POLITICHE DECIDERA' DI SCENDERE IN CAMPO E PRENDERSI FORZA ITALIA, A LUI NON RESTERA' CHE ANDARE AI GIARDINETTI - E NEL 2029 PIO DESIDERIO DI ESSERE IL PRIMO PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA DI CENTRODESTRA (ALMENO QUESTA E’ LA PROMESSA CHE GLI HA FATTO LA DUCETTA, IN CAMBIO DI NON ROMPERE TROPPO I COJONI A PALAZZO CHIGI)

FLASH! - COME MAI TOTI HA PREFERITO IL PATTEGGIAMENTO, QUINDI AMMETTENDO LA FONDATEZZA DELLE ACCUSE, AL MONUMENTO DI MARTIRE DELLA MAGISTRATURA CRUDELE, CHE ERA L'ASSO NELLA MANICA DEL CENTRODESTRA PER SPERARE DI MANTENERE IL POTERE IN LIGURIA? SEMPLICE: QUANDO, ANZICHE' CANDIDARE LA SUA FEDELISSIMA ILARIA CAVO, MELONI HA SCELTO IL SINDACO DI GENOVA, ANDREA BUCCI, LI HA SFANCULATI - E PER FAR VEDERE CHE TOTI CONTA ANCORA, PRESENTERA' LA PROPRIA LISTA CIVICA PER FAR ELEGGERE L'ADORATA CAVO...