Lorenzo Salvia per il “Corriere della Sera”
Non è un totoministri perché, anche se oggi rischia al Senato sul Mes, il governo Conte è ancora in sella. Non è nemmeno un totorimpasto, perché se qualche pedina si potrà spostare non sembra ancora arrivato il momento.
Ma per gli amanti del genere «chi sale e chi scende» ecco il toto super manager, la lista dei possibili esperti che dovrebbero affiancare il governo per spendere al meglio i soldi in arrivo dall' Unione europea.
Persone di «comprovata capacità manageriale» che, secondo i critici, finirebbero per sostituirsi al governo e infatti sul loro destino ancora non c' è certezza. Ma alcuni nomi cominciano a circolare. Anzi, prima dei nomi circola una regola.
A differenza di quanto sembrava in un primo momento, i super manager non dovrebbero essere pescati tra gli amministratori delegati delle grandi aziende pubbliche, dall' Eni all' Enel. Avranno un ruolo fondamentale, quelle società. Ma senza mettere in prima linea i loro top manager, anche perché questa commistione di ruoli non sarebbe stata gradita dalla Commissione europea, che vigila sul Recovery fund . Ma i nomi?
Siamo ancora ai primi passi, nessuno è stato contattato formalmente perché prima di bruciare qualcuno bisogna raggiungere l' accordo tra tutte le parti in causa. Ma tra quelli che circolano con più energia c' è Riccardo Cristadoro, consigliere economico di Giuseppe Conte, che lo ha pescato dalla Banca d' Italia. A lui potrebbe andare quel ruolo di coordinatore dei responsabili dei singoli settori che finirebbe per essere l' anello di congiunzione tra i super manager e il governo.
Poi c' è un nome forse a sorpresa, quello di Fabrizio Barca. Potrebbe essere lui a coordinare i progetti nell' area coesione sociale e territoriale, visto il suo passato da ministro della Coesione con il governo Monti, direttore del dipartimento della coesione del ministero del Tesoro, esperto del tema all' Ocse e autore di un rapporto indipendente, sempre sulla coesione, per la Commissione europea. Una delle massime autorità in materia, insomma. Ma non è detto che sia disponibile. In alternativa c' è Massimo Sabatini, direttore dell' Agenzia della coesione territoriale, l' ente che funziona da supporto per i programmi di spesa dei fondi comunitari.
Per l' area università e ricerca sono due i nomi che girano, tutti e due ex presidenti della Crui, la conferenza dei rettori. Il primo è Stefano Paleari, ex rettore a Bergamo, che è stato anche commissario per Alitalia. L' altro, che sembra avere qualche chance in più, è Marco Mancini, ex rettore dell' Università di Viterbo, oggi al ministero dell' Istruzione a capo del dipartimento che si occupa di ricerca.
Sul capitolo mobilità sostenibile uno dei curriculum al vaglio è quello di Paolo Tedesco, mobility manager di Sogei, controllata dal ministero dell' Economia. E soprattutto presidente di Aitmm, l' associazione italiana dei mobility manager. La caccia è solo all' inizio, di nomi ne arriveranno ancora. E serviranno anche nomi di donne, per garantire la parità di genere.