MANOVRA:MELONI A SINDACATI,OBIETTIVO CRESCITA,NON CONSENSO
GIORGIA MELONI INCONTRA I SINDACATI
(ANSA) - "Abbiamo concentrato le risorse su alcune priorità fondamentali" tenendo "i conti in ordine e concentrandoci su una prospettiva di crescita" pur "nel contesto internazionale tutt'altro che facile".
"Un cambio di passo rispetto all'approccio che troppe volte abbiamo visto in passato, quando si è preferito adottare misure più utili a raccogliere consenso nell'immediato che a gettare le basi per una crescita duratura, scaricando il costo di quelle misure su chi sarebbe venuto dopo. Come noi, che raccogliamo la grave eredità di debiti che gravano come un macigno sui conti pubblici". Così la premier Giorgia Meloni ai sindacati nell'incontro di oggi.
MANOVRA:MELONI,SENZA SUPERBONUS AVREMMO RADDOPPIATO MISURE
GIORGIA MELONI INCONTRA I SINDACATI
(ANSA) - "Trenta miliardi è il valore complessivo di questa manovra di bilancio; 38 sono i miliardi che, solo nel 2025, costerà alla casse pubbliche il Superbonus varato dal Governo Conte 2 per ristrutturare meno del 4% degli immobili residenziali italiani, prevalentemente seconde e terze case, cioè soldi dei quali ha beneficiato soprattutto chi stava meglio.
La più grande operazione di redistribuzione regressiva del reddito nella storia d'Italia. Con le stesse risorse, qualsiasi provvedimento di questa legge di bilancio avrebbe potuto essere più che raddoppiato".
GIORGIA MELONI AL CONSIGLIO EUROPEO INFORMALE DI BUDAPEST - FOTO LAPRESSE.
Lo ha detto la premier Giorgia Meloni ai sindacati durante l'incontro a Palazzo Chigi. "Vale per la sanità, per i contratti pubblici, per la scuola, per l'aumento dei salari etc. So che anche su questo alcuni di voi non sono d'accordo, avendo difeso la misura del superbonus e contestato le nostre correzioni al provvedimento, ma lo dico per chiarire il quadro nel quale operiamo", ha aggiunto.
MANOVRA: MELONI, 'DA BOMBARDIERI CALCOLATRICE, BENE FATE CONTI ANCHE VOI, CON ME FSN SALEì
(Adnkronos) - "Dopo la confusione che ho fatto a Porta a porta, sono contenta che Bombardieri mi abbia portato una calcolatrice, così potrà fare anche lui questo rapido calcolo. Quando questo governo si è insediato, nel 2022, il Fondo sanitario nazionale era di 126 miliardi. Nel 2025 raggiungerà la cifra record di 136,5 mld. Questo vuol dire che, in due anni, il Fondo sanitario è aumentato di 10,5 miliardi di euro. Nel 2026 il fondo crescerà ancora e arriverà a 140,6 mld. La spesa sanitaria non aumenta solamente in termini assoluti, ma anche come spesa pro-capite, anche tenendo conto dell'inflazione". Così la premier Giorgia Meloni durante l'incontro sulla manovra con le sigle sindacali, a Palazzo Chigi.
LA SALA DEGLI SPECCHI DI PALAZZO CHIGI - VIGNETTA BY GIANNELLI
MELONI, INCREMENTO RECORD DEI RECUPERI DA EVASIONE FISCALE
(ANSA) - "A proposito di entrate fiscali, vorrei sottolineare una cosa che mi rende particolarmente fiera, ovvero la riforma fiscale che stiamo progressivamente attuando, improntata sul necessario riequilibrio del rapporto tra Stato e cittadini di cui molte volte abbiamo parlato e che, come detto, ha iniziato a dare i primi effetti: infatti, registriamo da una parte un incremento record delle entrate tributarie e dall'altra un incremento record delle somme recuperate all'evasione fiscale". Lo ha detto la premier Giorgia Meloni, a quanto si apprende, durante l'incontro fra governo e sindacati sulla manovra.
MELONI, NESSUNA RIVOLTA SOCIALE QUANDO SI AIUTAVANO BANCHE
(ANSA) - "Il ministro Giorgetti sarà più puntuale di me, ma io ci tengo a dire che la solidità, la credibilità e il coraggio di questo Governo hanno consentito di poter far partecipare banche e assicurazioni alla copertura della legge di bilancio". Lo ha detto la premier Giorgia Meloni, a quanto si apprende, durante l'incontro fra governo e sindacati sulla manovra, parlando delle coperture con cui sono finanziate le misure. Per Meloni è "un grande cambiamento rispetto al passato, quando invece con la legge di bilancio si trovavano le risorse per sostenere banche e assicurazioni, e nessuno invocava la rivolta sociale".
GIORGIA MELONI CON LA CALCOLATRICE A PORTA A PORTA
"Per il resto - ha aggiunto nel suo intervento introduttivo - ci sono misure di contenimento dei costi dei Ministeri, maggiori entrate fiscali derivanti anche da lotta all'evasione e una parte di deficit aggiuntivo, che possiamo permetterci in virtù della gestione oculata che abbiamo avuto nei primi due anni di governo".
MELONI, NOSTRA INTENZIONE INTERVENIRE ANCORA SU IRPEF
(ANSA) - "In materia di imposte viene reso strutturale il passaggio da quattro a tre aliquote Irpef, con l'accorpamento dei primi due scaglioni di reddito. È chiaramente intenzione del governo intervenire anche sullo scaglione di reddito successivo, ma questo dipenderà ovviamente dalle risorse che avremo a disposizione e che arriveranno anche alla chiusura del concordato preventivo". Lo ha detto la premier Giorgia Meloni durante l'incontro con i sindacati.
TACHIBURINA - MEME BY 50 SFUMATURE DI CATTIVERIA
"Anche stavolta abbiamo deciso di concentrare le risorse su alcune priorità: il sostegno ai redditi medio-bassi, il sostegno al lavoro, gli incentivi alle famiglie con figli, la riduzione della pressione fiscale, l'aumento delle risorse nella sanità e il rinnovo dei contratti dei dipendenti pubblici.
Abbiamo deciso di confermare e potenziare le principali misure introdotte negli anni precedenti, in particolare relative al mondo del lavoro e al sostegno alla famiglia, rendendone alcune strutturali, come peraltro veniva richiesto soprattutto dalle organizzazioni sindacali", ha spiegato Meloni.
"Mi riferisco, in particolare, al taglio del cuneo fiscale. Ricordo che, quando siamo arrivati al governo due anni fa, molti sostenevano che non saremmo stati in grado di confermare il taglio del cuneo contributivo in scadenza al 31 dicembre 2022. Invece, non solo lo abbiamo confermato, ma a metà 2023 lo abbiamo fortemente potenziato, confermandolo poi con la legge di bilancio 2024.
Ora, con la nuova manovra, lo rendiamo strutturale e ne ampliamo i benefici ai circa 1,3 milioni di lavoratori con redditi tra 35 a 40mila euro annui, seppure con un decalage, anche qui rispondendo a una tematica che era stata correttamente posta dai sindacati sulla evidente discriminazione dei lavoratori che guadagnavano pochi euro in più di altri ma, a differenza di quegli altri, non beneficiavano del taglio del cuneo.
Come sapete, inoltre, non si interviene più sull'aspetto contributivo, ma su quello fiscale, e questo ci consente anche di ottenere un altro vantaggio, ovvero evitare il rischio che parte del taglio potesse causare un incremento della pressione fiscale.
giorgia meloni al consiglio europeo informale di budapest 14
Differenziamo anche la modalità di fruizione a seconda del reddito. Ai lavoratori dipendenti con reddito complessivo non superiore a 20.000 euro, è stato riconosciuto un bonus; ai soggetti che, invece, hanno un reddito complessivo dai 20.000 a 40.000 euro è stata riconosciuta un'ulteriore detrazione dall'imposta lorda. L'effetto per il lavoratore in busta paga rimane lo stesso. Confermiamo l'esonero contributivo per le mamme lavoratrici dipendenti con almeno due figli. Ed estendiamo questa misura anche alle lavoratrici autonome (escluso coloro che hanno optato per il regime forfettario), che percepiscono reddito d'impresa o di lavoro autonomo", ha aggiunto.
MELONI, 'IN MANOVRA BONUS EDILIZI GESTITI CON BUON SENSO'
MEME SU GIUSEPPE CONTE E SUPERBONUS BY USBERGO
(ANSA) - "Capitolo Superbonus e bonus edilizi. I bonus edilizi vengono gestiti con buon senso". Lo ha detto la premier Giorgia Meloni, a quanto si apprende, durante l'incontro fra governo e sindacati sulla manovra. "Si distingue tra prima casa e seconda casa: il bonus ristrutturazioni - ha ricordato la presidente del Consiglio nel suo intervento introduttivo - viene confermato al 50% sulla prima casa mentre scende al 36% dalla seconda casa in poi. Per quanto riguarda il Superbonus, si prevede, anche per le spese effettuate nel 2023, la possibilità di spalmare su dieci anni i crediti legati al 110%, così da tutelare i contribuenti che avrebbero rischiato di perdere la quota di detrazioni non utilizzata nell'anno".
MELONI, PENSIONI MINIME RIVALUTATE OLTRE L'INFLAZIONE PER 2 ANNI
GIORGIA MELONI CON LA CALCOLATRICE A PORTA A PORTA MANOVRA
(ANSA) - "Anche nel 2025 e nel 2026, come nei due anni precedenti, le pensioni minime saranno rivalutate oltre il livello di inflazione indicato dall'Istat. Le norme riguardanti le uscite anticipate dal lavoro restano pressoché immutate".
Lo ha detto la premier Giorgia Meloni, a quanto si apprende, durante l'incontro fra governo e sindacati sulla manovra, parlando del capitolo pensioni. "Per il rinnovo dei contratti pubblici - ha aggiunto - la manovra prevede uno stanziamento di 4,4 miliardi di euro nel triennio 2025-2027. Per la prima volta, non solo lo stanziamento viene previsto in anticipo rispetto alla scadenza del periodo di riferimento del rinnovo (2025-2027), ma copre ben due trienni di rinnovi (sino al 2030)".
nicola fratoianni giuseppe conte - vignetta by osho ANTONIO TAJANI E L ADDIO AL SUPERBONUS - VIGNETTA DI GIANNELLI GIORGIA MELONI IN VERSIONE TRUMP - VIGNETTA BY MANNELLI PER IL FATTO QUOTIDIANO