"Posso toccarmi il pacco mentre vi parlo? Tu sei fidanzata? Vuoi entrare nel nostro gruppo? Facciamo le threesome, si scopa" I nuovi fuorionda di Giambruno pic.twitter.com/eQPBnsiWyR
— Il Grande Flagello (@grande_flagello) October 19, 2023
Vittorio Sgarbi per “il Giornale” - Estratto
Sarebbe stato impensabile, qualche anno fa, un congedo come quello di Giorgia Meloni dal suo compagno, scoperto in flagrante fuori onda da Striscia la notizia, dopo aver condiviso sentimenti e divertimenti, amandosi e giocando con caratteri e gusti inevitabilmente compatibili, anche se con ruoli impari.
Come credere che lei non ne conoscesse il temperamento e, per scoprirlo, abbia dovuto aspettarne un’esibizione televisiva rubata? Che fino a quel momento Giambruno non si fosse rivelato?
Evidentemente il costume è cambiato, e anche i rapporti tradizionali subiscono mutamenti. Con l’uomo, più debole, che viene licenziato platealmente e senza preavviso. Una storia si interrompe per colpi di scena e la sfera privata diventa spazio pubblico, ci riguarda anche se non lo vogliamo. Non ci interessano solo gli atti della presidente del Consiglio, ma anche i sentimenti e le insofferenze che si manifestano attraverso messaggi sui social e agenzie.
ANDREA GIAMBRUNO - GIORGIA MELONI - FOTO DI CHI
Giambruno non è stato elegante, ma giocava; e la prima a conoscerlo, e a condividerne il temperamento allegro e guascone, era certamente la sua compagna. Era difficile difenderlo, ma certamente non ha tradito un patto d’amore, tant’è che nel messaggio che la premier ha consegnato ai social gli è stata confermata l’amicizia. Ha involontariamente rivelato la sua natura, nota a lei sola.
Prendere le distanze da lui, tradito dalla televisione in cui gioca, è crudele, ma si può capire: non per la donna, complice, ma per la presidente del Consiglio, che non se lo può permettere. I rapporti cambiano, e la sfera del privato non è più esclusiva. Non sono più Giorgia e Andrea. E lui sembra non averlo capito. Non si può più giocare in due. E il «sessismo» è un nuovo reato.
striscia la notizia i fuorionda di andrea giambruno 2
Quando mancano le idee nascono parole nuove. Ai tempi dei miei genitori non esisteva la parola «femminista» e, conseguentemente, neanche la parola «maschilista». Con il tempo se ne è capito il significato: volevano dire non solo la fine della famiglia, ma il rovesciamento dei ruoli. Ciò che nella mitologia erano Hermes e Hestia, cioè la condizione dell’uomo e quella della donna in una società organizzata sulle diverse responsabilità, è diventata una lotta delle donne per conquistare spazi «esterni» che non erano mai stati preclusi né interdetti, ma limitati alla capacità e alla vitalità di alcune donne.
Mia madre era più forte di mio padre, e non è mai stata femminista. Era una donna coraggiosa. Non che mio padre non lo fosse, ma era più contenuto o trattenuto, era meno audace. Il problema era caratteriale, ma il femminismo impose un rovesciamento dei ruoli e un combattimento per conquistare spazi storicamente occupati dai maschi. Infatti la storia è in parte mutata: le donne hanno occupato quegli spazi, e sempre più le famiglie si sono dissolte.
Neppure l’adulterio, formidabile correttivo alla malformazione del matrimonio, era più sufficiente e - con il femminismo - iniziò l’era del divorzio. A prevalente vantaggio delle donne.
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EGITTO - GIORGIA MELONI E LE DOMANDE SULLA FINE DELLA STORIA CON ANDREA GIAMBRUNO
«Sessista» è prevalentemente un maschio che parla di una donna in termini sessuali, ovvero con riferimento al piacere fisico o al desiderio o all’avvenenza o alla sensualità determinata dalla visione di una donna. Mancando il riferimento al sesso del «sessista», l’orrido neologismo dovrebbe valere anche per il desiderio o il piacere di una donna, per la sua dichiarata attrazione per un maschio, per i suoi ragionamenti sulla bellezza o sulla prestanza di un uomo.
L’inconsistenza della parola si mostra proprio in questo. Una donna che si innamora del sesso di un uomo non è sessista. Non lo è, come invece dovrebbe esserlo, una pornostar, e non lo è neanche una femme fatale, ovvero una seduttrice, categoria che sembra estinta. «Sessista» sono io se parlo delle donne che ho conosciuto e perfino se parlo della mia prostata, che comporta alcune, perfino comiche, limitazioni.
meme sulla separazione tra giorgia meloni e andrea giambruno 13
Sessista è, in forma caricaturale e ridicola, il Pasquale Ametrano di Verdone. La conseguenza è che non si può scherzare, e lo dimostra, esemplarmente, il caso Giambruno. Evidentemente ignaro della congiura delle parole che incollano chiunque pensi di poter fare battute sul sesso, oggi improponibili, alla sua minorità. E lo fanno colpevole anche dello scherzo. Finito il gioco, finito il divertimento, finita l’ironia. Essere ridicoli non è né un alibi, né una giustificazione. Sarebbe inimmaginabile oggi l’umorismo che rese celebre il Gastone di Petrolini: «Gastone, sei del cinema il padrone. Gastone, ho le donne a profusione e ne faccio collezione».
E, come è già accaduto con il finale rovesciato della Carmen, presto, non essendo emendabile, sarà irrappresentabile il Don Giovanni di Mozart, soprattutto l’aria «Madamina il catalogo è questo», in cui si elencano gli amori del padrone, dalle 640 in Italia alle 1300 in Spagna, tra contadine e baronesse, bionde e brune, grassotte e piccine, «purché porti la gonnella».
vittorio sgarbi travestito da brigante 3 striscia la notizia i fuorionda di andrea giambruno 6 GIORGIA MELONI ANDREA GIAMBRUNO - MEME BY GRANDE FLAGELLO THE THREESOME OF LIFE - LA SEPARAZIONE TRA GIORGIA MELONI E ANDREA GIAMBRUNO VISTA DA EMILIANO CARLI
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