Annalisa Cuzzocrea per “la Repubblica”
matteo salvini come donald trump 1
La mossa del leader della Lega per dimostrare la sua vicinanza alle posizioni di Donald Trump Roma La Lega invita alla «prudenza» sulla nuova via della Seta. E lo fa con parole che al Movimento 5 Stelle e al suo capo Luigi Di Maio appaiono un altolà, lanciato quando ormai manca poco alla firma del Memorandum of undestanding preparato dal ministero dello Sviluppo economico per aderire all' iniziativa cinese. «Se si tratta di aiutare imprese italiane a investire all' estero siamo disponibili a ragionare con chiunque - ha avvisato ieri Matteo Salvini - ma se si tratta di colonizzare l' Italia e le sue imprese da parte di potenze straniere, no. E il trattamento dei dati sensibili è interesse nazionale ».
Il ministro dell' Interno si riferisce al possibile ingresso di Huawei nell' affare del 5 G, una questione delicata che secondo il Mise sarebbe comunque fuori dall' accordo che il presidente del Consiglio Giuseppe Conte è pronto a firmare durante la visita di Xi Jinping in Italia, il prossimo 23 marzo. Ma non solo: «Facciamo parte di un' alleanza che prevede che la difesa dei dati sensibili e della sicurezza dei singoli prevalga sul mero interesse economico » , continua Salvini.
Facendo quindi un esplicito riferimento agli Stati Uniti, manifestamente ostili all' idea che il nostro sia il primo Paese del G7 ad aderire all' immenso corridoio euroasiatico progettato da Pechino. Il segretario della Lega vuole dimostrare all' amministrazione Trump di tenere bene in conto le sue preoccupazioni. Per questo, ha già fatto sapere al Quirinale che il 22 marzo diserterà il pranzo in onore del presidente cinese. Sarà in Basilicata. In più, il Carroccio potrebbe portare in Consiglio dei ministri una norma che cerchi di ostacolare o comunque ritardare l' intesa.
Palazzo Chigi fa sapere di voler andare avanti, di aver tenuto in conto tutte le esigenze di sicurezza e compatibilità con gli interessi italiani ed europei. Soprattutto, di non considerare l' accordo un modo per mettere in discussione la collocazione euro-atlantica del nostro Paese. La questione è economica: l' intento è quello di aumentare gli investimenti cinesi in Italia, che oggi valgono 22 miliardi di euro contro i 40, ad esempio, della sola Svizzera.
matteo salvini come donald trump
Agli alleati però non sembra bastare. Nonostante il capo politico M5S e i suoi si sentano protetti dall' ombrello del Quirinale, informato dei vari passaggi, e ricordino come fu lo stesso Sergio Mattarella - nella sua visita del febbraio 2017 - a invitare la Cina a investire in Italia.
manlio di stefano e beppe grillo
Manlio Di Stefano ( M5S) ribatte allo scetticismo di Salvini e Giorgetti: « Strano che avendo accesso a tutti i dati, visto che il loro sottosegretario Geraci ha portato avanti la contrattazione, si sveglino oggi dopo che gli Stati Uniti hanno fatto un tweet» . Il sottosegretario agli Esteri è convinto che quella degli alleati sia una tattica per ingraziarsi Donald Trump.
michele geraci sottosegretario allo sviluppo economico
Per altro tardiva. Dal canto suo, Michele Geraci, sottosegretario al Mise voluto dalla Lega, cerca di rassicurare: « Stiamo lavorando affinché le nostre aziende possano avere miglior accesso al mercato cinese e per attrarre quegli investimenti che portano crescita e impiego sul territorio, senza in nessun modo aprire la porta a investimenti predatori. È per questo che preferiamo greenfield ( gli investimenti in cose che prima non c' erano, ndr) e continueremo a usare il golden power, che permette di bloccare operazioni contro l' interesse nazionale. Io stesso sono da anni sostenitore di un meccanismo di screening che tuteli gli interessi strategici». Rassicurazioni che non placano Salvini: la firma del memorandum tra dieci giorni, a questo punto, non è affatto scontata.
michele geraci giuseppe conte giorgetti aquilanti LUIGI DI MAIO IN CINA CON MICHELE GERACI michele geraci giorgio napolitano mario monti luigi di maio kim jong un luigi di maio versione stalin