Estratto dell’articolo di Paolo Conti per www.corriere.it
Storia di un libro ormai pronto, di una prefazione altrettanto pronta. E di una prefazione sospesa. Due giornalisti- scrittori fratelli, ovvero Alberto e Giancarlo Mazzuca, hanno consegnato alla società editrice Baldini +Castoldi (che fa parte del gruppo editoriale presieduto da Elisabetta Sgarbi) un volume intitolato «Le due voci. La nascita del pensiero culturale di destra».
Di fatto un libro prezzoliniano, nel senso di Giuseppe Prezzolini […]. Prezzolini fu il maestro di Indro Montanelli. E proprio Montanelli, il 22 marzo 1994, fondò la sua «Voce» richiamandosi esplicitamente a quel retaggio culturale ed ebbe come vicedirettore Giancarlo Mazzuca. Spiega l’interessato: «Con Alberto abbiamo deciso di ricostruire queste due storie, in occasione del quarantesimo anniversario della fondazione della “Voce” montanelliana […]».
[…] E qui arriviamo al nodo della prefazione. Ancora Giancarlo Mazzuca: «In Italia, il massimo esperto di Prezzolini è sicuramente Gennaro Sangiuliano, e sicuramente tutto questo si sapeva ben prima che diventasse ministro della Cultura. Abbiamo pensato quindi di chiedergli una prefazione, certamente come biografo ed esperto di Prezzolini.
vittorio sgarbi gennaro sangiuliano
Ma abbiamo saputo che la casa editrice aveva deciso di non pubblicare la prefazione». E qui Giancarlo Mazzuca […] ferma. In questi giorni è esploso il caso Sgarbi, inteso come Vittorio il sottosegretario, che ha annunciato le dimissioni (senza ancora formalizzarle) in aperta e durissima polemica col ministro Sangiuliano dopo la sentenza dell’Agcom. E sono stati in tanti a collegare i due fatti a causa del legame tra fratelli (Elisabetta editrice de La Nave di Teseo- Baldini+Castoldi). I toni di Vittorio Sgarbi sono stati particolarmente accesi verso il suo quasi ex ministro.
[…] Ma Elisabetta Sgarbi ha una sua spiegazione editoriale e non politica: «Abbiamo ritenuto di non pubblicare la prefazione del ministro Sangiuliano nel libro di Giancarlo e Alberto Mazzucca, per un motivo molto semplice. Il libro racconta la destra culturale italiana che ha ragioni storiche e letterarie che meritano di essere approfondite.
Quando mi è stata proposta la prefazione di Gennaro Sangiuliano […] che ha studiato questi temi, ho pensato che questo testo, indicato in copertina, avrebbe indotto il lettore a ricadere nell’equivoco che il libro intendeva, al contrario, sovvertire: identificare la destra culturale, conservatrice, con la destra politica e, magari, di (attuale) governo».
Quindi, aggiunge Elisabetta Sgarbi, «Nulla di personale, giacché conosco Sangiuliano da prima che diventasse ministro, ma per motivi di opportunità, dato che per il grande pubblico oggi è il ministro della Cultura del governo Meloni». E qui Elisabetta Sgarbi conclude parlando solo del futuro del libro: «Le ragioni personali , semmai, sarebbero intervenute se io, per “quieto vivere”, avessi lasciato correre, omettendo quello che credo sia il bene del libro che mi accingo a pubblicare. […] confido che queste polemiche aiutino la visibilità di questo quarto libro dei fratelli Mazzucca con la Baldini + Castoldi.» A questo punto non resta che attendere il libro e rileggere le vicende di Prezzolini e di Montanelli.
GIUSEPPE PREZZOLINI 4 sgarbi sangiuliano VITTORIO SGARBI E GENNARO SANGIULIANO GENNARO SANGIULIANO E VITTORIO SGARBI GIUSEPPE PREZZOLINI COVER LIBRO SANGIULIANO