SIAMO ALL’ARMAGEDDON TRA GOVERNO E GIUDICI - “DA MELONI UN ATTACCO ALL’AUTONOMIA DELLA MAGISTRATURA” - AL CSM I CONSIGLIERI TOGATI CHIEDONO L’APERTURA DI UNA PRATICA A TUTELA DI IOLANDA APOSTOLICO, LA GIUDICE DI CATANIA CHE HA DISAPPLICATO IL DECRETO SULL’IMMIGRAZIONE - “L'ACCUSA AI MAGISTRATI DI ESSERE 'NEMICI DELLA SICUREZZA DELLA NAZIONE  E DI SCAGLIARSI CONTRO I PROVVEDIMENTI DI UN GOVERNO DEMOCRATICAMENTE ELETTO' PONE IN DISCUSSIONE LA FUNZIONE STESSA DELLA GIURISDIZIONE IN UNO STATO DI DIRITTO". NEL DOCUMENTO, INOLTRE, SI CENSURA LA "GRAVE DELEGITTIMAZIONE..."

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GIORGIA MELONI GIORGIA MELONI

(ANSA) Una raccolta di firme per l'apertura di una pratica a tutela della giudice di Catania Iolanda Apostolico, finita nella bufera per non aver confermato il trattenimento di tre migranti richiedenti asilo nei Cpr, è in corso al Csm. Per ora sono una decina i consiglieri che l'hanno sottoscritta. Nel documento si parla di "autentici attacchi all'autonomia della magistratura" venuti da esponenti della maggioranza e "persino" dalla presidente del Consiglio. Nel documento, inoltre, si censura la "grave delegittimazione professionale" di cui è stata oggetto la magistrata. 

 

 

IOLANDA APOSTOLICO IOLANDA APOSTOLICO

"Un provvedimento giudiziario in materia di protezione internazionale, emesso da un magistrato della sezione specializzata in materia di immigrazione del Tribunale di Catania, è oggetto fin da ieri di dichiarazioni da parte di esponenti della maggioranza parlamentare e persino del Presidente del Consiglio che, per modi e contenuti, si traducono in autentici attacchi all'autonomia della magistratura", si legge nel documento che l'ANSA ha avuto modo di visionare

 

"A prescindere da ogni valutazione nel merito dell'atto in questione, l'accusa ai magistrati, con riferimento al contenuto di un provvedimento giurisdizionale, di essere 'nemici della sicurezza della Nazione (...) un ostacolo alla difesa dell'ordine pubblico (...e di) scagliarsi contro i provvedimenti di un Governo democraticamente eletto' pone in discussione la funzione stessa della giurisdizione in uno Stato di diritto", sottolinea ancora il testo. "Nel contempo queste dichiarazioni, realizzando una grave delegittimazione professionale del giudice estensore dell'ordinanza, espongono lo stesso a indebiti attacchi mediatici aventi a oggetto la sua sfera personale", osservano i firmatari che concludono il documento con la richiesta di aprire "con la massima urgenza" una pratica a tutela. (ANSA).

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