BENJAMIN NETANYAHU ANNUNCIA LA MORTE DI YAHYA SINWAR
MO: CAPO MOSSAD RESTA A DOHA PER POSSIBILE RIPRESA NEGOZIATI
(Adnkronos) - Il capo del Mossad, David Barnea, è rimasto in Qatar dopo l'incontro notturno tra le parti in merito a un possibile accordo sugli ostaggi. Le parti stanno valutando un'eventuale ripresa delle trattative. Il capo dell'agenzia di intelligence israeliana e il capo della Cia hanno incontrato il primo ministro in a Doha nella speranza di far progredire i negoziati.
NETANYAHU CONTESTATO DAI PARENTI DELLE VITTIME "VERGOGNATI". L'OFFERTA DI AL SISI PER LA TREGUA
Estratto dell'articolo di Fabiana Magrì per "La Stampa"
MEME SULLA RISPOSTA ISRAELIANA ALL ATTACCO IRANIANO
Due parole. «Mishpachot iacharot» («famiglie care»). Poi i fischi e le proteste di quei parenti arrivati al colmo del lutto e della rabbia, gelano Benjamin Netanyahu sull'incipit del suo intervento alla commemorazione (secondo il calendario ebraico) per le vittime del massacro di Hamas del 7 ottobre dell'anno scorso. «Vergogna!». Per lunghi minuti il premier resta muto (imbarazzato? infastidito?), in piedi dietro al leggio, a prendersi gli insulti di chi gli grida addosso di aver avuto il «padre assassinato» e il «figlio abbandonato» da 388 giorni, ostaggio di Hamas.
benjamin netanyahu yoav gallant e i militari israeliani - attacco all'iran
[…] Dopo che i provocatori vengono allontanati dalle forze dell'ordine, il primo ministro più longevo della storia di Israele, che sta guidando il Paese nella sua campagna militare più lunga di sempre, riprende confidenza e il discorso. Ringrazia e si congratula con «tutti i nostri soldati e comandanti di Tsahal e delle forze di sicurezza» che hanno collaborato all'operazione "Giorni del pentimento" contro l'Iran.
[…] Netanyahu dà "kavod" (onore e rispetto, in ebraico) a tutti. Tranne a uno. Il ministro della Difesa, la sua spina nel fianco Yoav Gallant, il ribelle, la voce controcorrente nel suo esecutivo, l'illicenziabile. L'unico rappresentante del governo attuale con cui l'amministrazione Biden sente di parlare la stessa lingua. E quando tocca a Gallant intervenire alla cerimonia di Stato, la distanza tra i due si manifesta ancora una volta.
Certo, anche il capo della Kirya conferma che, con il suo attacco «preciso, letale e sorprendente» all'Iran, lo Stato ebraico ha inviato il messaggio chiaro che «il lungo braccio di Israele raggiungerà chiunque tenti di farci del male». E sostiene […] che Hamas ed Hezbollah sono stati scossi nelle fondamenta e non rappresentano più «uno strumento efficace nelle mani dell'Iran».
Tuttavia, in funzione anti Bibi, sottolinea che non tutti gli obiettivi possono essere raggiunti tramite la forza militare. «Riportare gli ostaggi alle loro case richiede dolorosi compromessi», sancisce Gallant. E lo dice nel mezzo degli sforzi compiuti da Usa, Egitto e Qatar per ricomporre i pezzi dei colloqui tra Israele e Hamas e raggiungere un'intesa per un cessate il fuoco, più o meno temporaneo, e per la liberazione degli ostaggi israeliani.
I SOLDATI ISRAELIANI DAVANTI AL CADAVERE DI YAHYA SINWAR A RAFAH
Il Cairo ha proposto una tregua di due giorni per consentire lo scambio di quattro rapiti per alcuni palestinesi prigionieri nelle carceri israeliane. Ma una fonte di Hamas, parlando con il canale saudita Asharq News, preannuncia una proposta di accordo "all in": fine della guerra, ritiro delle truppe israeliane dalla Striscia, scarcerazione di un certo numero di detenuti palestinesi, rilascio di tutti gli ostaggi israeliani in una volta sola. Di fatto, nessuna novità.
baci e abbracci tra ismail haniyeh e yahya sinwar 6
Il che fa presagire che anche l'esito della trattativa non sarà diverso, con queste premesse. A nulla ha portato il tentativo di Israele, la scorsa settimana, di offrire un cessate il fuoco di due settimane per riportare a casa cinque ostaggi, presumibilmente vivi.
Se la dovranno vedere, in queste ore a Doha, il capo del Mossad, David Barnea, il direttore della Cia, Bill Burns, e il padrone di casa, il primo ministro qatariota, Mohammed bin Abdulrahman Al-Thani. Mentre si deposita la polvere sull'attacco di Israele all'Iran, a sollevarsi sono le prime dichiarazioni che offrono un'indicazione di dove il conflitto nella regione allargata potrebbe andare.
Nei suoi primi commenti pubblici dalla notte tra venerdì e sabato, la Guida suprema, l'ayatollah Ali Khamenei, tramite l'agenzia di stampa statale Irna, giudica quello di Israele «un errore di calcolo» e suggerisce che gli attacchi «non dovrebbero essere né minimizzati né esagerati».
La deterrenza è un potere che non si ripristina facilmente, soprattutto dopo una batosta come quella del 7 ottobre e dopo una guerra di logoramento che va avanti da oltre un anno. Il presidente Masoud Pezeshkian promette una «risposta appropriata». […]
BENJAMIN NETANYAHU - MEME BY EDOARDO BARALDI MEME SUL CAMPO LARGO BY OSHO ANTONIO TAJANI BENJAMIN NETANYAHU Yahya Sinwar IL PRESUNTO CADAVERE DI YAYA SINWAR