Almeno quaranta deputati, forse qualcuno in più, e undici senatori. Sono questi i primi numeri del nascente gruppo parlamentare che fa riferimento al ministro degli Esteri Luigi Di Maio e che potrebbe essere presentato nelle prossime ore col nome di "Insieme per il futuro".
La scissione più dolorosa dentro i 5 Stelle sta prendendo corpo in queste ore, dopo le liti e le accuse incrociate andate in scena in questi giorni e prima dell'arrivo di Beppe Grillo a Roma previto per giovedì. Hanno fretta i deputati e i senatori vicini all'ex capo politico del Movimento e vogliono cogliere al volo l'occasione che offre il complesso dibattito sull'Ucraina in vista del Consiglio europeo di metà settimana.
In queste ore a Montecitorio e Palazzo Madama i parlamentari "diamaiani" stanno raccogliendo le firme e informando i rispettivi (quasi ex) capigruppo dell'intenzione di sganciarsi per formare i nuovi gruppi. Nessun problema per i numeri: i venti deputati necessari alla Camera per formare un gruppo sono ampiamente superati. Sarebbero almeno 40, forse addirittura 40, i membri di Montecitorio pronti a passare con Di Maio. Tra questi si fanno i nomi di Gianluca Vacca, Sergio Battelli, Alberto Manca, Caterina Licatini, Luigi Iovino, Vincenzo Caso, Davide Serritella, Daniele Del Grosso, Paola Deiana e Filippo Gallinella. Anche la deputata Elisabetta Barbuto starebbe accarezzando l'idea di lasciare il Movimento per seguire Di Maio, che la scelse candidandola al collegio uninominale di Crotone.
Diverso il discorso a Palazzo Madama dove per formare un gruppo servono non solo almeno 10 senatori ma anche un "simbolo" di un partito presente alle ultime elezioni. In questo caso, a venire in soccorso a Di Maio, sarebbe Bruno Tabacci che "presterebbe" il suo simbolo per consentire alla pattuglia di senatori ex 5S di costituirsi in organismo parlamentare. Al Senato i nomi che circolano sono quelli di Emiliano Fenu, Fabrizio Trentacoste e Antonella Campagna, oltre a quelli di Vincenzo Presutto, Primo Di Nicola e Simona Nocerino.
A seguire il ministro degli Esteri sarebbero anche altri 5 rappresentanti del governo: oltre al titolare della Farnesina ci sarebbero il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri, la sottosegretaria al Mef, Laura Castelli, il sottosegretario agli Esteri, Manlio Di Stefano, quella alla Giustizia, Anna Macina, e la sottosegretaria al Sud Dalila Nesci.
A questo punto, oltre ai prevedibili contraccolpi per il governo, si assottigli notevolmente il gruppo dei 5 Stelle che nel 2018 era arrivato forte di numeri consistenti: attualmente tra Camera e Senato i grillini sono 227. Nell'ipotesi "peggiore" potrebbero perdere almeno una cinquantina di parlamentari arrivando sotto i 180. A quel punto, nei due rami del Parlamento, i 5 Stelle dovrebbero cedere "lo scettro" di gruppo più numeroso alla Lega di Matteo Salvini