Estratto dell’articolo di Matteo Pucciarelli per “la Repubblica”
Intervista pubblica, domanda per Elly Schlein: «Il presidente tedesco Olaf Scholz ha rinviato di cinque anni l’obiettivo del 2 per cento del Pil di spesa militare concordato con la Nato, condivide?». Risposta secca e convinta: «Sì».
Venerdì sera: la segretaria del Pd è a “Fornaci rosse” di Vicenza, decima edizione di una festa nata dai giovani della sinistra radicale […] Così Schlein, pienone per lei, rivendica la propria cultura pacifista. «Di pacifismo si è parlato troppo poco nell’ultimo anno e mezzo? Sì ed è stato un errore. È vero che è un dibattito che a ragione divide la sinistra. L’importante è farlo nel rispetto reciproco delle idee — spiega Schlein –. Anche io vengo dal mondo della Rete per la pace e il disarmo, che peraltro segnala come l’Italia investa molti miliardi nella spesa militare, e ha disatteso più volte l’impegno di non mandare armi a Paesi che violano diritti fondamentali».
La segretaria dem ribadisce di «non aver avuto dubbi che di fronte a una aggressione criminale servisse anche supportare l’Ucraina con le armi, l’errore è stata la totale mancanza dell’Europa per la costruzione di un percorso di pace». E poi: «La sinistra non può non avere una prospettiva di fine delle guerre: serve tornare ad avere e a chiedere un’iniziativa forte. Non possiamo aspettare che cada l’ultimo fucile per batterci per la pace».
Da quando la Russia ha dato il via alla propria cosiddetta “operazione speciale” in Ucraina «il dibattito si è schiacciato sul supporto militare, dovuto, al popolo invaso. Ma non basta, l’hanno detto in tanti che non possono essere tacciati di putinismo come papa Francesco e Sergio Mattarella che ha ricordato che non possiamo dismettere mai una prospettiva di pace giusta». […]
Anche se poi l’ex ministro della Difesa Lorenzo Guerini, esponente della minoranza pd e presidente Copasir, invita — «senza voler fare polemiche», specifica — a non fare passi indietro sugli impegni presi con la Nato: «In un contesto internazionale meno sicuro e con nuove minacce a cui fare fronte è giusto continuare sulla strada concordata, senza passi indietro».
ELLY SCHLEIN E GIUSEPPE CONTE IN VERSIONE BARBIE E KEN - MEME BY GRANDE FLAGELLO
Questo mentre il leader 5S Giuseppe Conte dedica un lungo post social alla guerra: «Questo conflitto ha messo a nudo l’incapacità della Ue di elaborare una efficace strategia comune e di esprimere un’autonoma leadership, politica ed economica, evidenziando, al contrario, la subalternità dei nostri governanti agli Usa. L’unica soluzione possibile è nel segno della pace e della sicurezza internazionale».
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