LA SPENDING REVIEW NON PORTA VOTI, MEGLIO CONGELARLA – GIORGETTI BATTE I TACCHI E CEDE AL MELONIANO FITTO: RINVIATO IL DECRETO CHE TAGLIA I FONDI AI COMUNI E ALLA PROVINCE CHE FINORA HANNO INCASSATO DI PIÙ DAL PNRR – LA MISURA, CHE AVEVA FATTO INCAZZARE I SINDACI, SARÀ RIPROPOSTA SOLO DOPO IL 9 GIUGNO. ANCHE PERCHÈ IN UN MUNICIPIO SU DUE IL VOTO EUROPEO SARÀ AFFIANCATO DAL RINNOVO DEGLI ORGANI LOCALI…

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Estratto dell’articolo di Giuseppe Colombo per “la Repubblica”

 

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Il governo ripone le forbici nel cassetto. Del resto, ci sono le elezioni. E quindi stop al decreto che rende operativa la spending review imposta a Comuni, province e Città metropolitane con l'ultima legge di Bilancio. La pausa durerà un paio di settimane, il tempo di superare il voto per le Europee, che in più di un municipio su due sarà affiancato dal rinnovo degli organi locali.

 

[...]

 

I tagli possono aspettare, anzi devono. Nelle ultime ore il rischio per il centrodestra di perdere voti si è fatto più forte, sulla scia delle proteste dei sindaci, soprattutto di quelli "amici". Di fronte ai tagli che mettono a repentaglio servizi educativi e sociosanitari, dagli asili nido alle strutture per l'accoglienza dei disabili, i Comuni non sentono ragioni.

 

giancarlo giorgetti giorgia meloni matteo piantedosi parata 2 giugno giancarlo giorgetti giorgia meloni matteo piantedosi parata 2 giugno

Ma allo stesso tempo il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti non è intenzionato a retrocedere rispetto allo schema del decreto che ha sforbiciato 250 milioni all'anno, dal 2024 al 2028: il 50% delle risorse sarà prelevato dalla spesa corrente, mentre l'altra metà in proporzione ai fondi Pnrr incassati dagli enti locali. L'inquilino di via XX settembre non ha cambiato idea nonostante le critiche del Pd e dei sindaci.

 

E anche il coautore del provvedimento, il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi, la pensa come lui. Ecco perché le forbici resteranno coperte giusto un po', per poi essere ritirate fuori e utilizzate. Ad attivare la "pausa elettorale" è stato Piantedosi. Di fronte al pressing della maggioranza ha preferito non forzare la mano sul passaggio propedeutico alla pubblicazione del decreto interministeriale sulla Gazzetta ufficiale. [...]

 

GIANCARLO GIORGETTI RAFFAELE FITTO GIANCARLO GIORGETTI RAFFAELE FITTO

Nei piani del governo anche solo un esame preliminare del decreto sarebbe un azzardo: lo stesso comma della Finanziaria che fa riferimento al passaggio in Conferenza Stato-città prevede anche che «in caso di mancata intesa entro venti giorni dalla data di prima iscrizione all'ordine del giorno della proposta di riparto delle riduzioni, il decreto è comunque adottato». [...]

 

Non tutti, dentro al governo, la pensano come Giorgetti e Piantedosi. Il ministro Raffaele Fitto, che ha la delega al Pnrr, ha lasciato aperta la porta, anche se la disponibilità a un confronto è tale da tre giorni, ma senza concretizzarsi in una convocazione. Per ora basta una pausa. Del resto, ci sono le elezioni.

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