VIDEO - I PASSEGGERI DI UN ALTRO AEREO OSSERVANO LE FIAMME DELL'INCIDENTE A MALTA
1. LA STRANA MORTE DEGLI 007 ANTI-MIGRANTI
Andrea Morigi per Libero Quotidiano
Doveva essere ufficialmente un' operazione di sorveglianza doganale francese sul Mar Mediterraneo. Invece era una missione top secret, molto più delicata e ad alto rischio.
FAIRCHILD AEREO CADUTO A MALTA
Si è trasformata in una tragedia per cinque cittadini francesi, a bordo di un velivolo Fairchild Metroliner Mark III che si è schiantato poco dopo il decollo dall' aeroporto di Luqa, nell' isola di Malta, alle 5.30 del mattino di ieri.
Rimangono ancora da chiarire le cause dell' incidente. Secondo i testimoni oculari, l' aereo si sarebbe impennato improvvisamente deviando sulla destra, precipitando infine al suolo, dove ha preso fuoco.
Non si esclude un' avaria, tuttavia «non vi è stata un' esplosione prima dell' impatto», afferma il governo di La Valletta sulla base di «informazioni ufficiali, immagini video e testimonianze oculari, comprese quelle di tre membri delle Forze Armate di Malta e di due piloti commerciali».
Sono già in corso diverse inchieste parallele. In Parlamento il primo ministro maltese Joseph Muscat tende a minimizzare e sottolinea che le riprese dell' incidente non indicano la presenza di una bomba a bordo. Tuttavia non si azzarda ancora a dichiarare che non si tratta di un sabotaggio, pur avanzando alcune ipotesi: «Gli esperti di aviazione indicano per ora che non vi è stato dolo. È probabile che si sia trattato di un guasto tecnico o un errore umano, anche se a questo stadio non possiamo escludere nulla».
Nessun militare figura fra le vittime, tra le quali vi erano il pilota e al copilota ingaggiati dalla società privata lussemburghese Cae Aviation. Benché i tre passeggeri fossero ufficiali del ministero della Difesa, si trattava più verosimilmente di funzionari della Dgse, i servizi segreti francesi, impegnati in una ricognizione sulla costa della Tripolitania, dalle quali le organizzazioni criminali a cui fanno capo gli scafisti organizzano la tratta dei migranti verso l' Italia. Il volo, che non prevedeva scali in Paesi terzi, avrebbe dovuto tornare sull' isola di partenza dopo qualche ora.
La Cae Aviation è specializzata nell' intelligence aerea e offre servizi non solo a società private e a organizzazioni non governative, ma anche a diverse Forze Armate dei Paesi europei. I membri dell' equipaggio avevano una notevole esperienza, e il velivolo, registrato negli Stati Uniti, non era stato colpito da avarie in tempi recenti.
Nel luglio del 2015, il Granducato del Lussemburgo aveva comunicato la propria partecipazione all' operazione Eunavfor Med, mettendo a disposizione una capacità di sorveglianza aerea marittima proprio attraverso un partenariato pubblico-privato con la Cae Aviation che impiegava un aereo pattugliatore marittimo equipaggiato.
L' Alto Commissario Ue per la politica Estera e di Sicurezza, Federica Mogherini, ha smentito che si trattasse di una missione dell' agenzia europea per le frontiere Frontex.
L' operazione, in corso da cinque mesi, era in realtà parte di un programma di vigilanza anche su altri traffici marittimi illeciti, fra tutti le armi e gli stupefacenti, che si svolgono con la protezione delle milizie di Misurata, quelle stesse che lottano contro l' Isis e insieme a reparti di forze armate occidentali, britanniche, francesi e statunitensi, oltre a qualche presenza italiana, per il controllo del territorio libico.
Comunque, pur di star fuori dalla vicenda, le autorità militari statunitensi tengono a precisare di essere all' oscuro dei piani affidati al personale militare francese. Al Pentagono, in realtà, hanno l' abitudine di condividere gli obiettivi militari da colpire fin dal 2011, all' epoca del rovesciamento del regime di Muammar Gheddafi in seguito all' intervento multinazionale di cui il governo francese, allora guidato dal presidente Nicolas Sarkozy, fu il principale promotore.
2. IL MISTERO DEL JET CADUTO A MALTA
Guido Olimpio per il Corriere della Sera
Un volo «misterioso». O semplicemente una delle tante missioni condotte da velivoli occidentali (e 007) nel quadrante geografico compreso tra Tunisia, Libia, Italia, Creta. Questa la cornice del dramma avvenuto ieri mattina, attorno alle 6.30, all' aeroporto di La Valletta, a Malta. Un bimotore Fairchild Metroliner, immatricolato negli Usa e noleggiato dalla compagnia lussemburghese Cae, si è schiantato poco dopo il decollo. Morti i due piloti e tre passeggeri.
Un incidente - almeno questo sembra - che si è tramutato in una storia più complicata a causa delle troppe versioni. La prima è che le vittime fossero parte dell' operazione Frontex, quella legata al controllo dell' immigrazione clandestina proveniente via mare dal Nord Africa. Poi hanno ipotizzato che fossero dei doganieri francesi, ma l' amministrazione ha smentito rapidamente.
Infine è arrivato, da Parigi, il comunicato del ministero della Difesa: «I passeggeri appartenevano al nostro personale, partecipavano a perlustrazioni antitrafficanti».
Su questa dichiarazione si sono in seguito innestate delle indiscrezioni. È possibile che almeno tre delle vittime fossero degli uomini dell' intelligence e, secondo fonti maltesi, la loro destinazione era Misurata, in Libia.
Uno scenario compatibile con quanto sta avvenendo nella regione. La Francia, infatti, ha schierato nel Paese nordafricano unità speciali in supporto alle milizie locali. Stessa cosa hanno fatto gli Stati Uniti e l' Italia, che ha anche installato un ospedale da campo proprio a Misurata. Inoltre va ricordato che la zona è attraversata da aerei da ricognizione, da quelli che trasportano commandos e velivoli per lo spionaggio elettronico. Molto «noti» sono un paio di bimotori statunitensi che decollano dalla Sicilia o dall' isola di Pantelleria. Un altro parte da Creta.
E spesso si tratta di mezzi noleggiati presso compagnie private americane e dotati di apparati sofisticati. Alcuni affiancano l' esercito tunisino nella caccia ai terroristi oppure partecipano all' intervento nel conflitto libico. Prima dell' episodio di Malta, altri tre agenti francesi hanno perso la vita dopo che il loro elicottero è precipitato mentre aiutavano i reparti del generale Haftar, l' uomo forte di Bengasi.