IL SUK DI PALAZZO MADAMA – AL SENATO È TUTTO UN FIORIRE DI PROMESSE IN CAMBIO DEL VIA LIBERA ALLA RIFORMA DEL SENATO CARA A RENZI – IN BALLO CI SONO LE PRESIDENZE DELLE COMMISSIONI, POSTI ALL’ASSEMBLEA SICILIANA, POLTRONE IN CDA STRAPAGATI E CANDIDATURE BLINDATE ALLE PROSSIME ELEZIONI – LE FATICHE DI LOTTI E VERDINI

In pieno svolgimento il corteggiamento dei centristi, delle ex leghiste tosiane, dei dissidenti del Pd e dei fittiani. Intanto nel centrodestra nessuno vuole riprendersi Angelino Alfano, mentre Silvio Berlusconi pare che riaprirebbe le porte soltanto alla coppia Bondi-Repetti…

Condividi questo articolo


DAGOREPORT

 

renzi a cernobbio con la boschi ni renzi a cernobbio con la boschi ni

La centrale operativa dell’acquisto senatori, ovviamente gestita dalla simpatica coppia di fatto Lotti-Verdini, non sa più cosa inventarsi per promettere, lusingare, blandire, convincere, e ovviamente conquistare/acquistare un voto in più per la supercazzola costituzionale di Matteo Renzi.

 

Il censimento dei magnifici 70 del Corriere, quelli pronti a spernacchiare il premier cazzone, non fa una grinza. Ma… ma… ma… Siamo sicuri che il quadro sia proprio definitivo? Vediamo un po’ le lusinghe che girano.

 

luigi zanda anna finocchiario luigi zanda anna finocchiario

Uno. La presidenza delle commissioni del Senato. Luigi Zanda, noto capogruppo Pd-ex-Dc ora convertito al renzismo di sfondamento, ha preteso (ribadiamo: preteso) che a Villa Arzilla le commissioni venissero rinnovate dopo (e ribadiamo: dopo) l’approvazione delle riforme di madama Boschi. Alla Camera, guarda caso, la vituperata presidenta Boldrinova le ha fatte rinnovare a luglio. Al Senato, invece, il presidente Grasso… Pietro Grasso… dov’è questo Grasso, scusate, mentre promettono le future presidenze a destra e a manca, in cambio di un voto a favore delle riformette?

 

Due. Pure i posti in giunta all’assemblea regionale siciliana sono una merce di scambio parecchio allettante. Per non parlare della candidatura, più o meno blindata, alla successione di Crocetta alla presidenza. Pare che in pole position ci sia il senatore D’Alia, casiniano doc. Pissi pissi.

maria elena boschi e luca lotti 5 maria elena boschi e luca lotti 5

 

Tre. Che cosa offrire alle tre senatrici ex leghiste, le tosiane? Non ci è ancora molto chiara la merce di scambio sul tavolo. Si mormora di “compensazioni territoriali”, ossia probabilmente posti, incarichi sul territorio, robe così; ma nessuno sa spiegare, pane al pane, di cosa si tratta. Tiremm innanz.

 

Quattro. I fittiani. Beh, questa è ovvia, Lotti e Verdini fanno di tutto per spaccare il gruppo al Senato. Per esempio, si dice, offrendo alla capitana, Cinzia Bonfrisco, un qualche remunerato posticino in un bel Cda. Banche, si dice. O dintorni. Accetterà?

 

denis verdini denis verdini

Cinque. I malpancisti del Pd e i nuovi acquisti come Dario Stefàno, arrivato a Palazzo Madama con Sel, benchè nato Udc (ah, ah) in quel di Puglia. Beh, per loro una promessa blindata di una candidatura blindata con elezione blindata ci sta tutta.

 

E però, a questo punto, il popolo di Villa Arzilla è un po' angustiato: c’è da fidarsi delle promesse di quel furbastro di Matteo Renzi, oppure no?

 

La plebe propende assolutamente per il no. In sala Garibaldi, tra una tisana diuretica e una camomilla, ieri i senatori facevano una bella gara nel diffidare: Pittibimbo è capace di portare a casa la riforma, grazie a noi, e poi, zac!, mandarci a casa nel 2017. Così la legislatura non arriva a termine, e il vitalizio non matura, e l’infame si vanta: abbiamo risparmiato milioni e milioni!

 

Chiediamocelo: meglio un uovo (e una pensioncina) oggi o una gallina domani? E ciascuno si regoli di conseguenza.

CINZIA BONFRISCO CINZIA BONFRISCO

 

In effetti il dubbio è atroce. Ma B. di dubbi (dicono) non ne ha più. Stavolta è disponibile a soccorrere Renzi solo e se si verifica un grosso incidente di percorso. E in tal caso, è già pronto il conto: Pittibimbo dovrà mollare il ripristino del premio di coalizione.

 

Tale premio, dicono, nei suoi piani servirà a B. per ricostruire un centro-destra degno di questo nome, preparando innanzitutto la strada al ritorno dei senatori Ncd, oggi in preda ad acute nostalgie. C’è già l’accordo con Salvini, dicono. Ma Salvini pone anche il problema più spinoso: cosa fare di Alfano.

Salvini non lo vuole, Alfano.

Alfano non se lo vuole caricare nes-su-no.

RAFFAELE FITTO E IL SIMBOLO DEL SUO MOVIMENTO RAFFAELE FITTO E IL SIMBOLO DEL SUO MOVIMENTO

 

E dunque: povero Matteo, dovrà proprio tenerselo lui sul gobbo?

 

L’unica apertura di B. sull’argomento transfughi, in effetti, l’unica porta davvero spalancata riguarda la dolce coppia dei senatori Repetto-Bondi. A Silvio, sappiatelo, Sandro Bondi da Fivizzano manca molto. Che poi Fivizzano è pure, e incredibilmente, la terra natale di Denis Verdini. Ma vuoi mettere la differenza? La fedeltà inossidabile di Bondi, le sue poesie, la sua aria da curato, il suo strenuo leccaculismo perinde ac cadaver. Sì, il buon Bondi gli manca, a Silviuccio nostro. Ci manca. Torna a casa, Sandro!

SANDRO BONDI E MANUELA REPETTI SANDRO BONDI E MANUELA REPETTI

E’ tutto perdonato!

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT - L’INIZIATIVA DI OLAF SCHOLZ DI CHIAMARE PUTIN PER TROVARE UNA SOLUZIONE ALLA GUERRA, CON CONSEGUENTE INCAZZATURA DI ZELENSKY, HA UN COMPLICE: LA POLONIA DI TUSK – LA MOSSA È INNESCATA NON SOLO DALLA CRISI ECONOMICA TEDESCA MA ANCHE DAL TRIONFO DI TRUMP - CON URSULA VON DER LEYEN DEBOLISSIMA, I LEADER DI GERMANIA E POLONIA HANNO CAPITO CHE NON POSSONO LASCIARE L’INIZIATIVA DI UNA TRATTATIVA DI PACE CON PUTIN AL TRUMPONE E ALLA SUA POLITICA ISOLAZIONISTICA CHE DELL’EUROPA SE NE FOTTE...

I PRIMI 90 ANNI DI CARLO DE BENEDETTI INIZIANO ALL’HOTEL PALAZZO PARIGI DI MILANO ALLE 19.30 CON UN APERITIVO E TERMINANO CON UN BRINDISI ALLE 22.30 - 100 ATTOVAGLIATI TRA CUI IL NEO 90ENNE IL PATRON EMERITO DEL POTERE BANCARIO, “ABRAMO’’ BAZOLI, ZANDA E GENTILONI (UNICI POLITICI), EZIO MAURO E GAD LERNER – DA RCS: CAIRO, DE BORTOLI, ALDO GRASSO E LILLI GRUBER (CHE HA SCODELLATO IERI SERA SU LA7 UNA PUNTATA REGISTRATA) - MOLTI HANNO NOTATO L’ASSENZA DELLA MOGLIE DI MARCO, PAOLA FERRARI, DA SEMPRE AVVERSARIA DEL SUOCERO: “E’ IL NONNO DEI MIEI FIGLI MA MI DISSOCIO DALLE PAROLE DISGUSTOSE DETTE SU GIORGIA MELONI” – E CARLETTO NON SOLO NON L’HA INVITATA MA AVREBBE SOTTOLINEATO AL FIGLIO MARCO CHE LA PRESENZA DELLA MOGLIE PAOLA NON ERA PER NULLA GRADITA….

DAGOREPORT – L'EFFETTO TRUMP RINGALLUZZISCE LE DESTRE EUROPEE E LA ''MAGGIORANZA URSULA'' RISCHIA DI IMPLODERE - OLTRE ALL'INETTA SCELTA DI RAFFORZARSI CONCEDENDO A GIORGIA MELONI UNA VICEPRESIDENZA ESECUTIVA (SU FITTO CONTRARI SOCIALISTI E LIBERALI), A DESTABILIZZARE LA VON DER LEYEN SONO I POPOLARI SPAGNOLI CHE MIRANO A FAR CADERE IL GOVERNO SANCHEZ BOCCIANDO IL COMMISSARIO SOCIALISTA RIBEIRA – PER URSULA SI PREFIGURANO TRE SCENARI: 1) LA CRISI RIENTRA E PASSANO LE NOMINE, FITTO COMPRESO; 2) ACCONTENTA I SOCIALISTI E RIFORMULA LE NOMINE DEI COMMISSARI; 3) SALTA LA ''MAGGIORANZA URSULA'' E SI TORNA AL VOTO (COSA MAI SUCCESSA…)