Roberto Petrini per “la Stampa”
Roberto Gualtieri e Giuseppe Conte al lavoro sul Def
La plastic tax cambia. Il ministro dell' Economia ha intenzione di modificare il testo che introduce l' imposta sul consumo dei manufatti monouso in plastica da un euro a chilogrammo. Il dossier è tra i primi in agenda al Tesoro, tra quel 5 per cento di legge di Bilancio ancora oggetto di disputa e che troverà un punto di caduta in un emendamento governativo: la tassa, forse rinviata, scenderà sotto il livello di 1 euro, fino ad essere dimezzata per alcune qualità, e sarà scalettata in base alla riciclabilità dei vari prodotti.
Novità anche per le tasse sulle auto aziendali: dopo l' intesa per ammorbidire l' impatto sull' imponibile dei dipendenti con benefit di veicolo (30% auto elettriche o ibride, 60 per le auto standard e 100 per le super inquinanti) il Tesoro pensa a limitare l' aumento dell' imponibile al nuovo parco auto esentando dal rincaro le auto già in uso. Di fatto un forte ridimensionamento.
Tornando alla plastic tax il ministro Gualtieri resta favorevole ad intervenire ma perplesso sulle modalità emerse finora con una imposta secca e generalizzata di 1 euro al chilo. Del resto l' intervento sembrerebbe inevitabile seppure con mezzi attentamente studiati: dal 2021 scatteranno infatti divieti europei di utilizzo dei prodotti monouso. E va anche considerato che la tassa colpisce anche le importazioni, ma non l' export dei nostri produttori.
Si sta dunque valutando come cambiare l' impostazione e il meccanismo impositivo. La tassa sarà con tutta probabilità portata sotto il livello di 1 euro attuale e sarà introdotta una "scalettatura" che terrà conto di due criteri: il tasso di "riciclabilità" e il contenuto di materiali riciclati all' interno dei prodotti monouso. Dunque più il prodotto sarà riciclabile meno pagherà.
Dopo le polemiche nella maggioranza e le proteste dei produttori (2 mila imprese e 50 mila lavoratori) Gualtieri ha fatto prevalere la sua linea. Nei prossimi giorni aprirà un tavolo con produttori, la Regione Emilia Romagna, i sindacati e il Conai (il consorzio di riciclo delle materie plastiche) per il quale è previsto uno stop agli aumenti previsti delle quote a carico dei produttori.
Roberto Gualtieri, Pierre Moscovici, Udo Bullmann
La questione della plastica, come dimostra la presenza nei mari, è il "fine vita" di un materiale difficile da neutralizzare. Il problema è come riciclare la plastica usata e utilizzarla, nell' ambito di una economia circolare, per altri scopi. La questione non è nuova: così si esprime l' Europa da anni e la nostra legislazione, a partire dalla legge Ronchi degli Anni Novanta ha introdotto un sistema che favorisce il riciclo: un consorzio nazionale, il Conai, che le imprese del settore finanziano con 450 milioni l' anno, che aiuta i Comuni nelle politiche di riciclo, di raccolta differenziata e di recupero della plastica.
roberto gualtieri giuseppe conte 1
Dovrebbero restare in vita, rafforzati, invece gli incentivi alla produzione della cosiddetta bioplastica che proviene dal materiali organici (come mais o altro).
La bioplastica ha la possibilità di essere neutralizzata dopo l' uso e ha bisogno di essere incentivata anche in termini di ricerca visto che attualmente solo l' 1 per cento della produzione riguarda questo materiale.