SE MI DANNO L’ORDINE LI UCCIDO TUTTI’, LE INTERCETTAZIONI DELLA POLIZIA SULLA CELLULA JIHADISTA
Fabio Tonacci per www.repubblica.it
Se li cerchi su Facebook o su Instagram con il nome vero, o non li trovi o escono profili neutri. Loro che si fotografano a Venezia, loro che si mettono in posa in palestra, loro ben vestiti e pettinati. Loro, quattro camerieri kosovari emigrati in Italia. In realtà, gli investigatori veneziani sono sicuri di aver scoperto una rete occulta di profili social. Quella su cui i quattro arrestati per terrorismo negli ultimi mesi hanno svelato veramente chi sono.
la cellula jihadista di venezia
Bekaj Fisnik, il reduce dalla Siria, su Instagram è gurhaba92: postava foto inneggianti alla Jihad e l'immagine di un combattente che impugna la bandiera dell'Isis. Su Facebook lo si trova col nome Abdu Rahman. Tra gennaio e febbraio pubblica materiale di propaganda islamista: "Chi combatte sulla strada di Allah e viene ucciso è martire o trionfa" (21 gennaio); "Così la Turchia agisce contro la Sunna, morbida coi miscredenti e dura coi musulmani" (22 gennaio);
"Sporco Putin, che Allah lo distrugga" (30 gennaio); "Consiglio di lavorare continuamente in Internet perché anche questa é Jihad e non è niente di meno di quello che fanno nei campi di battaglia. Lo Stato Islamico si fa con gli uomini e non con i cetrioli" (31 gennaio); "Al Zawahiri il traditore ha detto una bugia nel 2008 oppure sta mentendo adesso...tu sei un vecchio rimbambito".
la cellula jihadista di venezia
I profili nascosti di Haziraj Dake (su Instagram è dakhaziraj e kshilla-islame) hanno raccolto un piccolo esercito di 18.000 follower. Gli inquirenti sono riusciti a collegarli a lui incrociando l'indirizzo email, l'utenza snapchat, il numero di telefono usato per Whatsapp. Oltre a riflessioni sul Corano e sull'Islam, Dake il primo settembre 2016 scrive: "Allah distrugga i miscredenti e dia la possibilità di trionfare su questi miscredenti". Lo stesso giorno aggiunge: "Allah protegga i fratelli a Mosul e li gratifichi con la vittoria". A mettere i 'like' a questi messaggi, anche lo stesso Bekaj Fisnik.
la cellula jihadista di venezia
Grazie ai software di analisi dei dati, i poliziotti della Digos e i carabinieri di Venezia sono riusciti a ricostruire la rete dei contatti del gruppo dei kosovari accusati di aver creato in Laguna una cellula dello Stato Islamico pronta a colpire in città. Tra i follower nei profili occulti sono stati individuati alcuni foreign fighter e soggetti che dichiarano di aderire al Califfato.
Dice il procuratore distrettuale Antiterrorismo di Venezia, Adelchi d'Ippolito: "I post avevano un carattere di denuncia verso il comportamento dell'Occidente nei confronti dei musulmani in Siria, fino a parteggiare apertamente per i combattenti dello Stato Islamico. I 'like' ai post individuano una rete relazionale in collegamento, oltre che con Haziraj, anche con altri giovani kosovari". Ed è tra i contatti del gruppo che i magistrati stanno ora indagando.