TRATTORI E FORCONI: SCOPPIA LA RIVOLTA DEI CONTADINI IN GERMANIA: UNA BOMBA PER IL GOVERNO SCHOLZ - GLI AGRICOLTORI TEDESCHI IN MARCIA SU BERLINO PER CONTESTARE I TAGLI ALLE AGEVOLAZIONI FISCALI E AGLI AIUTI PER L’ACQUISTO DI MACCHINARI AGRICOLI. DISORDINI IN DIVERSE REGIONI DEL PAESE SETTENTRIONALE E ORIENTALE - NELLA PROTESTA DEGLI AGRICOLTORI SI MISCHIANO ANCHE NEONAZISTI E ESTREMISTI DEL PARTITO SVASTICHELLO, AFD…

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Flaminia Bussotti per il Messaggero – Estratti

 

rivolta agricoltori germania rivolta agricoltori germania

Agricoltori sul piede di guerra in Germania: da giorni sono scesi in piazza a centinaia di migliaia in tutto il paese armati di trattori, veicoli agricoli, striscioni e forconi, paralizzando il traffico su strade e autostrade. La protesta è diretta contro il governo federale e la politica dei tagli, in parte già rimangiati, decisi anche per questa categoria produttiva, e rischia di diventare per il cancelliere Olaf Scholz una bomba al pari dei piani per l'emergenza energetica e la transizione climatica che avevano portato l'esecutivo sull'orlo di una crisi istituzionale.

scholz scholz

 

 

(…) Nell'ambito dei tagli aggiuntivi per far quadrare i conti per la finanziaria 2024 dopo la bocciatura da parte della corte costituzionale, il governo aveva deciso di mettere la forbice anche a una serie di agevolazioni fiscali di cui gode da anni la categoria degli agricoltori. Dopo prime virulente proteste, il governo ha fatto in parte marcia indietro ma anche così i sacrifici richiesti sono stati respinti dagli agricoltori che temono forti perdite economiche e paventano un progressivo declino della categoria, già in sofferenza dopo la pandemia, la crisi delle materie prime e le ripercussioni delle guerre in atto.

 

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In sostanza il governo, per cercare di andare incontro agli agricoltori e smorzare la loro protesta, ha corretto la misura, diluendola nel tempo. Le agevolazioni fiscali sul diesel, in vigore da oltre 70 anni, verranno azzerate nell'arco di tre anni. Inizialmente era previsto invece che venissero cancellate di colpo. Nell'insieme si tratta per le aziende di un costo di circa 3.000 euro l'anno.

 

Su questo punto, dopo l'ammorbidimento della misura, il governo non intende fare un'altra marcia indietro: i tagli saranno confermati, ha precisato Scholz. «Le critiche fanno parte della democrazia, nessuno se ne lamenta, io certamente no», ha detto, aggiungendo però che «il fine non giustifica tutti i mezzi» per questo, alla luce del venire incontro del governo, è importante che «si mantenga ora la misura, specie in tempi come questi».

olaf scholz al parlamento tedesco olaf scholz al parlamento tedesco

 

Nella protesta degli agricoltori si mischiano da giorni anche neonazisti e estremisti del partito di estrema destra AfD. Anche il vicecancelliere e ministro dell'Economia, il verde Robert Habeck ha messo in guardia contro il pericolo di infiltrazioni di estremisti che soffiano sul fuoco della protesta per far traballare il governo.

 

(...) La protesta andrà avanti per tutta la settimana e oltre: i fronti sono contrapposti, difficile immaginare per Scholz, alla prese con un drammatico calo di autorità, la ricetta per una quadratura del cerchio.

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