1 - M5S: L'EX MINISTRA TRENTA LASCIA IL MOVIMENTO
Da www.ansa.it
"Lascio i 5 Stelle, più precisamente questo Movimento. Lascio con tanto dolore ma senza il rimpianto di non averci creduto e di non averci provato fino all'ultimo. Questa non é più la casa della trasparenza, della democrazia dal basso, della partecipazione e della coerenza con valori che sono e resteranno comunque miei.
GIUSEPPE CONTE ELISABETTA TRENTA
Lascio perché il coraggio di andare contro, quando è necessario, é stato messo in secondo piano dai personalismi, perché i troppi compromessi e le retromarce sono la negazione dei sogni di chi ha creduto in noi". Lo annuncia l'ex ministro della Difesa Elisabetta Trenta in un post su Fb dove ringrazia Di Maio per averla a suo tempo candidata e precisa: "Lascio ma non lascio la politica, scendo qui, proprio per ricominciare!".
2 - IL MOVIMENTO CONTRO CINGOLANI E L'EX MINISTRA TRENTA LASCIA
Federico Capurso per “la Stampa”
Sono segnali di esasperazione, quelli che il Movimento 5 stelle sta lanciando da giorni a Giuseppe Conte. Chi è più in confidenza con l' ex premier lo ha avvertito senza troppi giri di parole: i gruppi parlamentari sono ormai ingestibili, i tentativi di intesa con il Pd alle elezioni d' autunno stanno provocando frizioni interne, e persino tra i ministri e i sottosegretari si fatica a trovare del buono in questo esecutivo.
Tanto da far balenare, tra i deputati, l' idea di sfiduciare il ministro per la Transizione ecologica Roberto Cingolani, trasformatosi in pochi mesi in un nemico. L' addio al partito annunciato ieri dall' ex ministra della Difesa Elisabetta Trenta, poi, motivato dicendo che «questa non è più la casa della trasparenza», è solo l' ultima di una lunga fila di grane.
«Il disagio c' è», riconosce Conte, che ha parlato con i capigruppo M5S delle commissioni parlamentari, «ma dobbiamo essere leali e costruttivi». Il malcontento, per quanto «comprensibile» deve essere «incanalato in modo costruttivo». L' idea di trascinare il Movimento fuori dal governo, dunque, non viene nemmeno presa in considerazione.
ELISABETTA TRENTA E IL MARITO CLAUDIO PASSARELLI
All' interno del corpaccione parlamentare, però, esiste e ha la consistenza di un malumore: può essere passeggero o appesantirsi ogni giorno di più. Come testimonia il rapporto con Cingolani, deteriorato dopo le proposte lanciate dal ministro su trivelle, inceneritori e nucleare: dei pugni nello stomaco dei Cinque stelle. È il deputato Luigi Gallo ad uscire allo scoperto in una chat interna: «Noi abbiamo chiesto il Mite, ma che il ministro debba essere Cingolani non lo ha prescritto il medico».
ELISABETTA TRENTA - LA CASA A SAN GIOVANNI
La voce circolata in ambienti di governo, poi, che Cingolani non abbia alcuna intenzione di affidare deleghe alla sottosegretaria Ilaria Fontana, M5S, ha esacerbato ancora di più gli animi. Una mozione di sfiducia, però, per Conte non è all' ordine del giorno.
Il primo obiettivo è invece chiudere un' altra alleanza con il Pd alle prossime elezioni di ottobre. Dopo Napoli e Bologna, adesso nel mirino c' è la regione Calabria. E Conte sprona gli alleati di centrosinistra a «compiere un decisivo scatto in avanti». Il M5S, scrive Conte sui social, «da domattina è disposto ad aprire un tavolo di confronto per costruire un progetto».
Ma il nodo, al di là dei programmi, resta il nome del candidato. Per Conte dovrà essere «di alto profilo, espressione delle migliori energie della società civile». L' idea di primarie aperte, proposta dal responsabile enti locali del Pd Francesco Boccia, non piace ai grillini: «Meglio trovare un nome di sintesi», spiegano. All' ex premier non dispiacerebbe il nome di Enzo Ciconte, ex comunista, oggi professore universitario a Pavia, ma il Pd è spaccato, frena. I Cinque stelle calabresi allora protestano. E si aggiungono, così, alla lunga fila di malpancisti.
GIUSEPPE CONTE ELISABETTA TRENTA GIUSEPPE CONTE ELISABETTA TRENTA elisabetta trenta