"TRUMP? L' AMERICA HA ELETTO UN IMPOSTORE" - LA SCRITTRICE FEMMINISTA ERICA JONG “SCONVOLTA” DALL’ELEZIONE DEL TYCOON: “HA VINTO L’AMERICA PROFONDA DOVE DOMINA LA CULTURA DELLE ARMI E DELLA MISOGINIA - LA FIRST LADY MELANIA? CO SA SI PUO' PENSARE DI UNA DONNA CHE ANNUNCIA DI VOLER LOTTARE CONTRO IL CYBER BULLISMO QUANDO È PROPRIO QUELLO CHE FA SUO MARITO?” - - -

Condividi questo articolo


ERICA JONG ERICA JONG

Anna Lombardi per “la Repubblica”

 

«L' America ha eletto un impostore, un mistificatore alla Casa Bianca. È orribile, ne sono profondamente sconvolta. Ma non possiamo fermarci a piangere. Ora la cosa più importante è ragionare. Fare autocritica e capire perché il partito democratico, gli intellettuali, ma anche i giornalisti, non hanno colto la pancia del paese». Rimboccarsi le maniche e subito: è il messaggio di Erica Jong, la storica scrittrice femminista che nel 1973 infranse ogni tabù con il suo "Paura di volare" e ha continuato a indagare la sessualità femminile anche col suo ultimo libro, "Paura di Morire" (Bompiani).

 

Cosa non ha funzionato?

«Contro Hillary Clinton è stata orchestrata una caccia alle streghe e l' Fbi ha avuto un ruolo molto importante nell' insinuare dubbi sulla sua correttezza morale e politica. Sono 30 anni che Hillary è sotto attacco e i giovani non lo sanno nemmeno. Dicono di non fidarsi di lei, ma nemmeno conoscono la sua storia, le battaglie che ha sostenuto.

TRUMP 11 TRUMP 11

 

Si sono lasciati abbindolare dagli slogan. È uno dei grandi problemi di questo paese. La gente non legge, non si informa. E bastano appunto slogan martellanti a creare opinioni. Ma noi democratici abbiamo le nostre responsabilità. Non abbiamo saputo ascoltare».

 

Da dove ricominciare?

«Bisogna andare lì dove la gente ha votato Trump. Uscire dalle grandi città, andare nelle province, nell' America rurale e in quella dove le comunità operaie stanno morendo. Bisogna parlare con queste persone, con questo fiume di bianchi che si sente scollegato dalle istituzioni, abbandonato, lasciato indietro. Sono persone che vedono il loro mondo sbriciolarsi, aggrappate alla nostalgia di un passato che non potrà tornare. Bisogna capire le loro ragioni e ricominciare da lì».

ERICA JONG ERICA JONG

 

Il 53 per cento delle donne bianche ha votato per Trump malgrado i suoi atteggiamenti sessisti. Come se lo spiega?

«È una percentuale che mi addolora. Penso però che in una società sessista e violenta le donne assorbano i pregiudizi degli uomini. Queste donne vivono in un' America profonda e oscura, dove domina la cultura delle armi e della misoginia. E dunque hanno imparato a difendersi diventando misogine a loro volta, leali ai modelli maschili più retrogradi».

 

Una donna presidente avrebbe cambiato le cose?

«Ne sono certa. Era un' occasione che il mio Paese ha mancato e questo mi fa pensare a quanto siamo culturalmente arretrati. Tanti altri paesi del mondo hanno già centrato questo obiettivo. Noi non ancora. E questo nonostante Hillary abbia fatto una buona campagna, abbia cercato di unificare: bianchi e neri, giovani e vecchi. Sono convinta che in futuro anche l' America avrà una donna alla Casa Bianca. Ma dobbiamo prima tornare a sintonizzarci col Paese».

 

donald trump barack obama donald trump barack obama

Cosa teme di Trump?

«La sua ignoranza. E la sua arroganza. Ci farà fare passi indietro su questioni fondamentali come i cambiamenti climatici a cui lui ha già detto di non credere. E poi basta guardare a chi sta già festeggiando: il Ku Klux Klan, i suprematisti bianchi. Lascerà questi mostri uscire allo scoperto, aggravando le tensioni razziali. E non migliorerà certo le disuguaglianze economiche, che pure sono uno dei motivi principali per cui la gente lo ha votato. Penserà ad arricchire se stesso e la sua famiglia».

 

Parliamo ancora di donne. C' è una nuova first lady: Melania Trump.

«E cosa si può pensare di una donna che annuncia di voler lottare contro il cyber bullismo quando è proprio quello che fa suo marito alle tre di notte, presumibilmente dalla sua camera da letto?»

Che cosa ci aspetta adesso?

«Confido nelle nuove generazioni, che non hanno un passato nostalgico da difendere».

ERICA JONG ERICA JONG

Molti, in queste ore, stanno scendendo in piazza. Urlano: non è il nostro presidente...

erica jong - paura di volare erica jong - paura di volare

«Sono brutti tempi per l' America. Attraverso le proteste i giovani esprimono la loro passione. Spero che sappiano comunicarla anche a noi: alle vecchie generazioni. E che dalle loro fila esca presto un nuovo leader».

donald e melania trump donald e melania trump DONALD TRUMP TRA I SUOI ELETTORI DONALD TRUMP TRA I SUOI ELETTORI

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT - L’INIZIATIVA DI OLAF SCHOLZ DI CHIAMARE PUTIN PER TROVARE UNA SOLUZIONE ALLA GUERRA, CON CONSEGUENTE INCAZZATURA DI ZELENSKY, HA UN COMPLICE: LA POLONIA DI TUSK – LA MOSSA È INNESCATA NON SOLO DALLA CRISI ECONOMICA TEDESCA MA ANCHE DAL TRIONFO DI TRUMP - CON URSULA VON DER LEYEN DEBOLISSIMA, I LEADER DI GERMANIA E POLONIA HANNO CAPITO CHE NON POSSONO LASCIARE L’INIZIATIVA DI UNA TRATTATIVA DI PACE CON PUTIN AL TRUMPONE E ALLA SUA POLITICA ISOLAZIONISTICA CHE DELL’EUROPA SE NE FOTTE...

I PRIMI 90 ANNI DI CARLO DE BENEDETTI INIZIANO ALL’HOTEL PALAZZO PARIGI DI MILANO ALLE 19.30 CON UN APERITIVO E TERMINANO CON UN BRINDISI ALLE 22.30 - 100 ATTOVAGLIATI TRA CUI IL NEO 90ENNE IL PATRON EMERITO DEL POTERE BANCARIO, “ABRAMO’’ BAZOLI, ZANDA E GENTILONI (UNICI POLITICI), EZIO MAURO E GAD LERNER – DA RCS: CAIRO, DE BORTOLI, ALDO GRASSO E LILLI GRUBER (CHE HA SCODELLATO IERI SERA SU LA7 UNA PUNTATA REGISTRATA) - MOLTI HANNO NOTATO L’ASSENZA DELLA MOGLIE DI MARCO, PAOLA FERRARI, DA SEMPRE AVVERSARIA DEL SUOCERO: “E’ IL NONNO DEI MIEI FIGLI MA MI DISSOCIO DALLE PAROLE DISGUSTOSE DETTE SU GIORGIA MELONI” – E CARLETTO NON SOLO NON L’HA INVITATA MA AVREBBE SOTTOLINEATO AL FIGLIO MARCO CHE LA PRESENZA DELLA MOGLIE PAOLA NON ERA PER NULLA GRADITA….

DAGOREPORT – L'EFFETTO TRUMP RINGALLUZZISCE LE DESTRE EUROPEE E LA ''MAGGIORANZA URSULA'' RISCHIA DI IMPLODERE - OLTRE ALL'INETTA SCELTA DI RAFFORZARSI CONCEDENDO A GIORGIA MELONI UNA VICEPRESIDENZA ESECUTIVA (SU FITTO CONTRARI SOCIALISTI E LIBERALI), A DESTABILIZZARE LA VON DER LEYEN SONO I POPOLARI SPAGNOLI CHE MIRANO A FAR CADERE IL GOVERNO SANCHEZ BOCCIANDO IL COMMISSARIO SOCIALISTA RIBEIRA – PER URSULA SI PREFIGURANO TRE SCENARI: 1) LA CRISI RIENTRA E PASSANO LE NOMINE, FITTO COMPRESO; 2) ACCONTENTA I SOCIALISTI E RIFORMULA LE NOMINE DEI COMMISSARI; 3) SALTA LA ''MAGGIORANZA URSULA'' E SI TORNA AL VOTO (COSA MAI SUCCESSA…)

DAGOREPORT - MILANO BANCARIA IN ALLARME ROSSO PER L’ACQUISIZIONE DAL MEF DEL 15% DI MONTE DEI PASCHI, DA PARTE DI UNA CORDATA FORMATA DA CALTAGIRONE E MILLERI (DELFIN-DEL VECCHIO) IN COMUNITÀ DI AMOROSI INTENTI CON GIUSEPPE CASTAGNA, PATRON DI BPM - CON LA FUTURA FUSIONE BPM-MPS NASCERÀ IL TERZO POLO FINANZIARIO, A FIANCO DI INTESA E UNICREDIT - NON SOLO: IN UNO SCENARIO FUTURIBILE, POTREBBE ACCADERE CHE CALTA E MILLERI, UNA VOLTA CEDUTE A BPM LE LORO AZIONI (27,57%) DI MEDIOBANCA, RIESCANO A CONVINCERE CASTAGNA A PORTARE BPM-MPS ALLA CONQUISTA DI MEDIOBANCA…