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Estratto dell’articolo di Massimo Gaggi per il “Corriere della Sera”
DONALD TRUMP MANGIA LA PIZZA IN IOWA
Trionfatore con un distacco record di 30 punti percentuali dal secondo, Ron DeSantis, che in questa campagna aveva investito molto di più di lui – organizzazione capillare, comizi in ogni città e villaggio dello Stato – Trump ha conquistato la maggioranza dei voti in ogni fascia sociale vincendo i caucus in 98 delle 99 contee dell’Iowa. Nella 99esima, quella di Johnson, Nikki Haley ha vinto per un solo voto.
Finita terza dietro anche DeSantis, la ex governatrice del South Carolina non capitalizza il vento positivo dei sondaggi che l’aveva sospinta negli ultimi giorni della campagna. Ottima notizia per The Donald ma, in fondo, anche per Joe Biden che ha sempre giustificato la sua ostinazione nel volersi ricandidare nonostante l’età avanzata e la sua scarsa popolarità, col fatto di essere l’unico democratico che ha dimostrato di poter battere Trump.
Anche ora che grandinano sondaggi per lui negativi, il presidente sembra temere la Haley più del suo predecessore. Le rilevazioni lo danno in svantaggio rispetto a Trump ma con un distacco limitato che Biden spera di colmare accusando il suo rivale di essere una minaccia per la democrazia, mentre nel teorico confronto con Nikki, più giovane e rispettosa delle istituzioni, il presidente rischia di dover recuperare un gap più ampio senza poter spendere la carta della difesa della democrazia.
La sentenza dello Stato apripista delle primarie sembra confermare lo scenario più temuto e deprimente per l’America: l’ineluttabile ripetizione della sfida tra i due dinosauri della politica americana. Chi cerca ancora di ribellarsi a questa prospettiva giudica il risultato dei caucus di ieri poco significativo: hanno votato appena 110 mila elettori rispetto ai 720 mila repubblicani registrati.
DONALD TRUMP - VITTORIA IN IOWA
E poi in Iowa, grande laboratorio politico d’America, l’ultimo vincitore repubblicano che poi arrivò davvero alla Casa Bianca risale al 2000: George Bush. Da allora qui sono stati incoronati personaggi — Mike Huckabee, Rick Santorum, Ted Cruz — che non si sono nemmeno avvicinati alla nomination repubblicana.
Tra una settimana il voto del New Hampshire, dove prevalgono conservatori più moderati di quelli dell’Iowa, potrebbe riaprire uno spiraglio per la Haley. Uno spiraglio probabilmente destinato a chiudersi nelle primarie successive — South Carolina e Nevada — dove la struttura sociale dell’elettorato conservatore è abbastanza simile a quella dell’Iowa. Pensare che Trump possa inciampare come Huckabee o Santorum è da temerari, visto che lui è stato presidente, si è ripreso il controllo del partito che aveva perso dopo la sconfitta del 2020 e l’insurrezione sfociata nell’assalto al Congresso e continua a dimostrare una straordinaria capacità di demolire i suoi avversari. […]
Oggi Trump torna a vestire i panni del vincitore e può permettersi addirittura di fare il magnanimo coi suoi due principali avversari che continueranno nel loro testa a testa con conseguente divisione del fronte contrario ad un ritorno dell’ex presidente. Certo, Trump deve affrontare un 2024 difficile sul piano giudiziario, ma fin qui è stato capace di trasformare le 91 incriminazioni in altrettante medaglie davanti al suo elettorato.
Bisognerà vedere cosa deciderà la Corte Suprema e c’è sempre qualche possibilità che uno dei processi arrivi alla sentenza prima delle presidenziali. Ma i suoi avvocati hanno molti strumenti per ottenere rinvii e Trump sicuramente userà la valanga di voti che riceverà dal fronte conservatore per sostenere con ancora maggior vigore di essere vittima di una persecuzione politica: fermato dai giudici perché inarrestabile nelle urne.
L’arma della difesa della democrazia alla quale si affida Biden sembra — almeno tra i conservatori, moderati compresi — un po’ spuntata. Qui in Iowa, parlando anche con gente comune che non vota, percepisci che la sensibilità per i rischi corsi dalle istituzioni democratiche è molto bassa, mentre molti hanno assorbito non solo gli argomenti ma anche il linguaggio della Fox e delle altre tv trumpiane, fino a usare termini come weaponize per sostenere che la giustizia viene usata come arma contro Trump.
NIKKI HALEY E RON DESANTIS nikki haley joe biden DONALD TRUMP - VITTORIA IN IOWA