1.TRUMP:MEDIA,HUNTSMAN ACCETTA RUOLO AMBASCIATORE RUSSIA
(ANSA) - L'ex governatore dello Utah ed ex ambasciatore Usa in Cina, John Huntsman, avrebbe accettato l'offerta di Donald Trump di ricoprire il ruolo di ambasciatore Usa in Russia. Lo riportano alcuni media tra cui Politico, la Cnn e la Fox.
Huntsman, 56 anni, e' stato gia' ambasciatore Usa a Singapore durante l'amministrazione Bush e a Pechino sotto l'amministrazione Obama. Nel 2012 si era candidato alle presidenziali perdendo pero' le primarie repubblicane vinte da Mitt Romney. Nonostante durante l'ultima campagna elettorale e' stato tra i repubblicani piu' critici di Donald Trump, e' stato contattato dal presidente americano e dal segretario di stato Rex Tillerson a fine febbraio.
La proposta ufficiale per ricoprire il delicatissimo ruolo di ambasciatore a Mosca e' arrivata negli ultimi giorni e ora Huntsman avrebbe accettato l'incarico. L'annuncio ufficiale e' atteso nelle prossime ore. Huntsman e' stato per anni soprannominato 'il cinese', per l'incarico svolto a Pechino e per la sua quasi perfetta conoscenza del mandarino. Ex uomo d'affari, miliardario, mormone, ex governatore dello Utah, e' apprezzato in maniera bipartisan per la sua competenza, le sue doti diplomatiche, la sua moderazione e anche per la sua eleganza. E' sposato con sette figli.
JON HUNTSMAN E LA MOGLIE CON COFANA
2.MOSCA, 'HUNTSMAN NON È CERTAMENTE UNA COLOMBA'
(ANSA) - "La candidatura dell'ambasciatore americano a Mosca dice molto. Huntsman è il capo dell'Atlantic Council, dove la norma è criticare duramente la Russia. Sicuramente non è una colomba". Con queste dure parole pubblicate su Twitter Alexiei Pushkov, senatore e membro della Commissione sicurezza e difesa del Consiglio della Federazione russa, ha accolto la notizia secondo cui l'ex governatore dello Utah ed ex ambasciatore Usa in Cina, John Huntsman, avrebbe accettato l'offerta di Donald Trump di ricoprire il ruolo di ambasciatore Usa in Russia.
L\'ambasciatore americano a Pechino Jon Huntsman in mezzo alle proteste anti regime
"Trump - ha scritto Pushkov - essenzialmente si circonda di gente che non vuole migliorare i rapporti con la Russia, e neanche cooperare contro l'Isis. Tutto ciò rende più difficile la ricerca dei punti di contatto".
3.TRUMP:HAWAII,PRESENTATA AZIONE LEGALE PER BLOCCO NUOVO BANDO
(ANSA-AP) - Come anticipato martedì sera, le Hawaii hanno presentato ieri un'azione legale per bloccare il nuovo bando 'anti islamico' voluto da Donald Trump, diventando così il primo Stato del Paese a fare causa contro l'iniziativa del presidente americano. Il ricorso e' stato presentato in una Corte federale di Honolulu: lo Stato aveva già fatto causa in occasione del primo bando voluto da Trump, ma aveva sospeso l'azione.
John Huntsman con la figlia adottiva cinese Gracie Mai
4.REPUBBLICA TITOLA: "POLEMICHE PER IL TWEET DEL PRESIDENTE CHE SFIDA I SOCIAL: "HO GRANDE RISPETTO" - DOVE STANNO LE POLEMICHE?
Alberto Flores D’Arcais per la Repubblica
Era scoccata da poco la mezzanotte quando le luci della Statua della Libertà si sono improvvisamente spente. Un semplice blackout, ma per le donne d' America è stato come un segno premonitore, un segnale di solidarietà di Lady Liberty per il DayWithoutAWoman, la giornata di sciopero delle donne proclamata per l' 8 marzo. Scioperi, cortei, picchetti davanti a uffici, scuole e negozi.
Vestite di rosso, migliaia di donne hanno manifestato in decine di città degli Stati Uniti. Da New York a San Francisco, dall' Oregon alla Pennsylvania, dalla coste alle Montagne Rocciose, si sono radunate nei centri cittadini, nelle università e nei college rispondendo all' appello lanciato dalle organizzatrici della grande manifestazione contro Trump a Washington il 21 gennaio scorso. «Grazie Lady Liberty per esserti schierata con la resistenza ed esserti spenta per il #DayWithoutAWoman », il messaggio lanciato su Twitter dalla "Marcia delle Donne".
JON E MARY KAYE HUNTSMAN CON I DUE FIGLI ADOTTIVI
Scioperi, cortei e soprattutto borsette e borsellini chiusi. L' invito rivolto alle donne americane è quello di non comprare nulla, di non spendere neanche un dollaro per l' 8 marzo, per dimostrare di avere in mano un altro potere (quello economico) che può far male alle aziende di ogni tipo. Per le organizzatrici è decisivo mettere in luce «il potere economico e il valore delle donne, il loro contributo alla società sia nel lavoro pagato che in quello non pagato».
Nei volantini distribuiti in tante città americane viene richiamata l' attenzione sulle "ingiustizie economiche" che le donne devono affrontare quando entrano nel mercato del lavoro (o anche prima), con i salari più bassi rispetto agli uomini (a parità di mansioni), con la discriminazione di genere, le molestie sessuali e le insicurezze nei posti di lavoro pubblico e privati.
In una giornata come questa non poteva mancare un messaggio di Donald Trump.
Che ha sfidato la rabbia dei social scrivendo sul solito Twitter: «Ho un enorme rispetto per le donne e per i molti ruoli che hanno, tutti vitali per il tessuto della nostra società e della nostra economia. Uniamoci nel rendere omaggio al ruolo decisivo delle donne, qui in America e in tutto il mondo».