TRUMP NE HA PER TUTTI - STAVOLTA FINISCE NEL MIRINO IL CAPO DELLO STATO MAGGIORE CONGIUNTO USA MARK MILLEY - SECONDO “THE DONALD”, RISPONDENDO AD UNA TELEFONATA DI PECHINO SULL'ONDA DELL'ASSALTO AL CONGRESSO E RASSICURANDOLA CHE GLI USA NON ERANO SOTTO ATTACCO, HA COLLUSO CON LA CINA IN UN ATTO CHE “UN TEMPO SAREBBE STATO PUNITO CON LA MORTE” - GLI ALTRI CANDIDATI REPUBBLICANI ALLE PRIMARIE HANNO STIGMATIZZATO LE PAROLE DEL TYCOON: “SUGGERIRE CHE IL GENERALE MILLEY DEBBA ESSERE GIUSTIZIATO È IMPERDONABILE E PERICOLOSO”

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TRUMP EVOCA CONDANNA A MORTE PER CAPO STATO MAGGIORE, POLEMICHE

mark esper donald trump mark milley mark esper donald trump mark milley

 (ANSA) - WASHINGTON, 28 SET - Non si placano le polemiche dopo che Donald Trump ha suggerito che il capo dello stato maggiore congiunto Usa Mark Milley, rispondendo ad una telefonata di Pechino sull'onda dell'assalto al Capitol e rassicurandola che gli Usa non erano sotto attacco, ha colluso con la Cina in un atto che un tempo sarebbe stato punito con la morte. Miller ha rivelato di aver preso "adeguate misure" per proteggere se stesso e la sua famiglia, mentre tre candidati presidenziali repubblicani hanno stigmatizzato le parole del tycoon.

 

MARK MILLEY MARK MILLEY

"Non c'è alcun motivo di usare quel tipo di linguaggio nei confronti di qualcuno che ha indossato l'uniforme degli Stati Uniti e ha prestato servizio con tale distinzione", ha detto l'ex vicepresidente Mike Pence. "Parole riprovevoli", gli ha fatto eco l'ex governatore del New Jersey Chris Christie, definendo Trump "un bambino totale".

 

"Suggerire che il generale Milley debba essere giustiziato è imperdonabile e pericoloso", ha detto l'ex governatore dell'Arkansas Aas Hutchinson. "Anche se alcuni giustificheranno quest'ultimo oltraggio sostenendo che Trump è semplicemente Trump - ha ammonito - il fatto è che la sua dichiarazione mette in pericolo le persone ed è un insulto per coloro che prestano servizio nell'esercito".

 

donald trump MARK MILLEY donald trump MARK MILLEY

TRUMP NON CHIEDERÀ DI SPOSTARE PROCESSO GEORGIA A CORTE FEDERALE

 (ANSA) - WASHINGTON, 28 SET - Donald Trump non tenterà di trasferire a livello federale il processo ad Atlanta per aver tentato di ribaltare il voto in Georgia. Lo hanno reso noto i suoi difensori. Si tratta di una mossa a sorpresa, che disattende quanto ventilato dagli stessi legali. Ma c'è da ricordare che Marc Meadows, l'ex chief of staff di Trump, si è visto respingere una istanza in questo senso.

 

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